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Notiziario Marketpress di Lunedì 15 Settembre 2008
 
   
  TRIESTE: PRESENTATO IL BANDO PER LA GESTIONE DELLA “CASA INTERNAZIONALE DELLE DONNE”

 
   
  Trieste, 15 settembre 2008 - E’ stato pubblicato il Bando di gara per la gestione di un centro culturale e di servizi denominato “Casa Internazionale delle donne”. Il testo è stato illustrato dalla Presidente della Provincia di Trieste, Maria Teresa Bassa Poropat, nel corso di una Conferenza stampa che si è tenuta il 5 settembre proprio nella futura sede della Casa, un immobile di proprietà provinciale sito in via Pisoni n°3, nel rione di S. Giovanni, che ha una superficie di oltre 350 metri quadrati e per la messa a norma del quale l’Ente ha stanziato un finanziamento di 50mila euro. Il capitolato relativo al progetto di gestione della Casa risponde ad alcune finalità generali come il sostegno e la promozione della costituzione di reti locali dell’associazionismo e della cooperazione femminile, la promozione dello sviluppo locale orientato alle pari opportunità e la promozione dello sviluppo della cittadinanza femminile. “La struttura dovrà inoltre favorire in ambito transfrontaliero – ha spiegato Maria Teresa Bassa Poropat – lo sviluppo di reti relazionali di donne e di partenariato con soggetti pubblici e privati che operano per la promozione per le pari opportunità tra donne e uomini”. Il testo, disponibile sul sito www. Provincia. Trieste. It , individua azioni e iniziative che dovranno essere intraprese nell’ambito della sensibilizzazione culturale, dell’educazione della valorizzazione delle soggettività femminili e della prevenzione della violenza sulle donne. Non dovrà essere trascurato neppure il sostegno e la divulgazione della ricerca scientifica e degli studi di interesse per le donne. La futura Casa dovrà occuparsi inoltre della ricerca e dell’attivazione di strumenti in grado di favorire la creazione e lo sviluppo di imprenditoria femminile. “Abbiamo pensato la Casa delle Donne come uno spazio pubblico no profit, di cooperazione e laico – ha detto Bassa Poropat – attraverso la quale donne di differenti generazioni, etnie, lingue, culture ed idee si mettono in relazione per costruire percorsi di cooperazione e azioni comuni volte all’arricchimento culturale, sociale ed economico della nostra comunità”. I soggetti ammessi alla gara sono le organizzazioni di terzo settore (associazioni, cooperative, fondazioni) i cui scopi statutari/costitutivi fondamentali prevedono di operare a favore delle donne (per la promozione della cultura di genere, delle pari opportunità tra donne e uomini, dei servizi a supporto delle donne, ecc. ) costituite o da costituirsi in “associazione temporanea”, senza finalità di lucro, con l’unico scopo della gestione delle attività, dei servizi e dei progetti della Casa internazionale delle donne. Per partecipare alla gara sarà sufficiente l´impegno delle organizzazioni a costituirsi in associazione temporanea, costituzione che dovrà poi essere formalizzata, obbligatoriamente, ad aggiudicazione avvenuta e prima della sottoscrizione del contratto. Grazie alla Convenzione stipulata dalla Provincia di Trieste con la Regione Friuli-venezia Giulia nel dicembre scorso, il progetto di avvio della Casa può contare inoltre su un contributo di 25 mila euro concesse per le spese di l’attuazione di specifiche azioni progettuali (progetti) e per la fornitura delle prime dotazioni di arredo/attrezzature. Per partecipare alla gara è necessario aver preso visione dell’immobile. A tale scopo gli interessati devono mettersi in contatto con l’Unità Operativa “Patrimonio ed espropri” della Provincia di Trieste (tel. 040 3798435-220-484) la quale rilascerà l’attestazione di avvenuto sopralluogo. Entro il termine fissato dall’avviso di gara, il 27 ottobre 2008, gli interessati dovranno far pervenire la propria offerta presso la sede della Provincia. Oltre alla documentazione di tipo amministrativo che riguarda natura e funzioni dell’associazione, viene richiesto il progetto culturale proposto, il piano organizzativo, il progetto di organizzazione degli spazi e il piano economico finanziario. .  
   
 

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