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Notiziario Marketpress di Giovedì 25 Settembre 2008
 
   
  MINISTERO DELL´ECONOMIA E DELLE FINANZE CSSF: CRISI, RISCHIO LIMITATO PER IL SISTEMA BANCARIO E ASSICURATIVO ITALIANO

 
   
   Roma, 25 settembre 2008 - Si è riunito ieri il Comitato per la salvaguardia della stabilità finanziaria per esaminare gli sviluppi più recenti delle tensioni sui mercati finanziari internazionali e le possibili implicazioni sul sistema finanziario e sui risparmiatori in Italia. Al fine di assicurare la salvaguardia della stabilità del sistema finanziario le riunioni del Comitato, in linea con le raccomandazioni Ecofin, mirano a realizzare forme di cooperazione, di scambio di informazioni e valutazioni tra le autorità di vigilanza di settore e il Ministero dell´Economia e delle Finanze. Alla riunione hanno partecipato il Ministro dell´Economia Giulio Tremonti, il Direttore generale del Tesoro Vittorio Grilli, il Direttore generale della Banca d´Italia Fabrizio Saccomanni, il Presidente dell´Isvap Giancarlo Giannini, il Presidente della Consob Lamberto Cardia. Nel corso della riunione sono state esaminate le iniziative prospettate negli Stati Uniti per fronteggiare la crisi e, con particolare riferimento alle vicende che interessano la Lehman Brothers, valutarne gli eventuali riflessi per gli intermediari nazionali. Si è anzitutto osservato come l´improvviso venir meno di un operatore di grandi dimensioni come la Lehman non abbia avuto contraccolpi negativi sul funzionamento dei mercati dei titoli e dei sistemi di pagamento. Il Comitato ha preso visione delle valutazioni effettuate dalle Autorità di supervisione bancarie europee secondo cui le esposizioni nei confronti della Lehman Brothers sono complessivamente gestibili se confrontate al totale degli attivi e dei patrimoni bancari. Le conseguenze sul sistema bancario italiano sono nel complesso contenute: secondo un´indagine compiuta dalla Banca d´Italia, l´esposizione dei primi venti gruppi bancari italiani verso la banca d´investimento americana si ragguaglia allo 0,5 per cento del loro patrimonio di vigilanza, valore significativamente inferiore alla media europea. Secondo i risultati di un´indagine svolta dalla Consob su un campione di società non bancarie e non assicurative, per un totale di quaranta emittenti quotati, circa due terzi di tali soggetti risultano non avere alcuna esposizione verso il gruppo Lehman Brothers, mentre per gli altri i rischi appaiono limitati. L´esposizione complessiva del campione è pari a 120 milioni di euro per i derivati e a 14 milioni di euro per titoli in portafoglio. Il presidente della Consob ha anche esposto il provvedimento restrittivo in materia di vendite allo scoperto, adottato nei giorni scorsi dalla Commissione - previa consultazione con le altre Autorità europee - al fine di contrastare eventuali manovre speculative sui mercati nazionali. Anche secondo i dati raccolti dall´Isvap presso la totalità del mercato l´esposizione del sistema assicurativo italiano al rischio Lehman Brothers risulta limitata. L´esposizione diretta delle imprese che detengono attivi della banca d´affari americana ammonta infatti a 1,14 miliardi di euro, pari allo 0,40% delle riserve tecniche. Attivi Lehman Brothers sono poi presenti nei prodotti - essenzialmente polizze index linked - per i quali il rischio di investimento è a carico degli assicurati. Il Comitato ha convenuto sull´opportunità di continuare a mantenere sotto costante osservazione la situazione e di tenere periodiche riunioni di aggiornamento. .  
   
 

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