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Notiziario Marketpress di Martedì 16 Settembre 2008
 
   
  I RISULTATI DELLA RICERCA EURISKO SUI CONSUMI DEL SALAME CACCIATORE DOP

 
   
  Maschio, Giovane, Interessato Alle Novita’ Ecco il profilo del consumatore tipo La ricerca condotta da Gfk Eurisko, con l’obiettivo di analizzare il “consumatore” e i “consumi” di “Salame Cacciatore Dop”, ha già dato i primi risultati. L’indagine, tuttora in corso, è stata commissionata dal “Consorzio Salame Cacciatore” presieduto da Sandro Gozzi. Il Consorzio si è costituito nel 2003 con l’obiettivo di tutelare e promuovere, in Italia e all’estero, uno tra i salumi Dop (Denominazione d’Origine Protetta) più noti della tradizione alimentare italiana. La ricerca, condotta sulla prima “tranche” del campione analizzato, costituito da 5. 000 casi rappresentativi della popolazione italiana dai 14 anni in su (48. 596. 000 individui), rivela che i consumatori abituali di “Salame Cacciatore Dop” risultano in prevalenza maschi dell’età adulta (45-54 anni) concentrati per lo più in centri urbani di medie o grandi dimensioni (fino a 100. 000-500 mila abitanti) del Nord Ovest d’Italia (Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna). Sul fronte degli acquisti, altro aspetto analizzato, il consumatore di “Salame Cacciatore Dop” risulta attratto dai nuovi prodotti e dalle marche note in maniera maggiore rispetto alla media, con una particolare propensione verso i prodotti di alta qualità. La ricerca, che si è occupata altresì di tracciare le abitudini alimentari del campione preso in esame, ha riportato che il consumatore di “Salame Cacciatore Dop” ha nei confronti dell’alimentazione un approccio aperto. Ama sperimentare nuovi prodotti e apprezza la cucina straniera. Poco metodico nella distribuzione dei pasti quotidiani, ama mangiare fuori pasto e fare spuntini. Per quanto riguarda, invece, i luoghi, le modalità e la frequenza di consumo del prodotto, ecco quanto si evince dall’indagine: la maggioranza degli intervistati (circa l’82%) consuma il prodotto a casa; per lo più come secondo piatto (circa il 60%), ma anche come antipasto (il 37%). Orientativamente la frequenza di consumo varia tra le 2/3 volte alla settimana per il 33%, le 2/3 volte al mese per il 29% e una volta alla settimana per il 21%. Il quasi rimanente 17% si suddivide tra chi lo consuma quasi tutti i giorni (3%) e chi lo consuma una volta al mese (14%). .  
   
 

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