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Notiziario Marketpress di Lunedì 11 Settembre 2006
 
   
  MARKETING INTELLIGENCE, INVESTIMENTI IN MEZZI ALTERNATIVI ALL’ADV: IMPRENDITORI IMPEGNATI A COSTRUIRE IL FUTURO INVESTIRE IN COMUNICAZIONE…QUALE SCEGLIERE PER LE PICCOLE MEDIE IMPRESE?

 
   
   Milano, 11 settembre 2006 - “Per essere imprenditori occorrono innanzitutto genio e fantasia, ma non basta: il successo è anche un insieme di regole e di capacità che vanno osservate e seguite - qualche volta anche trasgredite, ma mai ignorate” E’ la tesi di Jeffrey J. Fox. Nel suo interessante libro,”Come fare una grande fortuna con una piccola impresa”, edito da Sperling & Kupfer. E “Per diventare un buon capo azienda oggi non è sufficiente essere un valido professionista, ma occorrono capacità di leadership e vision: saper anticipare i mercati e creare entusiasmo e coesione nel team”, sottolinea Paolo Conforti, corporate manager della società carpigiana di marketing Sinergy srl. Tempi duri oggi anche per i dirigenti! Le regole del gioco sono cambiate: il business si è globalizzato, la capacità di cambiamento è diventata un obbligo e le organizzazioni richiedono al mercato del lavoro di essere ancora più flessibile. Dunque, mercato incerto e flessione del lavoro hanno impresso un passo affannoso alle aziende che, alla ricerca spasmodica dell’efficienza, si trovano a tagliare tutti i costi non direttamente imputabili al core business. Adesso è il momento di agire, anzi di reagire. Ecco qualche domanda sull’attuale mercato e il parere di Conforti Qual è quindi l’evoluzione possibile per il pianeta manager? “Considerare e gestire nuove opportunità di business, puntare su nuovi investimenti, su mezzi alternativi”, afferma Paolo Conforti. Su cosa dovrebbero puntare, quindi, gli imprenditori per far fronte alla crisi e per essere competitivi? Oggi più che mai- continua Paolo Conforti di Sinergy srl- per essere competitivi occorre investire in mezzi di comunicazione/ marketing strategici, in grado di dare una sferzata di energia al proprio business, aumentare i propri clienti, fidelizzarli ed incrementare le vendite. Rappresentativa è la case history dell’azienda bolognese Piquadro, impresa fra le leader nel settore della pelletteria di lusso. Dal momento della fondazione (1997) al 1998 Piquadro ha prodotto in conto terzi per le più prestigiose aziende italiane di pelletteria. Nel 1999 l´azienda ha deciso il salto di qualità: entrare sul mercato con una linea propria. E´ stata così costruita un´immagine propria, razionalizzato il proprio canale distributivo e avviata la prima campagna di comunicazione rivolta al consumatore finale. Marco Palmieri, titolare dell’azienda ha affermato “ Nel ’99 abbiamo cercato di far diventare Piquadro, il nome dell’azienda, un brand, puntando moltissimo sulla comunicazione. La Piquadro ha avuto così un grande successo di immagine e fatturato, in un settore molto difficile e competitivo. ” E’ innegabile che i notevoli investimenti necessari per la pubblicità possono scoraggiare l’imprenditore della piccola/media azienda. Come riuscire dunque a “bucare” il muro delle campagne di massa per raggiungere con efficacia il proprio potenziale cliente? E soprattutto come riuscire a farlo con investimenti contenuti? Uno strumento utilissimo per tutte le esigenze e per tutte le tasche è il direct marketing. Effettuare azioni di direct marketing ha infatti grandi vantaggi rispetto alla pubblicità tradizionale, autocelebrativa, immediata, sfoggiabile, ma sicuramente molto più dispersiva e meno mirata al proprio target di riferimento. Il marketing diretto consente, attraverso l’utilizzo sinergico di diversi strumenti (posta, email, fax, media, web), di dialogare in modo efficace con i propri clienti. Nel Dm il rapporto tra investimenti e ritorni è sempre misurabile e permette di valutare la convenienza economica dell´operazione. Dalle indagini di Assocomunicazione emerge che negli ultimi dieci anni, il ricorso al metodo proprio del direct marketing è cresciuto a livello esponenziale e si è particolarmente affinato: ciò è stato indotto proprio dalla necessità, per le piccole/medie aziende, di trovare nuovi canali al di fuori dei sempre più saturati e costosi mezzi di comunicazione tradizionale. Combinando i principali strumenti del direct marketing, l´impresa ha dunque l´opportunità di aprirsi un nuovo ed importante varco verso i suoi targets, raggiungibili in modo più diretto e meno mediato rispetto al recente passato, sostenendo costi di minor entità e stimolando un prezioso rapporto di tipo interattivo. Va sottolineato che le iniziative di direct marketing rivestono una valenza di tipo promozionale e commerciale sia per le attività di tipo B2b (Business to Business) che per le attività di tipo B2c (Business to Consumer): in altre parole, con il mercato occorre dialogare per conoscerlo e conoscerlo per stimolarlo. .  
   
 

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