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Notiziario Marketpress di Mercoledì 24 Settembre 2008
 
   
  ISTITUTO REGIONALE PER LE VILLE VENETE NEL GOTHA DELLA CULTURA

 
   
   Vicenza, 24 settembre 2008 - L’istituto Regionale per le Ville Venete come Fenice e Biennale di Venezia o gli scrittori Mario Rigoni Stern, Andrea Zanzotto e Luigi Meneghello. Ad accomunarli il premio “Basilica Palladiana” che quest’anno è stato assegnato all’Ente che si occupa della tutela e salvaguardia del patrimonio di oltre 4mila ville disseminate tra Veneto e Friuli Venezia Giulia. Durante la cerimonia, svoltasi a Sandrigo nei giorni scorsi, l’ambito premio è stato consegnato nelle mani di Nadia Qualarsa, presidente dell’Istituto. «Questo è un ulteriore riconoscimento al lavoro dell’ente – ha sottolineato la presidente – che quest’anno festeggia i cinquant’anni dalla sua fondazione. Non solo. Arriva in concomitanza con il cinquecentenario della nascita di Andrea Palladio e in un momento cruciale per il futuro dell’immenso patrimonio artistico, culturale e architettonico rappresentato dalle nostre ville. Sfida che ci impone una profonda riflessione sul futuro e sulla funzione moderna che queste strutture devono assumere per avere nuova vita e sul loro ruolo come “prodotto culturale”, in grado di diventare un ulteriore fiore all’occhiello per il turismo veneto». Entrambi temi al centro della settimana dedicata al secondo Festival della Villa Veneta, in programma dal 27 settembre al 4 ottobre. E in effetti, come ha ricordato l’avvocato Michele Benetazzo, presidente della Pro Sandrigo e del premio, l’Istituto Regionale per le Ville Venete ha saputo distinguersi per la sua attiva presenza nella promozione e salvaguardia del patrimonio culturale regionale. Lo dimostrano anche le numerose attestazioni di stima giunte alla Qualarsa e lette durante la serata, tra cui quella del Ministro per i Beni e le Attività Culturali, Sandro Bondi, e del Ministro per le Politiche Sociali, Maurizio Sacconi. Tra le autorità presenti, anche il consigliere regionale Roberto Ciambetti e il vice-presidente della provincia di Vicenza Dino Secco hanno voluto indirizzare parole di elogio a chi da sempre si preoccupa di “fare cultura”, preservando caratteri e peculiarità tipicamente veneti. La stessa presidente Qualarsa ha aggiunto che «si tratta di un riconoscimento ancora più coinvolgente ed emoziante per la sua “veneticità”. E che, in un certo senso, viene a premiare un esempio di federalismo culturale ante-litteram, che l’Istituto Regionale ha saputo portare al successo grazie all’impegno dei suoi collaboratori e alla qualità dei suoi interventi». L’obiettivo del riconoscimento da oltre 40 anni è in effetti quello di «onorare persone, enti e istituzioni venete» ed è organizzato con il patrocinio degli Enti pubblici veneti e in collaborazione con l’Unione nazionale delle Pro Loco. Nelle passate edizioni ha visto tra i vincitori alcuni dei nomi più importanti del panorama artistico e culturale del Veneto. Dal 1962 a oggi, il Premio "Basilica Palladiana" è stato assegnato, fra gli altri, a Cesco Baseggio, Gianni Ferrio, Pino Donaggio, Mario Del Monaco, Arnoldo Mondadori, Gigliola Cinquetti, Giorgio Gaber, Anna Proclemer, Walter Chiari, I Solisti Veneti, Pierre Cardin, Diego Valeri, Andrea Zanzotto, Neri Pozza, Alberto Lionello, Tono Zancanaro, Giulietta Masina, Ottavio Missoni, Uto Ughi, Bepi De Marzi, Bruno Giuranna, Ottavia Piccolo, Luigi Meneghello, Lelio Luttazzi, Renato Bruson, Ermanno Olmi, Mario Rigoni Stern, Renato Cevese, Beni Montresor, Gian Antonio Cibotto, Fernando Bandini, Diego Dalla Palma, Cecilia Gasdia, Carlo Mazzacurati, Claudio Magris e Marco Paolini. Fra gli enti, all´Arena di Verona, all´Accademia Olimpica di Vicenza, al Gran Teatro La Fenice, alla Biennale di Venezia. La cerimonia si è svolta presso la villa Sesso-schiavo di Sandrigo, eretta nel 1570 e attribuita al Palladio e allo Zamberlan, che all´interno conserva affreschi attribuiti a Giovanni Battista Zelotti (1526-78), ed è stata accompagnata da un concerto di musica da camera che ha introdotto gli ospiti in un’atmosfera tipicamente rinascimentale. In perfetta linea con l’ambiente della villa veneta. .  
   
 

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