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Notiziario Marketpress di Venerdì 26 Settembre 2008
 
   
  TRENTO, PER LE GIORNATE EUROPEE DEL PATRIMONIO LE DIMORE STORICHE SI APRONO AL PUBBLICO SABATO 27 E DOMENICA 28 SETTEMBRE

 
   
  Diversi sono ormai i momenti istituzionali di avvicinamento dei cittadini al nostro ricco patrimonio culturale. Fra questi spiccano le Giornate Europee del Patrimonio – quest’anno in programma sabato 27 e domenica 28 settembre -, nate dall’impegno assunto fin dal 1991 dal Consiglio d’Europa di incentivare e rafforzare il dialogo e lo scambio culturale fra i Paesi europei e promosse per l’Italia dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali. L’edizione di quest’anno, contraddistinta dallo slogan “Le grandi strade della cultura: viaggio tra i tesori d’Italia”, vede come partner del Ministero il Fai – Fondo per l’Ambiente Italiano e Autostrade per l’Italia che contribuiscono ad accrescere l’offerta con la scelta di beni monumentali situati in prossimità della rete autostradale. In questa occasione la Provincia autonoma di Trento, accanto alla apertura agevolata e alle visite guidate a musei e loro mostre, alla proposta di conferenze, di concerti, alle iniziative nell’ambito della didattica, riprendendo una collaborazione già sperimentata con successo con l’Adsi – Associazione Dimore Storiche Italiane – Sezione Trentino Alto Adige, propone la visita di alcuni palazzi e castelli che, in quanto case di abitazione privata, non sono normalmente accessibili. Le grandi strade della cultura: viaggio tra i tesori d’Italia Giornate Europee del Patrimono - 27 e 28 settembre 2008 Le Dimore Storiche, Scrigni Di Memorie, Si Aprono Al Pubblico Rovereto, Borgo Sacco Palazzo Fedrigotti Via Bronzetti, 3. Nella seconda metà del ‘400 Antoniolo Bossi il cui nonno Nicolao era giunto a Sacco dal Ducato di Milano, secondo un documento conservato nell’archivio di casa Bossi Fedrigotti, “comprò casa e terra sotto la chiesa di Sacco” cioè nel luogo ove oggi sorge il palazzo di famiglia. Non si conoscono nè il progettista nè il capomastro che lo eresse. Fu ristrutturato, ingrandito ed abbellito da Pietro Modesto Bossi Fedrigotti verso la metà del ‘700 e vi fu inserito, circa un secolo dopo, un originale sistema di riscaldamento ad aria. Apertura parziale del palazzo con esposizione di paramenti ed arredi sacri di proprietà della famiglia Sabato 9. 00 – 12. 00; 14. 00 – 18. 00 Domenica 9. 00 – 12. 00. Visite guidate Villa Lagarina Casa Madernini Piazza Giovanni Battista Riolfatti, 18. Casa Madernini non ha avuto una progettazione unitaria ma è frutto di successivi interventi, dal ‘500 al ‘700 ed all’interno anche all’’800. L’edificio presenta una pianta a forma di E che abbraccia due cortili, più piccolo e signorile quello ad ovest, molto più grande e più rustico, ma non per questo meno bello quello ad est. La prima famiglia che la possedette a noi nota è la famiglia Priami, originaria della Lombardia, dalla quale verso la fine del ‘600 fu venduta alla famiglia Madernini. Nel 1859 passò per eredità alla famiglia Marzani. Dopo la morte prematura, nel 1954, del conte Giorgio Marzani la casa ebbe diversi proprietari (Marzani, Ceschi Zandonai). Apertura del cortile e del salone di casa Madernini con piccola esposizione “I giocattolini di carta del trisavolo”. Sabato 15. 00 -18. 00 Domenica 15. 00 – 18. 00 Visite guidate. Calavino Palazzo Travaglia De Negri Di San Pietro Piazza Roma, 6. Fatto edificare dalla famiglia Madruzzo nel Xvi secolo, il palazzo domina con la sua mole poderosa l’abitato di Calavino. Dopo i Madruzzo appartenne ai Travaglia e poi ai Negri di San Pietro, antichissima famiglia proveniente dai Grigioni, ma presente in Trentino già dal 1150 quando costruì il castello di San Pietro in Val di Non. La più antica lapide funeraria medievale esistente in Trentino, datata 1311, è dedicata ad Adelperio Negri di San Pietro. Apertura del giardino e della cappella del palazzo Sabato 9. 30 -14. 00 Visite guidate. Ivano Fracena Castel Ivano Via per Ivano. Una tradizione lo fa risalire all’epoca romana, ma compare per la prima volta nei documenti nel Xii come dominio dei signori di Ivano. Dagli Ivano passò ai Caldonazzo ed in seguito ai Wolkenstein, che lo tennero fino a pochi decenni fa. Le numerose vicende attraversate non lo hanno danneggiato ed oggi è sede del Centro Culturale “Castel Ivano Incontri”. Apertura dei giardini e di una parte del Castello Domenica 10. 00 – 14. 00 Visite guidate. Fiavè, Campo Lomaso Castel Campo Dal 1163, quando compaiono per la prima volta nei documenti, il castello e la famiglia Campo sono coinvolti in numerose vicende dovute specialmente alle lotte con altri feudatari. Nel 1468 il castello da poco ricostruito da Graziadeo da Campo passa alla famiglia Trapp alla quale rimane fino al 1891. Teodor Rautenstrauch che lo acquistò dai Trapp dopo la prima guerra mondiale, dovette ritornare in Germania. Gli subentrò la famiglia Rasini che tuttora lo possiede. Apertura parziale del Castello con concerto domenica 15. 30 – 18. 00. Il concerto è in programma domenica alle ore 16. 00 Concerto con il Coro S. Isidoro di Martignano Nato nel 1981, dopo un cammino di crescita e maturazione artistica, sia sul piano vocale che interpretativo, sta vivendo un momento di intenso impegno artistico che l’ha visto recentemente coinvolto in numerose rassegne canore sia in provincia che all’estero. Il loro repertorio contiene canti sacri e profani italiani e stranieri di varie epoche e stili, recentemente ampliato dallo studio degli spirituals e di brani di musica moderna. Dal 2007 è diretto dalla maestra Giacinta Dapreda. E’ previsto il servizio di navetta con partenza dal Convento di Campo Lomaso, dove vanno posteggiate le auto. A piedi è una passeggiata su strada, in parte bianca, di circa 15 minuti. Informazioni Provincia autonoma di Trento - Soprintendenza per i Beni architettonici Via S. Marco, 27 - I – 38100 Trento, Tel. +39 0461 496616 sopr. Architettonici@provincia. Tn. It . .  
   
 

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