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Notiziario Marketpress di
Martedì 16 Settembre 2008 |
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NELLA TERRA DI MONTANELLI UN MONUMENTO D´ACCIAIO A BIAGI INAUGURATO IL 13 SETTEMBRE TRA FUCECCHIO E SANTA CROCE SULL´ARNO
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Firenze, 16 settembre 2008 - «Un cronista che non ha avuto confini, uno scrittore che si faceva capire, un uomo che dava del tu all´onestà». Così l´assessore alla cultura della Regione Toscana, Paolo Cocchi, alla vigilia dell´inaugurazione del monumento-omaggio a Enzo Biagi («Esattamente lo stesso si può dire di Indro Montanelli») di sabato 13 settembre 2008 su iniziativa dei Comuni di Fucecchio e Santa Croce sull´Arno. Il monumento in acciaio (“La pace in una penna”) è opera dello scultore di Fucecchio, Marco Puccinelli, ed è collocato in una piazza, al confine fra i due comuni toscani, intitolata al grande giornalista emiliano scomparso il 6 novembre 2007. All´inaugurazione, oltre all´assessore Paolo Cocchi, partecipano i sindaci dei due Comuni, Osvaldo Ciaponi e Claudio Toni, il presidente della provincia di Pisa, Andrea Pieroni, nonché Bice e Carla, figlie di Biagi. «Ho trovato dav! vero eff icace e fonte di riflessione che l´omaggio a Biagi venga dalla comunità in cui nacque, e riposa, un altro grande giornalista del Novecento – sottolinea l´assessore Cocchi – nonché la circostanza che queste due grandi personalità della scrittura, uomini che hanno girato il mondo e conosciuto i potenti, provengano e riposino in piccoli luoghi a cui sono sempre rimasti molto legati: Pianaccio di Lizzano in Belvedere per Enzo Biagi e Fucecchio per Indro Montanelli». «In una fase di grandi trasformazioni nel mondo delle comunicazioni e in una evidente mutazione del giornalismo – aggiunge Cocchi – avvertiamo molto bene, anche come cittadini, il peso della testimonianza resa dai grandi giornalisti vissuti nel secolo scorso. La biblioteca che a Fucecchio prende il nome di Montanelli e il monumento in acciaio intitolato a Biagi sono piccoli ma preziosi segni in omaggio alla forza di una passione civile e al coraggio di una! onestà intellettuale cui tutti noi, giornalisti e politici in primo luogo, dobbiamo sentirci vincolati. Per questo sarà importante non lasciar trascorrere senza qualche iniziativa di rilievo l´ormai imminente centenario dalla nascita di Montanelli, alla vigilia del prossimo 25 aprile». . |
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