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Notiziario Marketpress di Martedì 16 Settembre 2008
 
   
  SEGNI DI PIETRA. TORRI, CASTELLI, MANIERI E RESIDENZE. DISEGNI E OSSERVAZIONI DI FRANCESCO CORNI FORTE DI BARD, BARD. VALLE D’AOSTA. 11 OTTOBRE 2008 - 15 FEBBRAIO 2009

 
   
  Valle d’ Aosta, 16 settembre 2008 - Il Forte di Bard ospita, dall’11 ottobre 2008 al 15 febbraio 2009, l’esposizione Segni di pietra. Torri, castelli, manieri e residenze. Disegni e osservazioni di Francesco Corni. L’evento espositivo, promosso e curato dall’Associazione Forte di Bard, è dedicato alle eccezionali illustrazioni delle strutture fortificate valdostane, a partire dall’anno Mille sino al 1800, realizzate da Francesco Corni, messe a confronto con alcuni tra i più significativi modelli di fortificazione italiani ed europei. La mostra intende presentare, attraverso documenti e immagini video, questo immenso patrimonio, le sue caratteristiche e la sua trasformazione d’uso nei secoli, da castello in fortezza, a residenza di piacere. L’allestimento avvolge il visitatore in una dimensione architettonica unica attraverso il contributo di immagini, musiche e l’ambientazione suggestiva del Forte di Bard. Francesco Corni è un maestro dell’arte grafica: i suoi disegni realizzati a china su carta da lucido, ricompongono con grande efficacia stilistica l’imponenza di strutture architettoniche, permettendone una migliore conoscenza attraverso una minuziosa ricostruzione dei dettagli. Il risultato complessivo è una raccolta di opere dal grande valore documentario che rappresentano un prezioso e utile supporto anche per approfondimenti di tipo didattico. L’artista, valdostano di adozione, dal 1975 si dedica alla documentazione dei beni culturali e ambientali, prima come rilevatore nei cantieri archeologici, poi come autore di libri illustrati di grande pregio. Dal 1986 collabora mensilmente con i periodici "Bell´italia", “Bell´europa" e “Antiquariato”. Sue tavole sono comparse su riviste straniere a carattere divulgativo quali "Rutas del Mundo", "Mediterranée Magazine" e “Meridien”. La sua arte nasce dal desiderio di rendere partecipe un sempre maggior numero di persone all´affascinante viaggio dell´uomo nel tempo, attraverso il suo disegno realistico e minuzioso. Così gli splendidi monumenti, che le soprintendenze di tutto il mondo si rammaricano di non riuscire a conservare, non rimangono più simboli incomprensibili, ma si aprono come scrigni per mostrarci i pensieri e le illusioni di chi li ha costruiti. Il disegno diventa un racconto e narra vicende dimenticate che si nascondono dietro piccoli segni, e la curiosità accende l´interesse a scoprire altri segreti, che ci rivelano quanto del nostro presente sia già scritto nel passato. Lungo un suggestivo itinerario che si snoda tra gli spazi espositivi delle Cantine e delle Prigioni del Forte, la mostra presenta al pubblico un centinaio di disegni in cui l’autore, con la tecnica dello spaccato prospettico e della veduta dall’alto, coglie ogni monumento nel suo insieme, illustrando nel contempo, le fasi principali del suo sviluppo e le peculiarità costruttive che lo rendono unico. La mostra si articola in due sezioni: nella prima sezione, all’interno delle sei sale delle Cantine, si ripercorre l’evoluzione storico-architettonica della fortificazione valdostana, da strumento di difesa a residenza signorile: Prima sala Torri Ottoniane e castelli primitivi; Seconda sala Il donjon cilindrico e le residenze castellane; Terza sala Il castello compatto; Quarta sala I castelli degli Challant; Quinta sala La casaforte e la casa borghese; Sesta sala Le corti ecclesiastiche e la Grangia. .  
   
 

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