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Notiziario Marketpress di Venerdì 12 Settembre 2008
 
   
  INDEEPENDANCE, OPERA MULTIMEDIALE IN ASTRONAVE SPETTACOLO ALL´ARENA DI MILANO

 
   
  Un viaggio che in 13 quadri tocca i temi cruciali del pianeta, dalla biologia alla finanza, dalla storia alla pubblicità, dall´architettura ai sentimenti più profondi dell´uomo. Tredici episodi che trasporteranno gli spettatori in una fantastica avventura: il racconto del disagio dell´uomo alle prese con il mondo contemporaneo. Questo è Indeependance, una delle tre sessioni della grande rassegna Music Across che l´assessore alle Culture, Identità e Autonomie della Lombardia, Massimo Zanello, ha presentato questa mattina all´Arena Civica di Milano insieme a Caterina Caselli. Per 3 giorni - dal 12 al 14 settembre - su di una grande "astronave" (costituita da una videoinstallazione di 4 megaschermi di 16 metri di lunghezza e 9 di altezza posta al centro dell´Arena) scorreranno le immagini del viaggio musicale cui il pubblico è invitato a partecipare. Al centro dell´astronave gli artisti daranno vita allo spettacolo. Suoni, poesia, immagini, danza e parole si fondono per dar vita ad un linguaggio nuovo. Nei 13 quadri dell´opera si alternano la frenesia della vita di tutti i giorni alla maestosità dell´universo. Sarà raccontata l´evoluzione dell´individuo e dell´umanità, la natura ma anche la finzione del divertimento e il mondo attuale dove tutto e tutti sono connessi in un´unica rete, fino alla ribellione alle pressioni di un sistema controllante con un finale a sorpresa che rovescia il significato dell´opera. Di "vera e propria contaminazione di generi di generi che vengono a comporre una nuova grammatica dell´attualità" ha parlato Zanello, sottolineando anche come, "per prima la Regione Lombardia crei arte, gettando le basi di quella delle generazioni future". "Posto al centro dell´opera - ha aggiunto Zanello - lo spettatore non è un fruitore passivo, ma attore, protagonista indiscusso che sa interagire con il cosmo che lo circonda, vivendo le emozioni provocate dalle immagini e dai suoni". "Con questo spettacolo fortemente innovativo - ha scritto il presidente Roberto Formigoni in un messaggio inviato agli organizzatori - desideriamo lanciare un segnale positivo verso chi vede nella musica un´occasione di incontro e arricchimento, tra nuovi talenti e eccellenze che interpretano sentimenti e profondità umane senza tempo". "Per questo - ha aggiunto - ringrazio Caterina Caselli che, con grande responsabilità e senso civico, ha accettato di curare l´intera direzione artistica del progetto. Abbiamo voluto dare credito alla sua grande capacità di guardare ´oltre´ e al suo intuito nel trovare forme e spazi espressivi in cui si sposano nuove sperimentazioni e gusti del grande pubblico". Le immagini e le musiche di Indeepandance provengono da diverse parti d´Europa e sono il frutto della collaborazione di artisti anche molto diversi tra loro che regalano però all´opera una coralità unica nel suo genere: dagli studi di registrazione della Real World di Peter Gabriel in Inghilterra con Richard Evans e David Rhodes, all´Islanda di Bjork e dei Sigur, da Londra dove ha dato il suo contributo Stewart Copeland dei Police, a Zagabria con l´Orchestra della Radio di Stato e il contributo di Borgar Magnason. E ancora Elisa, Marlene Kuntz, Michel Houellebecq, Howie B, Mùm, Gianni Maroccolo, Eugenio Finardi. Ancora, nel corso delle tre serate grandi artisti italiani ed internazionali impreziosiranno lo spettacolo con suggestivi momenti live, mentre al termine della performance sarà il momento della Silent Disco, un´innovativa dj session in cui ogni spettatore verrà dotato di una cuffia e potrà ballare ´immerso nel silenzio´. Il 12 settembre toccherà al gruppo rock Marlene Kuntz con Gianni Ma roccolo; il 