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Notiziario Marketpress di Martedì 16 Settembre 2008
 
   
  FIERA DEL MEDITERRANEO:L’ASSESSORE DI MAURO, “L’ENTE SARÀ LIQUIDATO, IL POLO FIERISTICO VERRÀ RILANCIATO”

 
   
  Palermo 16 settembre 2008 - “La chiusura dell’Ente Fiera del Mediterraneo di Palermo è un passo obbligato e doveroso. Per tanti anni ha offerto ai visitatori un’immagine non brillante della Sicilia e, in generale, della nostra economia. Il governo della Regione ha un obiettivo forte e chiaro: il riordino del proprio bilancio attraverso l’eliminazione di ogni spreco, soprattutto se è tale da indebolire i nostri conti. Una linea che terremo anche a costo di scelte impopolari. Vorrei precisare che è l’Ente Fiera che va sciolto e non il polo fieristico. Il tutto per garantire un percorso di rinascita anche in termini di competenze del suo personale, a cui va comunque garantito il posto di lavoro”. Lo dichiara l’assessore regionale alla Cooperazione, Roberto Di Mauro. L’assessore sottolinea che si tratta “degli stessi sprechi rilevati dalla Corte dei Conti, che nella sua relazione di quest’anno sul rendiconto della Regione relativo all’esercizio finanziario 2007, fa una analisi dettagliata degli elementi di criticità e dell’impiego di ingenti risorse a cui non è seguita una sufficiente crescita della regione, attribuendo tali mancanze ad una cattiva gestione e una scarsa produttività sotto il profilo economico”. “L’efficacia del contenimento delle spese - sottolinea ancora Di Mauro - sta nell’investire in strutture che diano risultati, non perdite. Oggi è quanto mai indispensabile procedere in tal senso, soprattutto per una regione come la Sicilia dove, come scrivono i giudici della Corte dei Conti, le spese di investimento dipendono quasi totalmente dalle risorse comunitarie”. “Bisogna tenere costantemente presente che tali risorse - prosegue l’assessore - non sono infinite e quelle relative alla programmazione 2007-2013 potrebbero essere le ultime”. “Mi fa piacere apprendere dal presidente dell’Ars, Francesco Cascio - dice ancora Di Mauro - che l’Ente non ha mai gravato sul bilancio della Regione. Se i conti dell’Ente Fiera dovessero tornare in attivo, anche l’attuale commissario, Agostino Porretto, dovrà ricredersi, visto che nella lettera che ha inviato al mio ufficio e all’assessore al Bilancio, Michele Cimino, afferma testualmente che sussistono le condizioni affinché l’assessore alla Cooperazione proceda allo scioglimento dell’Ente, ai sensi dell’art. 13 comma 2 del decreto del presidente della Regione siciliana del 3 settembre 1997. Porretto ha palesemente provocato un equivoco sulla stampa tra il significato dello scioglimento dell’Ente Fiera e lo scioglimento del polo fieristico che va invece rimodulato. Un progetto di rilancio che il governo condividerà con l’Assemblea regionale siciliana”. “In linea al piano di riorganizzazione dell’amministrazione regionale - afferma sempre l’assessore - e nel rispetto del patto di stabilità e della necessità di adottare le opportune decisioni per tracciare un percorso di razionalizzazione delle spese e delle competenze, il governo oggi è chiamato a scelte forti e a decisioni obbligate. L’ente Fiera di Palermo sembra un mercato rionale, non ha conseguito alcun risultato e si rischia, come ho già affermato un paio di giorni fa, di vedere raddoppiare e triplicare i suoi 18 milioni di euro di passivo”. “Alla porta dell’Ente Fiera - conclude l’assessore Di Mauro - bussano circa 40 persone che chiedono di essere assunte, perché qualcuno ha dimenticato di mandare la lettera di licenziamento alla scadenza stabilita dei 90 giorni di lavoro”. .  
   
 

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