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Notiziario Marketpress di Giovedì 25 Settembre 2008
 
   
  PARLAMENTO EUROPEO: "PACCHETTO TELECOM": MIGLIORARE I DIRITTI DEGLI UTENTI E LA TUTELA DELLA PRIVACY

 
   
  Bruxelles, 25 settembre 2008 Il Parlamento europe3o accoglie con favore la proposta legislativa volta a migliorare la protezione degli utenti e la tutela della privacy nelle comunicazioni. Ma chiede siano fornite informazioni più chiare e maggiori garanzie su costi dei servizi, portabilità dei numeri e violazioni dei diritti d´autore. Sollecita anche l´attivazione della hotline per i bambini scomparsi, una maggiore tutela da spam e spyware, una politica di sicurezza dei dati personali e il rafforzamento dei diritti dei disabili. Oltre alle proposte di modifica della normativa sul quadro regolamentare in materia di comunicazioni elettroniche, sull´accesso alle reti e sull´istituzione di un autorità europea (si veda il comunicato specifico), la Commissione propone di riformare la direttiva sul diritto degli utenti (2002/22) e quella relativa alla vita privata e alle comunicazioni elettroniche (2002/58). Con ciò si intende migliorare la tutela dei consumatori e i diritti degli utenti nel settore delle comunicazioni elettroniche, nonché rafforzare la tutela della vita privata e la riservatezza dei dati a carattere personale nel settore delle comunicazioni elettroniche. Approvando con 548 voti favorevoli, 88 contrari e 14 astensioni la relazione di Malcolm Harbour (Ppe/de, Uk), il Parlamento accoglie con favore la proposta ma avanza una serie di emendamenti volti a rafforzare ulteriormente i diritti di consumatori e utenti, quali le Pmi e le microimprese. Precisa peraltro che la revisione della direttiva non riguarda gli obblighi di servizio universale, i quali saranno affrontati successivamente. In proposito, peraltro, rileva che l´esigenza fondamentale del servizio universale è di fornire agli utenti che lo richiedano un collegamento alla rete telefonica pubblica in postazione fissa e ad un prezzo ragionevole. Tuttavia, gli sviluppi tecnologici e di mercato sollevano la necessità di valutare se siano rispettate le condizioni tecniche, sociali ed economiche che «giustificano l´inclusione delle comunicazioni mobili e l´accesso alla banda larga fra gli obblighi di servizio universale». Contratti chiari e comprensibili e informazioni comparabili Gli Stati membri dovranno garantire il diritto di stipulare contratti con una o più imprese. I deputati precisano che ciò non riguarda solamente i servizi telefonici accessibili al pubblico, bensì i servizi di comunicazione elettronica in generale (ossia qualsiasi servizio consistente nella trasmissione di segnali). Inoltre, non limitano tale diritto ai consumatori ma anche ad «altri utenti» che ne facciano richiesta, ossia le imprese e, soprattutto, le Pmi e le microimprese. Specificano poi che le informazioni da apporre sui contratti devono essere indicate «in modo chiaro, dettagliato e facilmente comprensibile». I contratti dovranno anche indicare i costi eventualmente connessi alla portabilità dei numeri, a prescindere dall´operatore scelto. Il trasferimento del numero dovrebbe essere effettuato nel più breve tempo possibile e non oltre un giorno lavorativo. I deputati propongono però di permettere alle autorità nazionali di regolamentazione di prolungare tale periodo e, allo stesso tempo, di prendere «qualsiasi misura si renda necessaria» per assicurare che gli abbonati «non siano trasferiti contro la loro volontà», nonché di imporre le «opportune sanzioni» ai fornitori, tra cui l´obbligo di risarcire i clienti, in caso di ritardo nel trasferimento o in caso di trasferimento abusivo. Posto l´obbligo di indicare nel dettaglio i prezzi e le tariffe, i deputati chiedono che i contratti chiariscano le modalità di pagamento e le eventuali differenze di costo ad esse legate. Sollecitano poi le autorità di regolamentazione a promuovere la fornitura di informazioni «comparabili» che consentano agli utenti finali e ai consumatori di valutare il costo di modalità d´uso alternative, mediante guide interattive o tecniche analoghe. Gli abbonati avranno inoltre il diritto ad essere informati sulle tariffe relative a «ogni numero o servizio soggetto a particolari condizioni tariffarie». Tra le informazioni che devono figurare nei contratti rientrano anche i servizi forniti. In proposito, i deputati chiedono che siano indicati il livello di affidabilità dei servizi di emergenza e di localizzazione del chiamante e la loro portata geografica, le eventuali restrizioni di accesso a contenuti legittimi e la possibilità di utilizzarli e distribuirli. Dovranno poi essere indicati i livelli di qualità del servizio, i tipi di servizi di