13 sarà la volta del grande violoncellista brasiliano Jacques Morelenbaum e della dj session del produttore trip-hop Richard Dorfmeiester. Il 14 settembre chiude la rassegna il gruppo islandese di musica elettronica Mùm con il direttore d´orchestra, contrabbassista e compositore islandese Borgar Magnason e la dj session di Boosta dei Subsonica. "E´ quindi una sperimentazione lessicale inedita - ha concluso Zanello- e un nuovo modo di accostarsi all´arte e alla musica. Una dimensione culturale che può trovare spazio solo qui, poiché la città sa proiettarsi verso il futuro e rischiare sul nuovo, non limitandosi alle passerelle del ´già noto´". Indeependance, I Numeri: 3 mesi di riprese, di cui 1 in Islanda - 1 mese di post produzione - Il 60% del girato è stato filmato in Islanda - 4 terabyte di dati informativi utilizzati per 75 minuti di spettacolo su 4 schermi - 30 persone coinvolte nella produzione dei video - 4 camion da 16 metri carichi di layer e alluminio per trasportare la struttura di Indeepandance - 80 persone che lavorano 3 giorni consecutivi 24 ore su 24 con - 3 turni da 8 ore per montare l´intera struttura - 17 persone coinvolte per la regia durante i giorni dello spettacolo - 100. 000 watt di impianto audio - 1. 679 le cifre binarie che compongono il Codice di Arecibo utilizzato per Indeepandance e la Silent Disco - 3. 300 alberi, in 15. 000 mq della foresta della Carpaneta, per garantire Impattozero. Di seguito i 13 quadri che compongono Indeepandance, concepito, scritto e diretto da Vittorio Cosma, Masbedo e Aldo Nove. Quadro 1. Safety instructions. Un uomo (chiamato per convenzione "Renato") è al centro dello schermo. E´ un´animazione. E´ in giacca e cravatta. Obbediente, attende istruzioni. Nello schermo di fronte a lui compaiono delle "istruzioni per la vita": respira, mangia, bevi, dormi, creati una famiglia. Renato, diligente, esegue gli ordini. La musica è un´ironica "colonna sonora" delle azioni di Renato: ne scandisce il tempo e ne sottolinea la tragica banalità. E´ stata realizzata da Vittorio Cosma. Quadro 2. Life line. Il battito verde del cuore irrompe sugli schermi neri, tracciando una sequenza sulla quale si succedono, sempre più veloci, le parole delle tappe evolutive dell´uomo dalla scoperta del fuoco al wireless. E´ un percorso che ci conduce dai primordi dell´uomo a oggi, e "Here" è la scritta che lampeggerà sullo schermo a lungo prima di passare al capitolo successivo, l´inizio vero e proprio del nostro viaggio. Il "sound design" è stato elaborato da Vittorio Cosma con la collaborazione di Fabrizio Romagnoli. Quadro 3. Nature. Questo capitolo è un viaggio emotivo sul nostro pianeta visto dall´alto. Immagini della natura selvaggia e per nulla consolatoria. Una sorta di "sintesi visiva" della Terra, nella quale, alla fine, immagini di corsi d´acqua, virati in rosso, si trasformano in vene, introducendoci così al capitolo successivo. La musica è un brano orchestrale composta da Vittorio Cosma, realizzata nel Green House Studio di Reykjavik con l´apporto dell´elettronica di Valgeir Sigurdsson (produttore di Bjork) e a Zagabria dall´Orchestra di Stato diretta da Borgar Magnasson, collaboratore di Bjork e Matthew Barney. Quadro 4. Human body. Scansioni tomografiche si succedono al movimento rapidissimo di cellule e microrganismi, fino a un vertiginoso flusso di immagini che evocano il corpo umano in tutte le sue molteplici forme e espressioni. Il viaggio termina con le braccia di un corpo che abbraccia, su tre schermi, una colossale pillola che gira nel vuoto, preludio al successivo capitolo. La musica è un brano dance realizzato da Vittorio Cosma e Fabrizio Romagnoli. Quadro 5. Cathedral. La pillola del capitolo precedente è ora dentro una cattedrale gotica che riempie tutto lo spazio visivo. E´ un viaggio nell´interiorità dell´uomo, oggi, ridotta