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Notiziario Marketpress di Mercoledì 10 Settembre 2008
 
   
  SVILUPPO RURALE IN SICILIA: SUCCESSO DI DOMANDE PER I PREMI AGROAMBIENTALI RICHIESTE PER OLTRE 60 MILIONI.

 
   
   Palermo – Successo di domande per i primi bandi della nuova programmazione 2007/2013 del Psr, il Programma di sviluppo rurale della Sicilia, approvato dall’Unione europea lo scorso 18 febbraio. Sono stati 9. 378 gli agricoltori siciliani che hanno partecipato ai bandi pubblicati dall’assessorato regionale all’Agricoltura sulla Gazzetta ufficiale del 18 aprile scorso. Tre le misure interessate, tutte relative all’asse 2 per il miglioramento dell’ambiente e dello spazio rurale, con a disposizione complessivamente 50 milioni di euro, di cui 40 per la 214, (“adozione di metodi di produzione agricola e di gestione del territorio sostenibili”), 6 per la 211, (“indennità compensativa per svantaggi naturali a favore di agricoltori delle zone montane”) e 4 per la 212 (“indennità in zone svantaggiate, diverse dalle montane”). Le richieste arrivate sfiorano i 62 milioni di euro, per una superficie interessata di oltre 241mila ettari. “Un esito che non ci sorprende - spiega l’assessore regionale all’Agricoltura, Giovanni La Via - eravamo certi che le 3 misure avrebbe ottenuto il “gradimento” degli agricoltori. Ecco perchè, abbiamo deciso, nonostante il Psr fosse stato approvato dall’Unione europea solo a febbraio, per non far perdere un’annualità dei contributi alle migliaia di aziende interessate, di fare una corsa contro il tempo, pubblicando i bandi ad aprile. Proprio per questo motivo, stiamo valutando l’ipotesi di aumentare la dotazione finanziaria prevista inizialmente”. Il primo bando, “misura” 214, sottomisura 1, riguardava “pagamenti agroambientali” a favore di imprenditori singoli o associati. Quattro le tipologie di azioni previste: a) “metodi di gestione dell’azienda ecosostenibili”; b) “agricoltura e zootecnia biologica”; c) “adozione di avvicendamenti colturali per il miglioramento della struttura del suolo”; d) “allevamento di razze autoctone a rischio di estinzione o di abbandono”. Nel complesso, le domande pervenute sono state 4. 770, per una superficie di 95. 778 ettari, con una richiesta di 35,773 milioni. Obiettivo delle “misure” 211 e 212 era, invece, il “il mantenimento di un livello minimo di popolazione e conservazione dell’ambiente naturale”. In questo caso, le istanze sono state 4. 608, per una superficie di 145. 657 ettari e un importo richiesto di 26,179 milioni. “Analizzando i dati - riprende La Via – emerge una riduzione, rispetto al passato, delle richieste per il biologico e un aumento per le indennità compensative per le zone svantaggiate (rispetto ai 6 milioni di euro stanziati sono arrivate domande per oltre 21 milioni). Finanziamenti, quindi, che serviranno per evitare lo spopolamento di diverse zone montane, salvaguardando così le attività agricole e rurali in buona parte delle aree interne della Sicilia”. Per quanto riguarda la “misura” 214, il maggiore numero di domande è arrivato dalla provincia di Siracusa con 1. 212 e una richiesta di 8 milioni, mentre la superficie maggiormente interessata riguarda quella di Enna, con 19. 408 ettari. Messina, invece, è la provincia dalla quale sono pervenute le maggiori istanze (1. 037) per la “misura” 211, la cui superficie più estesa è in quella di Enna, con 35. 774 ettari e una richiesta di 6,8 milioni. E sempre Enna, infine, è la provincia con più domande per la “212” (390), con 10. 860 ettari e una richiesta di 1,545 milioni. “Dopo queste prime elaborazioni delle domande - afferma il dirigente generale dell’assessorato, Giuseppe Morale e autorità di gestione del Psr - gli uffici stanno già provvedendo all’istruttoria, in modo tale da poter dare una risposta certa e celere agli agricoltori. Pensiamo che, a seguito degli slittamenti della fase iniziale, da parte di Agea, l’organismo pagatore unico, potremo procedere ai pagamenti entri i primi mesi del 2009”. Il Psr 2007/2013 prevede, per la Sicilia, uno stanziamento pari a 2,1 miliardi di euro che con gli investimenti privati arriverà a circa 2,9 miliardi. Quattro gli assi di intervento previsti dal Programma. L’asse 1 (892 milioni) è quello che punta al miglioramento della competitività del settore agricolo-forestale, con dei veri e propri aiuti per l’insediamento dei giovani, interventi di formazione professionale, ammodernamento delle aziende, sviluppo di nuovi prodotti e tecnologie, miglioramento delle infrastrutture e della qualità dei prodotti. L’asse 2 (886 milioni) prevede il miglioramento dell’ambiente e dello spazio rurale, con l’attribuzione di premi per conservare e tutelare la biodiversità, incrementare la superficie boscata, mitigare l’effetto serra. L’asse 3 (159 milioni) , che prevede la qualità della vita nelle zone rurali, è la vera novità del programma, perché punta alla diversificazione dell’economia rurale, con la riqualificazione dei centri storici e dei borghi rurali e la valorizzazione del patrimonio culturale. L’asse 4 (126 milioni) è quello che punta al tema della qualità della vita e dei servizi essenziali alla popolazione e si realizza attraverso interventi dì carattere principalmente pubblico e nell’ambito dell’approccio Leader. .  
   
 

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