|
|
|
 |
  |
 |
|
Notiziario Marketpress di
Martedì 16 Settembre 2008 |
|
|
  |
|
|
SPESA PUBBLICA, IN TOSCANA QUASI 5 MILIARDI OGNI ANNO
|
|
|
 |
|
|
Firenze, 16 settembre 2008 - Quanto spende la pubblica amministrazione toscana in appalti? Qual è l´impatto di tale spesa sull´economia regionale? Qual è la capacità delle imprese toscane di cogliere le opportunità offerte da una domanda pubblica che peraltro sempre di più risente di difficoltà di bilancio? Quali sono i tempi degli iter amministrativi e i margini di guadagno per le imprese in Toscana? A queste e altre domande risponde il rapporto “Il mercato degli appalti pubblici in Toscana”, predisposto dall´Osservatorio regionale sui contratti pubblici. Ecco i dati di maggior rilievo. La spesa pubblica in Toscana. Anche sulla base di alcuni dati forniti dall´Autorità di vigilanza sui contratti pubblici, il mercato regionale degli appalti pubblici rappresenta tra i 4 e i 5 miliardi di euro all´anno. Un dato che per circa un miliardo è formato dagli appalti per lavori pubblici e che per la parte restante rappresenta invece la spesa per forniture e servizi. È una cifra che si attesta oltre il 4% del Pil regionale e che non comprende la spesa delle sedi centrali dell´amministrazione statale, particolarmente rilevante per le opere infrastrutturali (si tratta di una spesa stimata tra il 2000 e il 2007 in ulteriori 400 milioni di euro all´anno) Le opere pubbliche. Limitatamente alle opere pubbliche gli appalti aggiudicati in Toscana sono stati tra il 2000 e il 2007 41. 003, con una media di circa 5. 100 l´anno. I tre quarti di essi non superano, nell´importo a base di gara, i 150 mila euro. Complessivamente per lo stesso periodo la spesa per le opere è stata di 7. 653 milioni di euro (circa 960 milioni all´anno), che diventano 10. 558 ( 1. 320 all´anno) se includiamo anche gli appalti dell´Anas e delle amministrazioni centrali dello Stato. Escludendo quest´ultime, alla spesa complessiva hanno contribuito soprattutto i comuni con 3. 026 milioni. I settori di intervento. Poco meno di un quarto della spesa (2. 123 milioni negli otto anni è stata assorbita dalle opere stradali, seguite in questa graduatoria dalle opere di protezione e difesa del suolo (1. 162), dall´edilizia sanitaria (882) e da quella sociale e scolastica (819). Aggregando i dati in un altro modo, quasi il 40% della spesa converge sull´edilizia (sanitaria, scolastica, sociale, culturale e ricreativa, abitativa. ), mentre il 35% è destinato alle infrastrutture e il 20% all´ambiente e al territorio. La spesa delle amministrazioni centrali, invece, è quasi interamente concentrata sulle infrastrutture, in particolare quelle stradali. La Toscana nel panorama nazionale. Nel decennio in corso la Toscana ha attratto il 6,5% degli investimenti in opere pubbliche dell´intero paese, una quota in linea con il peso della regione sia in termini di popolazione (6,1%) che di Pil (6,7%). Tale percentuale è variata notevolmente di anno in anno, dal 4,8% del 2004 al 12,! 2% del 2007, anno condizionato dal maxiappalto per il nodo fer! roviario fiorentino. Provincia per provincia. Il diverso coinvolgimento nelle opere infrastrutturali è un fattore determinante nella distribuzione territoriale della spesa. Si passa dalle province di Prato Pistoia e Arezzo,rispettivamente con 211, 234 e 240 euro in media all´anno per abitante, a Firenze, con 563 euro. Un buon rilancio hanno conosciuto negli anni più recenti le province tradizionalmente più svantaggiate come Massa Carrara (310) e Grosseto (446). L´offerta e le imprese toscane. Abbastanza elevato è il numero di imprese che partecipano alle gare in Toscana, circa 29 per interventi di importo superiore ai 150 mila euro. Sottodimensionata piuttosto pare la partecipazione delle imprese toscane. Questo vale anche per le aggiudicazioni: per interventi superiori a 150 mila euro le imprese toscane rappresentano il 55,9% contro l´80% delle imprese lombarde in Lombardia. La dimensione degli appalti. La Toscana continua a essere carat! terizzata da un numero elevato di interventi medio-piccoli. Ogni anno su 5. 