manutenzione e di assistenza alla clientela offerti e le modalità per contattarli, nonché le eventuali restrizioni all´utilizzo delle apparecchiature terminali (come il blocco della carta Sim sui telefoni). Più in generale, il Parlamento chiede agli Stati membri di creare un sistema di sportelli unici, il cui accesso sia gratuito, per trattare tutte le richieste di informazione degli utenti. Questi sportelli dovrebbero anche fornire assistenza legale in caso di controversia con gli operatori e, in proposito, andrebbe anche rafforzata la risoluzione extragiudiziale delle controversie, prevedendo il ricorso ad organi specializzati indipendenti. Consumatori più informati sulle violazioni dei diritti d´autore I deputati sottolineano inoltre che, in mancanza di norme applicabili del diritto comunitario, «spetta alle autorità competenti degli Stati membri, non ai fornitori di reti o servizi di comunicazioni elettroniche, decidere . Se il contenuto, le applicazioni e i servizi siano legali o dannosi o non lo siano». Ricordano inoltre che la direttiva 2002/22/Ce non richiede che i fornitori controllino le informazioni trasmesse sulle loro reti o adottino azioni punitive o legali contro i loro clienti a causa di tali informazioni e non considera i fornitori responsabili di tali informazioni. La responsabilità per eventuali azioni punitive o legali, pertanto, «spetta alle autorità preposte all´applicazione della legge». Un emendamento sostenuto da Ppe/de, Pse e Alde precisa che le autorità nazionali competenti dovrebbero elaborare e diffondere, con l´aiuto dei fornitori, delle informazioni di interesse pubblico «concernenti le violazioni del diritto d´autore, gli altri usi illegali e la diffusione di contenuti dannosi. Ma anche consigli e mezzi di protezione contro i rischi alla sicurezza personale che possono sorgere, ad esempio, in seguito alla divulgazione di informazioni personali, anche riservate. Inoltre, le autorità nazionali dovrebbero obbligare i fornitori a diffondere tali informazioni standardizzate a tutti i loro clienti, anche nei contratti. Tutela della privacy e dei dati personali Il Parlamento precisa che le misure tecniche e organizzative che l´operatore è tenuto ad adottare per assicurare la sicurezza dei suoi servizi devono garantire che i dati personali siano accessibili soltanto al personale autorizzato a stretti fini legalmente autorizzati e che siano protetti. Sottolinea inoltre che occorre istituire una politica di sicurezza per il trattamento dei dati personali e una procedura al fine di individuare le vulnerabilità del sistema e mettere in atto un monitoraggio regolare e misure di prevenzione, correzione e attenuazione. Per i deputati, inoltre, i consumatori devono essere informati dei loro diritti in merito all’utilizzo che viene fatto delle loro informazioni personali pubblicate negli elenchi abbonati, e in particolare della o delle finalità di tali elenchi, come pure del loro diritto gratuito a non figurare in un elenco pubblico di abbonati. Gli Stati membri devono poi assicurare che l´archiviazione di informazioni oppure l´accesso a informazioni già archiviate nell´apparecchiatura terminale di un abbonato o di un utente, direttamente o indirettamente per il tramite di qualsiasi tipo di supporto di memorizzazione, «siano vietati», a meno che sia stato espresso preliminarmente il consenso. Ritenendo che gli indirizzi Ip siano essenziali per l´operatività di internet, i deputati osservano che, visti i diversi scenari in cui sono utilizzati gli indirizzi Ip e le tecnologie collegate che si vanno rapidamente sviluppando, sono state sollevate delle questioni a proposito del loro utilizzo come dati personali in determinate circostanze. La Commissione dovrebbe quindi effettuare, entro due anni dall´entrata in vigore del provvedimento, uno studio sugli indirizzi Ip e il loro utilizzo e presentare le opportune proposte in merito. Difesa da spam e spyware Il principio del consenso preliminare viene ribadito dai deputati anche per quanto riguarda le comunicazioni commerciali nei confronti degli abbonati tramite i dispositivi automatici di chiamata, fax, posta elettronica (inclusi gli Sms) e Mms. Posto il divieto di inviare messaggi di posti elettronica a scopi commerciali che celano l´identità del mittente, i deputati propongono di vietare anche quelle comunicazioni che contengono link verso siti che hanno finalità dolose o fraudolente. Inoltre, i deputati chiedono ai fornitori di servizi di comunicazione elettronica di «investire pesantemente» nella lotta contro le comunicazioni commerciali indesiderate ("spam"), ritenendo che questi operatori debbano avere la possibilità di promuovere azioni giudiziarie contro i mittenti di comunicazioni commerciali indesiderate (spammer) per