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Notiziario Marketpress di Martedì 23 Settembre 2008
 
   
  LA BANCARELLA – TERZO SALONE DEL LIBRO DELL’ADRIATICO ORIENTALE QUARTO APERITIVO CON LA STORIA

 
   
  Trieste, 23 settembre 2008 - Si è conclusa domenica 14 settembre la Terza Edizione de “La bancarella - Salone del Libro dell’Adriatico orientale” svoltasi quest’anno nella cornice di Piazza Sant’antonio che ha visto la partecipazione di numerosi editori come Santi Quaranta, Del Bianco, Edit - Il Ramo d’Oro, Edizioni della Laguna, Italo Svevo, Fondazione Rustia Traine, Edizioni Luglio, Associazione delle Comunità Istriane, Famiglia montonese nonché ospiti da molte parti d’Italia e d’Europa, da anni attenti alle vicende culturali di queste terre alle quali appartengono in vario modo. Il ricco calendario di quattro giorni ha visto la presenza continua sul palco di appassionati, professori e musicisti all’insegna dell’unione tra la spontaneità, la preparazione culturale competente e le note positive di accompagnamento del messaggio che il Centro di Documentazione Multimediale della cultura giuliana, istriana, fiumana e dalmata ha voluto dare al pubblico. Numerosi anche gli ospiti dalla vicina Istria che con la loro presenza hanno contribuito all’arricchimento di una manifestazione che ogni anno si prefigge l’obiettivo di trasmettere l’identità adriatica orientale attraverso il racconto, la fotografia, la conferenza, la musica. Tante le novità editoriali presentate a questa edizione de “La bancarella - Salone del Libro dell’Adriatico orientale” come “La giustizia secondo Maria” di Rosanna Turcinovich Giuricin sulla vicenda di Maria Pasquinelli, “Sangue blu” del giornalista Gian Paolo Polesini, “Un gioiello d’identità - La vicenda del moretto fiumano” di Erna Toncinich, “Coi sapori nel cuore” di Mariuccia Ragaù, “La casa di calle San Zorzi” di Lucio Toth, “Martin Muma” di Eligio Zanini, “4 passi per Montona…” di Simone Peri, “Il regno di Dalmazia e la Nazione dalmata” di Renzo ‘de Vidovich, “Nell’antica città di Ossero” di Franco Damiani de Vergada e altri già presentati in altre sedi, spesso dallo stesso Cdm, come “Salona negli scavi di Francesco Carrara” di Daria Garbin, “Cinema di frontiera” di Alessandro Cuk, “Sulle orme del cavaliere” di Franco Fornasaro, “La toponomastica in Istria, Fiume e Dalmazia. Profili storici, cartografici, giuridici” di Luciano Lago, Valeria Piergigli e Giuseppe de Vergottini, “Esuli a Grado ed Esuli a Fossalon” di Guido Rumici. Bruno Crevato Selvaggi ha contribuito a rendere ancora più internazionale la rassegna chiamando sul palco la vedova del prof. Russinoff, autore di un volume dal titolo “L’ eredità austriaca in Italia 1918 - 1946”, tradotto in italiano per la casa editrice Talìa. Nel corso delle cinque giornate anche delle conferenze su temi di attualità: di letteratura a cura di Patrizia Hansen, sul linguaggio della pietra a cura di Sergio Gnesda, sulla valorizzazione delle riserse genetiche con Livio Dorigo, sul rapporto-giovani-università-tematiche dell’Adriatico orientale a cura di Daria Garbin, sul ruolo fondamentale della musica con la pianista di fama nonché musicologa Chiara Bertoglio ed anche sul teatro dialettale con la partecipazione di Nella Marzari e la compagnia “Donato Ragosa”, sull’impegno associativo con il coinvolgimento del coro dell’Associazione delle Comunità Istriane diretto dal Maestro Chersicla e con la partecipazione di Paolo Venier. Notevole successo ha riscontrato la mostra fotografica dal titolo “Adriatico, un mondo da vivere consapevolmente” di Piero Magnabosco, a cura del Centro di Documentazione Multimediale e di Comunicarte. Qualificata la presenza ai sei dibattiti che hanno tracciato un percorso attraverso il ruolo della pagina stampata ma anche del dialogo nella conoscenza delle tematiche d’attualità per un popolo sparso che intende farsi conoscere ma anche crescere (ospiti: Lucio Toth, Stelio Spadaro, Amleto Ballarini, Ulderico Bernardi, Giovanni Radossi, Donatella Schurzel, Patrizia Hansen Cristina Benussi, Gianfranco Sodomaco, Carmen Palazzolo Debianchi, Livio Dorigo, Chiara Vigini, Gianclaudio de Angelini, Stefano Pontiggia, Erica Quarantotto e Massimiliano Rovatti). Per il quarto anno consecutivo, grazie al contributo della Provincia di Trieste, “La Bancarella - Salone del Libro dell’adriatico orientale” ha ospitato gli importanti appuntamenti di Aperitivo con la Storia il cui titolo, 8 in Storia, ha voluto riportare all’opinione pubblica alcuni grandi avvenimenti del Secolo Breve che hanno segnato il destino soprattutto dell’Italia. Si è partiti giovedì con il prof. Carlo Ghisalberti dell’Università di Roma “La Sapienza” che ha parlato del 1918, l’anno della prima redenzione per Trieste, ma anche l’anno della fine della Prima Guerra Mondiale. Venerdì, ad animare il folto pubblico è stato Pietro Neglie dell’Università di Trieste con il 1948, l’anno della Costituzione, dello strappo di Tito con Stalin e dei moltissimi esuli istriani, fiumani e dalmati che arrivavano in Italia. Sabato è stata la volta del prof. Danilo Breschi della Libera Università “San Pio V” di Roma con la mancata rivoluzione del 1968 e il sogno di moltissimi giovani dell’epoca. Per la serata conclusiva di domenica il Centro di Documentazione Multimediale ha voluto quest’anno portare un ospite di grande spessore culturale ma soprattutto professionale come il dott. Rosario Priore, magistrato in servizio presso la Corte di Cassazione e giudice istruttore per il caso Moro e per il disastro di Ustica. La posizione centrale all’interno del circuito pedonale del tessuto urbano ha fatto in modo che la manifestazione abbia fatto registrare una folta affluenza di pubblico – più di diecimila presenze in cinque giorni. Le condizioni meteo hanno creato qualche intoppo e le basse temperature di sabato e domenica hanno limitato il numero degli spettatori ai concerti svoltisi in tarda serata. Nonostante ciò, il percorso musicale è stato organico e completo, a partire dalla musica classica con la splendida interpretazione di Francesco Squarcia e Nina Kovacic, a quella popolare con la drammatizzazione proposta da Claudia Vigini ed il suo gruppo, a quella d’operetta con Gisella Sancitale, Andrea Binetti e Federico Consoli, alla canzone d’autore e leggera con Sergio Preden, per finire con il concerto di Fragiacomo-sparti-bagarella-favilla intitolato emblematicamente “Un giorni si racconterà di un popolo…”. Nel chiudere la manifestazione, il Presidente Renzo Codarin, ha sottolineato che il Cdm si prefigge l’impegno di ampliare il bacino d’utenza per il prossimo anno, come già fatto nella primavera scorsa con la presentazione de “La Bancarella” a Torino, così da continuare a trasmettere “qui come dappertutto” i valori dell’identità giuliano-dalmata. .  
   
 

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