300 procedure circa 4 mila riguardano interventi inferiori a 150 mila euro, che rappresentano appena un quinto dell´intera spesa. I tempi dell´iter. È un indicatore importante dell´efficienza delle procedure. Per gli interventi superiori ai 150 mila euro trascorrono da 746 a 2. 000 giorni per l´inizio dei lavori, con una media di 874 giorni, per espletare l´intero iter, progettazione compresa: tempi ancora lunghi, benché ancora inferiori a quelli nazionali (900 giorni). Il 43% di questo tempo (circa un anno) attiene alle varie procedure, il 57% alla progettazione (un anno e mezzo in media). Economia Promosso assieme all´Anci, obiettivo puntato su legalità e sicurezza nei cantieri Appalti, in Toscana parte il confronto sulle nuove regole Gelli: «Sfida per un´economia sana, è necessario un impegno comune! » di Paolo Ciampi Firenze ! ; Regole chiare, procedure trasparenti e uniformi, relazioni più snelle tra gli uffici pubblici e le imprese. A tutto questo ha puntato il governo regionale della Toscana, individuando come priorità di questa legislatura un impegno particolare per rivedere, completare, aggiornare le norme che riguardano gli appalti e la legalità del lavoro. Un impegno che si è concretizzato con l´approvazione di una legge regionale in materia e con la sottoscrizione di un Patto sulla sicurezza e regolarità del lavoro. E proprio tutto questo sarà ora alla base di un vero e proprio “tour” in tutte e dieci le province toscane, organizzato assieme all´Anci (Associazione nazionale comuni d´Italia) della Toscana, per informare e confrontarsi sulle nuove regole degli appalti pubblici, sulle nuove opportunità, sul nuovo modello di relazioni tra pubblica amministrazione e categorie economiche. Dodici incontri – nei dieci capoluogh! i di provincia più Empoli e Viareggio – che saranno altrettante giornate di studio e di confronto con tutti i soggetti interessati in materia di appalti pubblici. «Tutto questo – spiega il vicepresidente Federico Gelli – nella consapevolezza che gli appalti pubblici sono sicuramente una materia molto complessa e delicata, ma che proprio per questo rappresentano una grande sfida per il governo regionale oltre che un terreno decisivo per garantirsi un´economia che funziona e che è sana. Allo stesso modo la nostra nuova normativa sugli appalti pubblici non può essere assolutamente intesa come un laccio all´economia, ma piuttosto come una grande opportunità per assicurare efficienza, trasparenza, semplificazione, sicurezza e regolarità del lavoro. Non dimentichiamo che regole chiare, condivise, rispettate in questo settore significano per esempio capacità di proteggersi dalle infiltrazioni della criminalità! ; organizzata, ma anche garanzie senz´altro più solide ! contro g li incidenti sul lavoro. Per tutto questo – conclude Gelli - diamo grande importanza a questi incontri, nell´auspicio che da essi scaturisca un nuovo impegno comune di amministrazioni e categorie economiche». Il “tour” sarà anche la prima occasione per un confronto tra governo regionale, amministratori, imprenditori, sindacati, esperti sul Patto per il lavoro che recupera molti degli aspetti cancellati dalla legge sugli appalti dopo la sentenza della Corte costituzionale, ma anche sul regolamento recentemente approvato dalla giunta per dare attuazione a quella stessa legge. Regolamento che prevede, tra le altre cose, l’istituzione di un archivio regionale dei contratti per lavori, servizi e forniture della pubblica amministrazione toscana che conterrà tutti i dati relativi alle stazioni appaltanti, alle misure relative alla regolarità e alla sicurezza, a tutte le varie fasi di programmazione, progettazione, affidamento! ed esecuzione; la previsione di un prezzario regionale che servirà da riferimento per l’elaborazione dei capitolati di appalto e per la definizione degli importi a base di gara; la definizione dei requisiti professionali di cui dovrà disporre il tutor di cantiere, cioè il soggetto che promuoverà il rispetto e l’applicazione puntuale delle norme in materia di sicurezza; l’individuazione di meccanismi per la rilevazione delle presenze di tutti i lavoratori nei cantieri e per l’accertamento della regolarità dei rapporti di lavoro. . |
|
|
|
|
|
<<BACK |
|
|
|
|
|
|
|