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Notiziario Marketpress di Lunedì 22 Settembre 2008
 
   
  I RAGAZZI DELLE SCUOLE SUPERIORI RACCONTANO LE LORO ESPERIENZE COSÌ LA SCUOLA TOSCANA DIVENTA PIÙ EUROPEA LA REGIONE INVESTE SULLA MOBILITÀ INTERNAZIONALE»

 
   
  Firenze, 22 settembre 2008 - Dall’istituto tecnico Campedelli di Castelnuovo Garfagnana all´Istituto de educacion secondaria Juan Brossa di Barcelona, dal Buzzi di Prato all’Institut de educacion secondaria Einstein di Siviglia, in Andalusia, dal liceo classico Petrarca di Arezzo al Ginnasio di Nodinge, in Svezia, dall’alberghiero Saffi di Firenze al ginnasio Mosesson di Goteborg, dal liceo classico Forteguerri e dal magistrale Vannucci di Pistoia all’istituto Montserrat di Barcellona, dal tecnico commerciale Cerboni di Portoferraio al liceo Oberkocken del Baden Wuerttemberg, Germania. Questi alcuni degli scambi che hanno coinvolto 19 scolaresche toscane, in tutto 400 studenti, che nello scorso anno scolastico hanno partecipato a iniziative di formazione e studio, stage, laboratori, lavoro in azienda, con altrettante scuole europee, grazie al Progetto di mobilità internazionale per gli studenti delle s! cuole superiori. I 400 ragazzi e ragazze toscani si sono cimen! tati con la lingua e la cultura di altri paesi, facendo esperienze utili alla loro crescita. Niente a che fare con le gite scolastiche, ma vere e proprie esperienze di studio e lavoro, che prevedono una permanenza da un minimo di dieci a un massimo di 14 giorni. Mentre la Regione si appresta a rendere sistematico questo tipo di iniziative estendendole anche al mondo del lavoro, alla formazione professionale e all´alta formazione, i ragazzi e i docenti reduci dai viaggi di studio si sono alternati ai loro professori per raccontare le loro esperienze. A fare gli onori di casa, l´assessore all´istruzione formazione e lavoro Gianfranco Simoncini. «La Toscana investe sulla mobilità e valorizza la dimensione internazionale dell’istruzione e della formazione – ha spiegato l’assessore prima di dare la parola ai ragazzi - perché siamo consapevoli che, per essere più competitivi sul mercato del lavoro internazionale, i nostri giovani de! vono allargare il proprio orizzonte formativo e aprirsi al mondo. Per questa prima annualità del progetto abbiamo stanziato 300 mila euro. Visto il risultato positivo, abbiamo rifinanziato l´iniziativa con un bando che scade il prossimo 15 ottobre, per 500 mila euro». Gli scambi avverranno con le regioni europee con le quali la Toscana ha stipulato accordi bilaterali: Bretagna, Andalusia, Catalogna, Vastra Gotaland (Svezia), Isole Baleari, Paesi Baschi, Pest in Ungheria, Galles. Nei prossimi giorni è prevista la firma con il Baden Wuettemberg (Germania). La mobilità degli studenti è un aspetto del più generale sistema regionale della mobilità che si propone di estendere questa importante opportunità di crescita culturale e professionale anche a lavoratori, apprendisti, laureati e imprenditori, andando, quindi, anche oltre l’ambito dell’istruzione formale, per investire anche quello della fo! rmazione e dell’aggiornamento delle competenze di chi gi! à lavora». Per potenziare queste politiche, la Toscana può oggi contare sulle risorse del Fondo sociale europeo. Con il nuovo programma operativo del Fse 2007-2013, la Toscana ha infatti deciso di destinare alla mobilità 27 milioni di euro, sull’asse “Transnazionalità e interregionalità”. In particolare, alla mobilità individuale e organizzata sono riservati fianziamenti per complessivi 10 milioni e 400. 000 euro. Questa politica si è concretizzata nel protocollo d’intesa fra Regione Toscana e parti sociali che ha delineato un sistema regionale di mobilità dei cittadini toscani. «La mobilità internazionale delle persone – ha concluso l´assessore - è uno strumento indispensabile per allargare gli orizzonti, abbattere le frontiere, ampliare le possibilità di crescita e le occasioni di lavoro per tutti. E´ per questo che sono stato nei giorni scorsi a Siviglia, dove abbiamo definito i termini di una collaborazione, sancita da un protocollo d´intesa, con la regione Andalucia, che prevede la possibilità di realizzare scambi, anche su base individuale, fra studenti, lavoratori, apprendisti, neo diplomati e giovani in formazione». .  
   
 

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