a chimica, essenza farmacologia. Una cattedrale di farmaci che fluttuano nell´assoluto, e diventano la nostra realtà. Per realizzare il coro gregoriano che caratterizza questo capitolo Vittorio Cosma e Borgar Magnasson sono andati a Zagabria a dirigere il Coro di Stato. Alla fine di questo capitolo ci sarà il primo dei tre interventi live della serata: un coro dal vivo. Quadro 6. Time. Timer di lettere e numeri appaiono sugli schermi a scandire una realtà impazzita. Immagini stroboscopiche di corpi seguono il ritmo della musica, apparendo e scomparendo nel nero: la forma della nostra contemporaneità quotidiana. La musica, "scomposta" e "grafica", è di Howie B e Vittorio Cosma, con la collaborazione di David Rhodes, chitarrista e braccio destro di Peter Gabriel. Quadro 7. Luna-park. Il mondo di tutti i giorni diventa lisergico, si trasforma in un immenso luna-park. E´ la finzione del divertimento che appare in tutta la sua falsa magnificenza. Un tappeto sonoro composto e eseguito da Elisa con Vittorio Cosma fa da colonna sonora al capitolo. Con la partecipazione di Valgeir Sigurdsson e dell´Orchestra di Stato di Zagabria. Alla fine di questo capitolo è previsto il secondo intervento live: l´ospite della serata eseguirà un brano composto per l´occasione; sovrapponendosi, al termine della sua performance, all´inizio del capitolo successivo. Quadro 8. Universe. Una rapsodia di immagini del cosmo si compongono e dissolvono negli schermi, in un passaggio vertiginoso dalla vita di tutti i giorni alla maestà dell´universo. Alla fine, nel buio, su uno degli schermi sorgerà il sole, in una celebrazione della vita e dell´equilibrio dell´universo, espresso attraverso la lettura (voce di Eugenio Finardi) delle sostanze chimiche che compongono la tavola degli elementi. Musica di Vittorio Cosma. Quadro 9. Fast track. Dall´assoluto, ancora, al quotidiano, questa volta colto e raccontato sul piano delle informazioni, del loro attuale flusso insostenibile. Frenetici stormi di uccelli riempiono lo schermo per lasciare il posto a flussi impazziti di frasi. Alla fine, un uccello, sperso nel vuoto del cielo, vola da solo, emblema dell´umana solitudine. Musica di Vittorio Cosma con le chitarre di David Rhodes e le percussioni di Stewart Copeland. Quadro 10. Memory. Dalla morte alla rinascita emozionale. Una bambina guarda, in un lunghissimo piano sequenza, immagini in superotto della sua memoria, della sua vita: frammenti di realtà che sfumano lontano. Musica composta dal gruppo islandese Mùm. Quadro 11. Contacts. Sui quattro schermi la grafica che rappresenta le connessioni tra i miliardi di persone in rete nello stesso momento, mentre voci in tutte le lingue di centinaia di persone formano una specie di "sinfonia mediatica dell´adesso". Musiche realizzate al Real World Studios di Bath di Peter Gabriel da Vittorio Cosma, David Rhodes e Richard Evans. Quadro 12. Fear and Control. Sirene d´allarme, Telecamere di controllo: una metafora visiva della condizione di paura e controllo che domina la nostra vita. Nel buio, delle persone scivolano trascinate dall´acqua fino al fondo di un tunnel. Uno di loro emergerà, alla fine, come liberandosi da un incubo: dalla costrizione alla grande vastità del mare, ma una sorpresa finale rovescerà il significato dell´opera. Le musiche sono il frutto della collaborazione tra i Marlene Kuntz, Gianni Maroccolo e Vittorio Cosma, arricchite dall´estro percussivo di Stewart Copeland e dal terzo ed ultimo intervento live dell´opera: un gruppo di percussionisti. Quadro 13. Arecibo. Sui titoli di coda, scorre sugli schermi il "Codice di Arecibo": l´uomo e l´universo sintetizzati in un unico messaggio trasmesso nello spazio. Sulla musica (di Vittorio Cosma) la voce di Michel Houellebecq che recita una sua poesia. .  
   
 

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