Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 













MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web








  LOGIN


Username
 
Password
 
     
   


 
Notiziario Marketpress di Lunedì 15 Settembre 2008
 
   
  FEDERALISMO FISCALE: DOPO L´ENFASI, CERTEZZE PER ENTI E CITTADINI

 
   
   Firenze, 15 settembre 2008 - Una deriva troppo enfatica del dibattito sul federalismo fiscale ha causato, in questi anni, una sottovalutazione degli aspetti più operativi e concreti della questione, proprio quelli che hanno a che fare con gli obiettivi di migliorare la gestione tributaria regionale e locale, garantendo maggior coordinamento tra gli enti, più efficacia nei controlli, adempimenti più semplici da parte dei cittadini. Questo il senso dell´intervento svoltosi il 12 settembre dall´assessore regionale al bilancio e finanze, Giuseppe Bertolucci, al convegno nazionale di Pesaro. «Al contrario, – ha sottolineato Bertolucci – un “federalismo fiscale in pratica”, se orientato all´ampliamento della base imponibile, per una migliore lotta all´evasione anche a livello locale, e a una valorizzazione del rapporto ente impositore-cittadino, potrebbe porre le fondamenta anche per una riduzione della pressione tributaria attraverso l´ab! bassamento delle aliquote regionali a parità di gettito! comples sivo. A questa linea – ha spiegato l´assessore – si è del resto attenuta la Regione Toscana che nelle linee di indirizzo relative al bilancio 2009, visto l´esito particolarmente positivo della lotta all´evasione fiscale negli ultimi anni, ha potuto varare una diminuzione del carico impositivo a partire, appunto, dal 2009 e allo stesso tempo ha deciso di destinare le risorse recuperate ad un obiettivo qualificante, politicamente e socialmente, come l´integrazione del fondo regionale a favore dei cittadini non autosufficienti». «Il federalismo fiscale – ha detto ancora Bertolucci – rimane una riforma necessaria e urgente. E urgente è definire i margini di autonomia finanziaria reale degli enti territoriali, i principi di coordinamento tra i vari livelli istituzionali, le garanzie per i cittadini. Soprattutto – ha concluso – la riforma deve essere la grande occasione per porre rimedio a errori, inefficienze, blo! cchi, per assicurare risorse certe alle autonomie territoriali e affermare il dovere di rendere conto delle scelte effettuate». .  
   
 

<<BACK