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Notiziario Marketpress di Lunedì 22 Settembre 2008
 
   
  VERBANO CUSIO OSSOLA – PRESENTAZIONE PIANO STRATEGICO 2008

 
   
   Baveno, 22 settembre 2008 - Giovedì 18 settembre è stato presentato presso la sede camerale di Villa Fedora il Piano Strategico 2008-2012 dal titolo Verso la valorizzazione del capitale territoriale. L´incontro ha riunito nella sede camerale istituzioni pubbliche e private, imprenditori, professionisti, e la stampa locale, tutti interlocutori camerali che potranno dal documento consegnato, trarre spunti di riflessione. Il piano strategico elaborato e presentato nel 2003 ha fornito le linee guida circa le prospettive competitive, le strategie di sviluppo e le linee di azione, che sono state in seguito valorizzate dagli enti locali nella conseguente programmazione territoriale. A distanza di cinque anni da quel documento, il Piano Strategico 2008-2012 elabora nuove strategie e linee di azione nell’ottica della continuità e dell’innovazione. Da un lato infatti si conferma è la continuità nel supporto convinto allo sviluppo internazionale dei settori leader dell’economia locale che ne costituiscono l’ossatura portante in termini di creazione di ricchezza e occupazione (casalingo, il florovivaistico, il turismo e il lapideo). L’attuale situazione nazionale e internazionale suggerisce di affiancare a questi lo sviluppo di nuove filiere produttive, come per esempio quella del comparto energetico. Altrettanto fondamentale è l’opzione strategica del rafforzamento del capitale territoriale costituito dalla dotazione di beni pubblici e collettivi capaci di favorire la crescita delle realtà imprenditoriali locali per il miglioramento della qualità della vita della popolazione residente (infrastrutture e logistica, accesso al credito, banda larga, ricerca e trasferimento tecnologico, responsabilità sociale d’impresa). Infine, il sostegno all’imprenditorialità, intesa come tutte quelle azioni che semplificano la “vita” delle imprese e supportano la loro crescita qualitativa. Nel corso dell’incontro il presidente della Camera di Commercio, Tarcisio Ruschetti, ha sottolineato come nel dicembre 2007 il Consiglio camerale abbia deliberato di compiere una verifica degli obiettivi prioritari adottati per il periodo 2003-2007 per meglio indirizzare gli interventi nel periodo del nuovo mandato. Uno dei primissimi atti del neo-costituito organo camerale è stato quindi di interrogarsi su ed andare a verificare il possibile futuro e le prospettive di sviluppo del sistema economico e sociale provinciale. Il complesso percorso è stato realizzato grazie al supporto del Laboratorio di Economia Locale - Lel dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza. Il professor Paolo Rizzi, Direttore del Lel ha sintetizzato le tre fasi in cui si è articolato la costruzione del piano strategico camerale 2000-2012: 1) analisi del posizionamento competitivo del sistema economico territoriale 2) valutazione del piano strategico camerale 2003-2007 3) definizione dei nuovi obiettivi strategici. 1) Il posizionamento competitivo In estrema sintesi, il Verbano Cusio Ossola si presenta come un’area ricca, con elevata qualità della vita, potenzialità turistiche e mercato del lavoro in sostanziale equilibrio, ma con la presenza di un tessuto produttivo ancora gracile (dinamica delle imprese sostanzialmente stabile, indice di imprenditorialità inferiore alla media piemontese ed italiana, ridotta dimensione delle imprese), grado di apertura (esportazioni) inferiore alle aree più dinamiche del paese, processi di innovazione non ancora adeguati e demografia stazionaria (con invecchiamento della popolazione). 2) La valutazione del piano strategico camerale 2003-2007 La valutazione del piano strategico camerale è stata effettuata sulla base di: i) indicazioni dei consiglieri camerali e di un campione di operatori economici locali ii) verifica del raggiungimento degli indicatori di prestazione. Il piano strategico 2003-2007 prevedeva infatti degli indicatori di risultato per ciascuno dei sei obiettivi strategici (ad esempio, per l’apertura del sistema locale l’indicatore di raggiungimento del risultato era l’aumento di 1 punto percentuale ogni anno del grado di apertura). E’ emersa una valutazione sostanzialmente positiva per gli obiettivi legati all’apertura del sistema economico locale e al marketing territoriale, alla qualificazione e sviluppo delle eccellenze produttive, alla qualificazione delle risorse umane. 3) I nuovi obiettivi strategici La definizione dei nuovi obiettivi è stata guidata dalla volontà di semplificare e focalizzare maggiormente le priorità. Sono stati quindi individuati tre obiettivi strategici: 1. Sviluppo internazionale delle filiere produttive; 2. Promozione del capitale territoriale; 3. Sostegno all’imprenditorialità. Il primo obiettivo riguarda in particolare i settori del casalingo, turismo, lapideo e, novità del nuovo piano strategico, la filiera connessa al sistema energetico-ambientale, caratterizzata da un forte trend di crescita produttivo ed occupazionale. La promozione del capitale territoriale tocca le “dotazioni del territorio” che contribuiscono al suo sviluppo: infrastrutture e logistica, accesso al credito, banda larga, sviluppo della ricerca e trasferimento tecnologico, sviluppo delle risorse umane, responsabilità e rendicontazione sociale da parte delle imprese. Il terzo obiettivo comprende gli interventi istituzionali dell’ente ed in particolare servizi ed interventi diretti a rendere più facile costituire e gestire le imprese: iniziative per la natalità d’impresa, azioni per la semplificazione amministrativa, miglioramento dei servizi di accesso al credito, interventi per la trasparenza del mercato (conciliazione, servizio metrico etc. ). .  
   
 

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