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Notiziario Marketpress di Mercoledì 24 Settembre 2008
 
   
  PRECISAZIONI SU TROMBOLISI GORIZIA

 
   
  Trieste, 24 settembre 2008 - L´assessore regionale alla Sanità e alla Protezione sociale, Vladimir Kosic, interviene nuovamente sulla questione della trombolisi all´ospedale di Gorizia, precisando che "va innanzitutto ribadito che il trattamento con la trombolisi nell´ictus riguarda, in una situazione ideale, circa il 4 per cento del totale dei pazienti: per una realtà come Gorizia significa 4-5 persone l´anno, come peraltro dichiarato dallo stesso responsabile delle neurologia". Per Kosic "è quindi prioritario occuparsi di dare ottima qualità a quel 95 per cento di pazienti che non saranno mai sottoposti a trombolisi". Il secondo punto che l´assessore regionale vuol chiarire è che "la prudenza adottata dal ministero della Salute nell´autorizzarne l´uso deriva dal ristretto rapporto rischio-beneficio. Questo significa che un paziente su 18 avrà beneficio dal trattamento ma uno su 35 morirà a causa delle complicanze del trattamento. Questo dicono gli studi internazionali e questo è puntualmente accaduto anche per la casistica finora trattata in Friuli Venezia Giulia". Kosic insiste pertanto sul fatto che "la prudenza ed il rigore devono essere massimi quando si tratta di sicurezza del paziente/cittadino. Bisogna evitare di fare la solita retorica della medicina per cui esistono trattamenti miracolosi, illudendo inutilmente i cittadini". "Per quanto riguarda i criteri adottati dalla Regione - spiega ancora Kosic - essi sono il frutto di un lavoro collettivo di mesi di tutti i tecnici (neurologi, responsabili dell´emergenza, internisti) di tutto il Friuli Venezia Giulia. E questi criteri sono stati sottoscritti anche da tutti i professionisti a ciò delegati dall´Azienda sanitaria n. 2 ´Isontina´, compreso il direttore della Soc di neurologia di Gorizia. Cambiare le regole dopo che sono state discusse e condivise sarebbe sicuramente scorretto". L´assessore regionale alla Salute evidenzia inoltre che "le raccomandazioni del documento regionale sono derivate da quanto previsto dal ministero e da quanto contenuto nelle Linee guida nazionali, da tutti prese come riferimento, cui hanno partecipato i maggiori esperti italiani. Le linee guida Spread sono infatti il documento che impegna decine di professionisti di tutta Italia e che tutte le Regioni usano come base di riferimento". "E´ nel documento Spread che è indicato con chiarezza che il trattamento ottimale deve avvenire entro 60 minuti e la valutazione neurologica entro 25 minuti. Quindi in questo caso chi pensa male sbaglia e rischia di fare un cattivo servizio ai cittadini e di offendere i professionisti di tutta la regione che hanno lavorato sul documento". "Nessun arbitrio quindi - ribadisce Kosic - ma rigorosa applicazione di criteri che hanno il solo obiettivo di garantire la sicurezza del paziente". Su questo aspetto "la valutazione svolta dall´Agenzia regionale della Sanità sulle cartelle cliniche degli ospedali già autorizzati (Udine e Trieste) ha potuto verificare come i 30 minuti siano stati ampiamente rispettati". "Nel caso specifico di Gorizia - conclude l´assessore Kosic - la visita di accreditamento ha riscontrato alcune difformità rispetto agli standard, per cui sono stati richiesti interventi correttivi. A breve sarà svolta la visita successiva con lo stesso rigore con cui si è svolta la prima e con lo stesso rigore con cui si sono visitati gli altri ospedali. Riteniamo che sulla salute e la sicurezza dei cittadini non si debba transigere e tanto meno farsi influenzare da pressioni estranee alle conoscenze scientifiche". .  
   
 

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