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Notiziario Marketpress di Lunedì 22 Settembre 2008
 
   
  PARLAMENTO EUROPEO: MIGLIORARE LA FORMAZIONE DEGLI INSEGNANTI

 
   
  Bruxelles, 22 settembre 2008 - Borse per aggiornare le competenze, buone remunerazioni e riconoscimento sociale, scambi internazionali, conoscenza delle lingue, delle tecnologie dell´informazione e dell´Unione europea. E´ quanto chiede una relazione all´esame dell´Aula per migliorare la qualità della formazione degli insegnanti e i tassi di riuscita degli studenti e per attirare i migliori verso la professione. Occorre poi investire per l´assunzione di insegnanti di lingue straniere e introdurre corsi di educazione civica. La qualità dell´insegnamento è un fattore critico, che contribuisce alla creazione di posti di lavoro, alla competitività e al potenziale di crescita dell´Unione europea in un mondo globalizzato. La relazione di María Badia i Cutchet (Pse, Es) sottolinea pertanto che una maggiore e migliore formazione degli insegnanti, insieme a politiche volte a favorire l´assunzione dei candidati migliori per la professione di insegnante, «dovrebbero rappresentare priorità essenziali per tutti i ministeri dell´Istruzione». Per i deputati, gli Stati membri devono quindi attribuire maggiore importanza e stanziare più risorse per la formazione degli insegnanti, qualora vogliano compiere progressi significativi per migliorare la qualità dell´istruzione e rafforzare l´apprendimento permanente in tutta l´Unione. Raccomandando inoltre che tutti gli insegnanti abbiano costantemente l´opportunità sia accademica che finanziaria, sotto forma ad esempio di borse di studio pubbliche, di migliorare e aggiornare le loro competenze e qualifiche nonché le loro conoscenze pedagogiche. Anche perché esiste una correlazione chiara e positiva tra una formazione di alta qualità degli insegnanti e il raggiungimento di elevati tassi di riuscita degli studenti. La relazione sollecita gli Stati membri a adottare ulteriori misure per promuovere l´insegnamento quale scelta lavorativa per gli elementi migliori. In proposito, sottolinea che per attirare neoassunti qualificati alla professione dell´insegnamento «occorrono livelli di riconoscimento sociale, di status e di remunerazione corrispondenti». Al riguardo, notando le marcate differenze tra gli stipendi medi nei diversi Stati membri, chiede che gli insegnanti beneficino di buone remunerazioni, «che riflettano la loro importanza nella società». Invita inoltre ad agire per affrontare il problema della "fuga" degli insegnanti migliori verso posti di lavoro privati e meglio remunerati. Mettendo in risalto il ruolo cruciale dei partenariati scolastici Comenius e Comenius Regio nel contesto della mobilità degli insegnanti, i deputati invitano la Commissione ad aumentare le risorse finanziarie disponibili a sostegno della formazione degli insegnanti attraverso il programma di apprendimento permanente, in particolare con scambi di insegnanti tra scuole di paesi e regioni vicini. Nel sottolineare poi la necessità che in tutti gli Stati membri gli insegnanti conoscano almeno una lingua straniera sulla base di certificati che attestino tale competenza, sollecitano maggiori possibilità di apprendimento delle lingue nell´arco della carriera, anche perché ciò massimizzerebbe le opportunità offerte dai programmi di mobilità dell´Unione. I deputati sostengono inoltre con forza l´apprendimento delle lingue straniere sin dalla più tenera età e l´inserimento di lezioni di lingua in tutti i programmi dell´insegnamento primario e, in proposito, sottolineano come investimenti sufficienti per l´assunzione e la formazione di insegnanti di lingue straniere «siano essenziali» per raggiungere tale obiettivo. Invitano anche gli Stati membri a integrare nella formazione degli insegnanti delle conoscenze di base sull´Unione europea, le sue Istituzioni e il loro funzionamento, e a organizzare visite di studio presso le Istituzioni europee per i futuri insegnanti. La relazione incoraggia poi l´attribuzione di una priorità elevata all´istruzione delle tecnologie dell´informazione e della comunicazione (Tic) durante la formazione iniziale e successiva degli insegnanti, «per garantire conoscenze aggiornate in merito ai più recenti sviluppi» e per far sì che «possiedano le competenze necessarie per utilizzare tali tecnologie proficuamente in classe». Chiede inoltre che la formazione sui media sia considerata prioritaria nell´ambito della formazione degli insegnanti. I deputati ritengono che, per affrontare il problema della violenza nelle scuole, siano fondamentali una maggiore cooperazione tra responsabili del corpo docente e genitori e la creazione di strumenti e procedure che consentano di contrastare efficacemente tale fenomeno. Chiedono poi che l´educazione civica sia inserita tra le materie obbligatorie nella formazione degli insegnanti e nelle scuole, «affinché gli insegnanti e gli studenti abbiano la necessaria conoscenza dei diritti e dei doveri dei cittadini e dell´Unione europea e possano analizzare e valutare in maniera critica le situazioni e i processi politici e sociali attuali». Infine, la relazione invita la Commissione a divulgare i modelli di migliori prassi degli Stati membri che migliorano le competenze generali necessarie nella vita tramite progetti scolastici riguardanti ad esempio una dieta sana e lo sport, l´economia domestica e la programmazione finanziaria individuale. .  
   
 

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