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Notiziario Marketpress di Mercoledì 17 Settembre 2008
 
   
  UN’OFFICINA DELLA MEMORIA. PERCORSI DI FORMAZIONE STORICA A PAVIA TRA SCUOLA E UNIVERSITÀ OMAGGIO A GIULIO GUDERZO

 
   
  Pavia,17 settembre 2008 - Secondo numero della nuova serie degli “Annali di storia pavese”. Fonti e ricerche storiche. Edizioni Unicopli, il volume, curato da Antonio Brusa, Alessandra Ferraresi, Pierangelo Lombardi, è frutto della collaborazione tra l’Università di Pavia (Laboratorio di didattica della storia, Dipartimento di scienze storiche e geografiche, Silsis) e Provincia di Pavia. Martedì 23 settembre 2008, ore 17, in Aula Scarpa dell’Università, verrà presentato il volume Il programma prevede, dopo il saluto delle autorità provinciali e accademiche, una conversazione a tre voci sul tema: Percorsi di formazione storica tra scuola e Università. L’esperienza pavese (e non solo). Intervengono: Andrea Zannini, Università e Ssis di Udine ; Antonio Brusa, Università di Bari e Silsis di Pavia; Giulio Guderzo, Università di Pavia. Coordina: Alessandra Ferraresi, Università e Silsis di Pavia Otto anni di lavoro, tra Laboratorio di didattica della storia e Scuola di specializzazione per l’insegnamento, e, prima ancora, la lunga tradizione di didattica della storia a Pavia, trovano in questo volume una narrazione delle vicende, una sintesi concettuale e una massa imponente di materiali operativi. I protagonisti di questa avventura sono insegnanti di scuola e professori universitari, ma anche le centinaia di specializzandi, che hanno frequentato, per due anni, questa ‘officina’, con risultati che, i curatori, ritengono spendibili concretamente sia nel mondo della scuola, sia presso altre Scuole di specializzazione italiane. La prima parte di questo volume spiega il modo di lavorare e la storia dell’Officina pavese; la seconda raccoglie materiali di riflessione sulla storia e la sua didattica; la terza, infine, completata da un corposo Dvd, raccoglie diciannove laboratori su temi che vanno dalla storia antica a quella contemporanea, mettono in campo fonti di diverso genere - da quelle epigrafiche alle fonti orali, agli archivi scolastici, alle fonti notarili e iconologiche - e consentono al docente (delle secondarie di primo e secondo grado) di affrontare argomenti di particolare interesse, quali la storia di genere, militare, sociale, urbana, la storia dell’arte e le vicende del fascismo e della Resistenza. Dunque, un armamentario di attrezzi da una parte, ma anche una riserva di materiali immediatamente utilizzabili dall’altra. Questa è l’Officina della memoria e della storia, attivata a Pavia. Non sarebbe stata possibile senza una tradizione di lungo periodo, e senza l’impulso e il lavoro di Giulio Guderzo, un ‘capoartigiano’, che, partendo dalla storia locale e dalla sua valorizzazione didattica e civile, ha saputo spingere i suoi allievi e collaboratori verso i molteplici spazi della didattica disciplinare. .  
   
 

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