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Notiziario Marketpress di
Giovedì 11 Settembre 2008 |
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EUROREGIONE ADRIATICA: COLLABORAZIONE IN ADRIATICO: PRESENTATI A ROVIGO I RISULTATI DEL PROGETTO “ADRI.EUR.O.P.”
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Rovigo, 11 settembre 2008 - “L’euroregione Adriatica, che inizialmente poteva sembrare un sogno nel cassetto, è oggi una realtà consolidata e concreta dal punto di vista delle progettualità”. Ad affermarlo è stata l’assessore alle relazioni internazionali della Regione del Veneto Marialuisa Coppola aprendo ieri a Rovigo,presente il sindaco Fausto Marchiori, il convegno finale del progetto Adri. Euro. O. P. -adriatic Euroregion Operational Plan”, che è servito a sostenere l’avvio dell’attività dell’Euroregione Adriatica. Le realtà impegnate in questo progetto sono le Regioni Molise, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Marche, Abruzzo, Puglia, la Regione Istriana e la Città di Kotor (Montenegro). I risultati raggiunti da “Adri. Eur. O. P. ” sono stati illustrati insieme alle prospettive di sviluppo dei programmi di collaborazione, nell’ambito del Programma Interreg Iiia Transfrontaliero Adriatico dell’Unione Europea. Il progetto – ha sottolineato l’assessore Coppola – ha fatto da “ponte” per la costruzione dell’Euroregione Adriatica da parte delle Regioni che si affacciano su entrambe le sponde dell’Adriatico. Questo percorso è stato compiuto utilizzando al meglio i finanziamenti dell’Unione Europea che guarda con grande interesse e positiva attenzione all’esperienza dell’Euroregione Adriatica, nata grazie anche a precedenti progetti di collaborazione transfrontaliera che hanno consentito nel tempo di consolidare una rete di rapporti umani, oltre che diplomatici, politici, sociali ed economici. Questo – ha aggiunto l’assessore veneto – ha fatto sì che alcune situazioni particolarmente delicate che si sono verificate in passato in quest’area abbiano potuto essere risolte proprio grazie alla costruzione nel tempo di questi positivi rapporti. Oggi come oggi – ha concluso l’assessore Coppola – anche grazie all’Euroregione Adriatica e a progetti come Adri. Eur. O. P. Possiamo guardare all’Europa come ad un’entità unica, pur con identità e storie diverse, e affrontare la sfida della globalizzazione con un solido modello di collaborazione non solo economica. L’euroregione Adriatica, di cui il progetto Adri. Eur. O. P. Ha sostenuto l’avvio delle attività, è un’associazione di enti locali e regionali che si affacciano sul mare Adriatico, fondata a Pola il 30 giugno 2006. Ha un ufficio di rappresentanza anche a Bruxelles. Conta attualmente 23 membri appartenenti a sei Stati adriatici (Italia, Croazia, Slovenia, Bosnia ed Erzegovina, Montenegro, Albania). Le tematiche prioritarie di attività sono il turismo, la cultura, la tutela dell’ambiente, la pesca, i trasporti e le infrastrutture, le attività economiche. “Sono convinto che un Parlamento dell’Adriatico, come vuole essere l’Euroregione Adriatica, ci vuole perché, al di là delle differenti situazioni locali, i problemi che dobbiamo affrontare sono gli stessi”. Lo ha detto Ivan Jakovcic Presidente della Regione Istriana e presidente di turno dell’Euroregione Adriatica, intervenendo ieri pomeriggio a Rovigo al convegno finale del progetto Adri. Euro. O. P. -adriatic Euroregion Operational Plan”, incentrato sul rafforzamento della collaborazione e del partenariato istituzionale, in cui era presente l’assessore regionale del Veneto Marialuisa Coppola. Jakovcic ha detto che anche per l’Euroregione Adriatica, nata nel 2006, non sono mancati gli ostacoli, ma più a livello di governi nazionali che regionali. Le autonomia locali infatti hanno fin da subito compreso che questa poteva essere la sede di cooperazione più adatta per discutere dei problemi relativi allo stesso mare che unisce tutti. “Sull’adriatico – ha aggiunto – mi pare che ormai sia chiara la scelta che nessuno vuole più conflitti ma collaborazione, anche se gli Stati non stanno facendo molto per l’Euroregione Adriatica”. Jakovcic in particolare ha esortato le Regioni italiane a fare pressione perché l’Italia ratifichi il regolamento europeo per l’istituzione dei Gect (Gruppo Europeo di Cooperazione Territoriale). “Sono sicuro che l’Euroregione Adriatica diventerà un Gect – ha aggiunto – ma dobbiamo avere la forza di convincere di questo anche gli Stati a cui apparteniamo”. Jakovcic ha detto con chiarezza che se ciò non avvenisse i previsti finanziamenti europei andrebbero tutti ai paesi del Nord Europa che i Gect li hanno già fatti. Il presidente Jakovcic ha dato il suo sostegno anche alla proposta, emersa durante il convegno, di presentare all’Expo del 2015 a Milano un progetto comune dell’Euroregione Adriatica. Da parte sua, Antonella Cagnolati direttore del Congresso dei Poteri Locali e Regionali del Consiglio d’Europa, ha ricordato il sostegno a tutte le forme di collaborazione interregionale e transfrontaliera per le quali si parla oggi di “cooperazione globale di area”. Ha inoltre annunciato che si sta lavorando per creare le condizioni per la costituzione dell’Euroregione del Mar Nero, su cui però incombono forti difficoltà dovute agli interessi geopolitici che sono in gioco. . |
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