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Notiziario Marketpress di Venerdì 19 Settembre 2008
 
   
  DAL 20 AL 24 SETTEMBRE A ROMA IL PRIMO FESTIVAL DEDICATO ALLA LETTERATURA EBRAICA

 
   
  Dal 20 al 24 settembre a Roma, città che vanta la più antica comunità ebraica dell’Occidente, ospita - per la prima volta in Italia - un Festival Internazionale interamente dedicato alla Letteratura Ebraica. L’iniziativa è stata presentata oggi a Roma anche dal presidente della Regione Lazio, Piero Marrazzo. Il Festival Internazionale di Letteratura Ebraica, che si terrà presso la Casa dell’Architettura, a cura di Ariela Piattelli, Raffaella Spizzichino e Shulim Vogelmann, intende così offrire una ribalta a grandi scrittori e giovani talenti da tutto il mondo, che hanno contribuito e contribuiscono oggi ad arricchire la millenaria tradizione ebraica. “Oggi - ha spiegato il presidente Marrazzo - è una bellissima occasione per parlare degli ebrei. E’ un popolo che porta dentro di sé la voglia di vivere. Come cultura suonano tutto il pentagramma. La Regione non poteva non essere contenta dell’iniziativa, sono infatti molte le manifestazioni regionali che promuove a favore della cultura ebraica. Come istituzione, infatti, saremo nel museo della ‘Shoah’. Sono convinto di quello che con la Provincia e con il Comune stiamo facendo, non dobbiamo dimenticare che Roma è la capitale della spiritualità e, quindi, non lasciamoci prendere dalle polemiche”. Tanti gli artisti che animeranno il Festival, non solo scrittori affermati e conosciuti ma anche giovani e talenti emergenti. Si alterneranno l’impegno civile di Sami Michael (uno dei più significativi intellettuali israeliani e candidato al Premio Nobel) con l’umorismo Yiddish dell’americano Nathan Englander. L’esegesi biblica spiegata da Haim Baharier e Stefano Levi Della Torre con la poesia di Roberto Piperno, Laura Voghera Luzzato e Agi Mishol. E ancora, la Shoah nei racconti di Lizzie Doron, con lo stile surreale di Etgar Keter (scrittore, sceneggiatore e regista). “Reputo questo Festival - ha affermato il presidente della provincia di Roma, Nicola Zingaretti - una perla rara. Si tratta di un’offerta culturale per la città perché è una straordinaria opportunità di conoscere l’altro, nelle sue varie sfaccettature. Questa è la base indispensabile per una società ricca, perché conoscendo l’altro non ne avrai mai paura”. “E’ un’emozione - ha detto Riccardo Pacifici, presidente della comunità ebraica di Roma - veder realizzato un sogno. Roma ha avuto una grande opportunità con questo Festival. Siamo stanchi di un’immagine che vede il mondo ebraico come vittima o come persecutore”. Memoria, identità, scrittura, il rapporto con l’altro e con il sacro, sono alcuni dei temi che saranno approfonditi, anche grazie al confronto con firme prestigiose del giornalismo e della cultura italiana come Erri De Luca, Lia Levi, Stas Grawronsky e Wlodek Goldkorn. Dopo l’inaugurazione di sabato 20 settembre (ore 12) con lo scrittore Englander e il regista Keret e la musica del progetto ‘Jewish Experience’ (fusione di jazz e ritmi popolari ebraici, a cura di Gabriele Coen), seguiranno quattro giorni di incontri, dibattiti e approfondimenti. Ogni giorno con un suo tema: Con le parole del libro, domenica 21; Migrazioni, tra nostalgia e futuro, lunedì 22; Una terra di latte e miele? Gli scrittori di Israele, martedì 23; Dialoghi: linguaggi e culture a confronto, mercoledì 24. Ad arricchire il programma del Festival, alcuni eventi speciali come la proiezione alla presenza dei registi Etgar Keret e Shira Geffen del film Meduse (23 settembre), premiato a Cannes nel 2007 come migliore opera prima. Particolare attenzione sarà riservata alla didattica e alla formazione, con una giornata dedicata ai giovani e alle scuole, che mercoledì 24 incontreranno gli scrittori Lia Levi e Shulim Vogelmann. Inoltre, per stimolare la riflessione e la partecipazione del pubblico, insieme al festival è stato indetto il concorso letterario ‘Con gli occhi del racconto’. In poco più di un mese sono arrivati oltre 300 inediti sul tema dell’ebraismo. Al primo posto ‘Una cosa da niente’ di Mario Pacifici. I racconti più giudicati più interessanti verranno pubblicati in un’antologia dall’Editrice La Giuntina. “Il progetto - ha dichiarato Francesco Marcolini, presidente di Zetema, durante la conferenza stampa - è nato un anno fa. Il nostro obiettivo è valorizzare l’iniziativa e ampliarla. Il concorso dedicato ai racconti brevi rappresenta un’occasione per sviluppare la narrativa della città”. Per Shulim Vogelmann, curatore dell’iniziativa, “il Festival vuole aprire una finestra sulla letteratura ebraica”. “Si parla tantissimo dell’ebraismo - ha rimarcato - ma in realtà non lo si conosce molto. Quella ebraica è una realtà che ha delle profondità che devono essere trasmesse e il Festival e proprio costruito per un pubblico che vuole conoscere la cultura ebraica”. .  
   
 

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