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Notiziario Marketpress di
Giovedì 11 Settembre 2008 |
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COMMERCIO ESTERO: ASSOCAMERESTERO, L’ITALIA SI CONFERMA SECONDO ESPORTATORE EUROPEO NEI MERCATI EXTRA-UE NONOSTANTE RALLENTAMENTO DELLE ESPORTAZIONI
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Roma, 11 settembre 2008 - L’export italiano nei primi sette mesi dell’anno riflette l’andamento dell’economia mondiale e segna un peggioramento del deficit verso i Paesi extra-Ue rispetto allo stesso periodo dello scorso anno (da 10,1 a 14,4 miliardi di euro), dovuto alla forte accelerazione delle importazioni (+12,6% contro il 6,3% del gennaio-luglio 2007) e ad un rallentamento delle esportazioni (cresciute del 9%, a fronte del 12,6% rilevato nello stesso periodo 2007). Nonostante alcuni segni di flessione, il made in Italy registra comunque un surplus sui mercati extra-europei pari a 19,7 miliardi di euro (contro i 16,3 miliardi del gennaio-luglio 2007). A determinare, infatti, il disavanzo della nostra bilancia commerciale è l’energia, il cui saldo negativo passa da 26,9 a 37,1 miliardi di euro. “A testimonianza della capacità di presidio delle produzioni made in Italy, il nostro Paese ha mostrato una buona tenuta sui mercati extra-europei – afferma Gaetano Fausto Esposito, direttore generale di Assocamerestero – l’Italia è infatti il secondo Paese europeo sia per valori che per quote export al di fuori dell’Unione Europea, alle spalle della Germania e scavalcando Francia e Regno Unito, posizione questa acquisita grazie ad un progressivo incremento delle esportazioni negli ultimi due anni, passate da 128 a oltre 143 miliardi di euro”. Guardando ai principali mercati di sbocco dei prodotti italiani, sebbene gli ultimi andamenti indichino un calo delle esportazioni verso gli Stati Uniti (-3,4% è la variazione di luglio 2008 sullo stesso mese del 2007), che si confermano comunque nostro primo mercato extra-Ue di riferimento, fino allo scorso anno l’Italia aveva mantenuto le proprie posizioni, con un saldo positivo di oltre 13 miliardi di euro, seconda solo alla Germania (38,2 miliardi di euro) e a buona distanza da Regno Unito e Francia (rispettivamente, 6,3 e 5,1 miliardi di euro). “Il rallentamento dell’ultimo periodo conferma l’opportunità di azioni mirate ed iniziative promosse dal governo a sostegno delle nostre produzioni sul mercato statunitense – conclude Esposito – vista l’importanza strategica di questo mercato, durante la prossima Convention mondiale delle Camere di Commercio Italiane all’Estero, che si terrà a Rimini dall’11 al 15 ottobre p. V. , è previsto un focus dedicato alla presenza delle imprese italiane nell’area Nafta”. . |
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