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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 17 Settembre 2008 |
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FEDERALISMO: LOMBARDO, SOLIDARIETÀ PER EVITARE RISCHIO DI SECESSIONE
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Palermo, 17 settembre 2008 - “Se il processo di riforma federalista dello Stato si compirà, per il nostro Paese sarà un fatto epocale. Siamo perfettamente coscienti che per la Sicilia e per il Sud i rischi che si corrono sono tanti. Ma ci sono anche tante opportunità. L’importante è non perdere di vista i grandi principi. A cominciare dalla solidarietà. Se dovesse saltare il fondo perequativo, salterebbe l’unità del Paese, con il rischio di una secessione”. Lo ha detto il presidente della Regione Siciliana, Raffaele Lombardo, concludendo i lavori del convegno sul federalismo a palazzo Reale. “Potrei ritenermi parzialmente appagato dello stato delle cose “Se non altro perché - ha aggiunto Lombardo, con riferimento al disegno di legge Calderoli - rispetto ai testi precedenti, nella bozza messa a punto dal ministro Calderoli c’è il riconoscimento delle accise alla Regione, si parla di fiscalità di vantaggio e di solidarietà. Ma il mio sarebbe un appagamento effimero, perché la partita si è appena aperta e c’è ancora da lavorare tanto”. “Sarebbe da incoscienti - ha sottolineato Lombardo - non riconoscere i rischi che corriamo in questa delicata fase politica. Ma va anche ricordato che, oltre ai rischi, il federalismo fiscale ci darà la possibilità di cogliere alcune importanti opportunità. Penso a un processo di responsabilizzazione che dovrà toccare un po’ tutti i siciliani, dai noi governanti ai burocrati, dagli imprenditori alle stesse famiglie. Alla luce del federalismo, per esempio, la riforma della burocrazia diventa un’improrogabile necessità. Possiamo, per citare un altro esempio, farci ‘bocciare’ da Roma sul piano di rientro in materia di sanità proprio mentre comincia a prendere forma il federalismo del nostro Paese? Non credo che sarebbe un buon viatico. La verità è che la svolta federalista dovrà accompagnarsi a un mutamento culturale della classe politica. Ho letto che il riconoscimento delle accise sulla raffinazione degli oli minerali sarebbe un regalo alla Sicilia. Ma allora perché hanno piazzato le raffinerie nella nostra regione? Per regalarci solo costi sociali, ovvero inquinamento e malattie?”. Lombardo ha invitato tutti i parlamentari nazionali eletti in Sicilia a vigilare e a lavorare nell’interesse della regione. Ha anche auspicato una riforma dello Statuto autonomistico dell’Isola, a partire dal testo già approvato dall’Assemblea regionale siciliana nella legislatura 2001-2006. . |
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