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Notiziario Marketpress di Martedì 23 Settembre 2008
 
   
  TRENTO: VIA AD UN NUOVO PROGETTO DI INCLUSIONE SOCIALE L’INIZIATIVA E’ RIVOLTA AI DISABILI

 
   
  Trento, 22 settembre 2008 – Come è possibile garantire e mantenere il benessere sociale per un disabile con residue capacità relazionali e occupazionali, la cui capacità lavorativa non si è mai sviluppata o è venuta meno causa la sua disabilità? E’ quanto si è chiesto il Servizio Politiche sociali e abitative della Provincia, che ha elaborato un progetto sperimentate di durata triennale, approvato il 19 settembre dalla Giunta provinciale su proposta dell’assessore alle politiche sociali, che prevede l’attivazione di possibili percorsi di inclusione e mantenimento delle abilità sociali delle persone disabili in età lavorativa, ma che non possono essere collocati in contesti lavorativi. Il progetto trova fondamento nella necessità di rispondere ai bisogni espressi dalla persona disabile organizzando le risposte in modo integrato, sostenibile e partecipato, con l’obiettivo di mettere l’interessato nella condizione di essere in più possibile autonomo. La varietà dei bisogni richiede servizi non standardizzati ma specializzati in relazione alle singole necessità, ed è proprio dall’individuazione di bisogni particolari non soddisfatti che nasce questo progetto. Oggi, in Trentino, i disabili che cercano di inserirsi nella società, devono affrontare varie tappe che partono in primo luogo dall’inserimento scolastico attraverso la formazione professionale fino ad arrivare all’inserimento lavorativo vero e proprio. Non è un percorso sempre facile e non tutti i disabili ce la fanno. Nasce dunque la necessità, soprattutto per le persone che sono senza capacità “produttive” ma che posseggono residue competenze di autonomia che devono però essere allenate per il mantenimento del benessere personale, di individuare percorsi nuovi, flessibili, da sperimentare. Il progetto sarà seguito da una apposita commissione tecnica, che potrà rifarsi anche a quanto già sperimentato, ad esempio, dalla cooperativa La Rete, e che valuterà le domande di quanti, disabili, intendono partecipare a percorsi di vita che garantiscano l’inclusione sociale, verificando le possibilità di inserimento in un contesto lavorativo, non con un ruolo produttivo in senso stretto ma solo a scopo di socializzazione e di mantenimento murato delle proprie competenze sociali. Alla persona sarà erogato un riconoscimento economico congruo con l’impegno orario svolto come incentivo alla partecipazione. .  
   
 

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