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Notiziario Marketpress di Lunedì 22 Settembre 2008
 
   
  FESTIVAL MILANOLTRE XXII EDIZIONE A MILANO FINO AL 12 OTTOBRE

 
   
  Milano, 22 settembre 2008 - Teatro, Danza, Musica e Oltre. Teatro dell’Elfo/tam Teatro degli Arcimboldi/teatro i/Frida La ventiduesima edizione di Milanoltre si svolgerà a Milano fino al 12 ottobre al Teatro dell’Elfo, al Teatro degli Arcimboldi, al Teatro i, al Frida. Il direttore artistico del Festival, Luca Scarlini, giunto al suo quinto mandato, ha selezionato otto appuntamenti, che, attraverso diversi linguaggi destinati alla scena e allo schermo, raccontano un mondo attraverso la musica. Ad aprire Milanoltre 2008 è un progetto creato appositamente per il festival, Cantami o diva, in cui cinque grandi interpreti della vocalità propongono la loro personale idea di una moderna forma di teatro musicale. Il 23 e il 24 settembre al Teatro dell’Elfo Antonella Ruggiero propone un lavoro all’avanguardia dal titolo Pomodoro Genetico, Monica Benvenuti recupera un’opera incantevole del dimenticato e grandissimo Gino Negri, Giorno di nozze, perfetto esempio del linguaggio disinibito e brillante del compositore lombardo, sempre sospeso tra cabaret e invenzioni contemporanee, mentre Francesca Breschi canta in Anghelos l’angelo della sconfitta, a partire da una suggestione di Heiner Müller. Il 26 e il 27 settembre Fátima Miranda, compositrice per la voce, in bilico tra Oriente e Occidente, porta dalla Spagna al Teatro dell’Elfo una sequenza di suoni al limite dell’impossibile, nel concerto-spettacolo per una voce sola Madrid Madrás Madrid! e Niconote propone una sua personalissima Rhapsody (o alfabeto in sogno), sequenza di alfabeti sognati, a partire da suggestioni letterarie diverse, in collaborazione con il compositore Mikael Plunian. Torna a Milanoltre Hofesh Shechter, israeliano di nascita, ma da tempo inglese di adozione, e propone il doppio Uprising, che ha riscosso grande successo di critica e pubblico nella scorsa edizione, e In your rooms, ultima creazione acclamatissima alla Royal Festival Hall di Londra nell’autunno 2007, di cui firma anche le musiche, eseguite dal vivo. Una presentazione il 2 ottobre al Teatro degli Arcimboldi, che fornirà un’occasione importante per conoscere uno dei maggiori artisti della danza di oggi, in prima nazionale. Dal Belgio giunge poi al Teatro dell’Elfo il 4 e 5 ottobre Neruda. Quanti anni ha novembre?, ispirato all’ultimo volume di poesie di Pablo Neruda, Il Libro delle domande, con le musiche del compositore e violoncellista fiammingo Jan Kuijken, tra presenze mute e realtà in cartoon. Sempre dallo stesso paese arriva anche Merlin Spie, una tra le presenze più vivide nel mondo della performance art; nello spazio del Teatro i il 6 e il 7 ottobre propone La petite musette, casquèe, visione del desiderio, che diviene percettibile nella manipolazione di una materia vischiosa, che ingloba quasi completamente l’interprete. Il caffè Frida, non nuovo a stagioni di performance e a interazioni di teatro e cocktail, ospita il gruppo inglese rotozaza, che propone dal 3 al 10 ottobre uno spettacolo senza orpelli, che il pubblico stesso produrrà seduto ai tavoli del caffè, a gruppi di due, seguendo le istruzioni comunicate da una cuffia, e rappresentando in estrema sintesi temi da Casa di bambola. Dal Québec giunge l’8, il 9 e il 10 ottobre al Teatro dell’Elfo Wajdi Mouawad, tra i maggiori drammaturghi del teatro quebbecchese contemporaneo, che arriva per la prima volta con una sua pièce in lingua originale, Assoiffés, cronaca con musica di un’adolescenza sinistrata dal desiderio dell’impossibile, in uno spettacolo tesissimo per un pubblico di tutte le età. Gran finale l’11 e il 12 ottobre al Teatro dell’Elfo con Sylvano Bussotti, tra i maggiori musicisti del secondo Novecento, che commenta, una sera al pianoforte e l’altra tramite i suoi fidati interpreti alle prese con un suo nuovo lavoro, lo strepitoso documento d’epoca R A R A (film), da poco recuperato all’attenzione dal Festival Genderbender, in cui sfilano tutti i protagonisti della vita culturale alla fine degli Anni ‘60, da Laura Betti a Carlo Cecchi, da Franca Valeri al Living Theater. .  
   
 

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