tali violazioni. Il Parlamento condivide la necessità di garantire indistintamente a tutti gli utenti un livello elevato di protezione della sfera privata contro tutti i software spia, scaricati inconsapevolmente dalle reti di comunicazione elettronica o installati in modo surrettizio nei software distribuiti su supporti esterni per la memorizzazione dei dati quali Cd, Cd-rom o chiavi Usb. Ma insiste affinché gli Stati membri incoraggino gli utenti finali «a prendere le misure necessarie per proteggere le loro apparecchiature terminali contro i virus e i software spia». Per impedire l´accesso da parte dei bambini o di persone vulnerabili a contenuti non adatti a loro, il Parlamento chiede di imporre agli operatori di rendere disponibili gratuitamente ai propri sottoscrittori software affidabili e di uso agevole, per la protezione e/o per operazioni di filtro che siano pienamente e gratuitamente configurabili. Precisa peraltro che i dati sul controllo del traffico che detto software può raccogliere «sono destinati unicamente all´uso da parte del sottoscrittore». Attivazione della Hotline per i minori scomparsi e accesso ai servizi d´emergenza Un lungo emendamento impone agli Stati membri di promuovere i diversi numeri specifici destinati a servizi a valenza sociale che iniziano con il 116. Dovranno inoltre garantire che i cittadini siano opportunamente informati circa l´esistenza e l´utilizzazione di questi servizi, in particolare attraverso iniziative rivolte specificatamente alle persone che viaggiano tra gli Stati membri. Pur precisando che i governi non sono tenuti ad assicurare che tutti i servizi associati a tali numeri siano effettivamente forniti, il Parlamento sottolinea la necessità di garantire in ogni caso l´operatività della hotline dedicata alla segnalazione dei bambini scomparsi (numero "116000"), la cui disponibilità è attualmente limitata. Già dal 2002 esiste il numero di emergenza europeo 112. Ma i deputati chiedono che la Commissione continui a sostenere ed integrare le iniziative nazionali volte a innalzare e verificare periodicamente il livello di informazione del pubblico sulla sua esistenza. Gli Stati membri, inoltre, dovrebbero provvedere affinché sia garantito «un accesso affidabile» ai servizi d´emergenza da parte di tutte le imprese che forniscono un servizio di comunicazione elettronica e affinché tali servizi «siano in grado di rispondere adeguatamente e trattare» le chiamate al 112. I deputati chiedono poi agli Stati membri di adottare le misure necessarie per garantire «la più ampia disponibilità possibile» dei servizi telefonici accessibili al pubblico, in caso di incidenti gravi di rete o nei casi di forza maggiore. Le imprese telefoniche dovranno quindi adottare tutte le misure necessarie per garantire l´accesso ininterrotto ai servizi di emergenza «da qualunque punto del territorio dell´Ue». Diritti dei disabili Molti degli emendamenti proposti dai deputati mirano a rafforzare ulteriormente i diritti dei disabili. Ad esempio, chiedono di estendere l´ambito di applicazione della direttiva al fine di non limitare la garanzia di accesso dei disabili ai soli servizi di telefonia di base, ma anche a tutti gli altri servizi di telecomunicazione elettronica. Inoltre, intendono concedere la facoltà agli Stati membri di adottare misure specifiche «per favorire la disponibilità di adeguate apparecchiature terminali» agli utenti disabili, assicurando al contempo che le esigenze di determinate categorie di disabili siano comunque soddisfatte da almeno un´impresa. Al riguardo, precisano anche che nell´adottare tali misure, gli Stati membri dovrebbero favorire l´adozione di standard europei laddove esistano, nonché incoraggiare la produzione e la disponibilità di apparecchi che offrano i servizi e le funzionalità necessarie. Il Parlamento chiede poi agli Stati membri di provvedere affinché gli utenti disabili possano disporre di un accesso a servizi di soccorso «equivalenti a quelli di cui dispongono gli altri utenti finali». Propone inoltre che le autorità nazionali di regolamentazione adottino tutte le misure necessarie per assicurare che «siano forniti servizi di collegamento per la telefonia testuale e per la videotelefonia e prodotti utili per permettere alle persone anziane o alla persone disabili di comunicare, quanto meno in caso di chiamate di emergenza». Sanzioni Agli Stati membri è chiesto di determinare le sanzioni da infliggere in caso di violazione delle norme nazionali di attuazione della direttiva relativa al trattamento dei dati personali e alla tutela della vita privata nel settore delle comunicazioni elettroniche e di prendere tutti i provvedimenti necessari per la loro applicazione. Le sanzioni previste - che secondo i deputati potrebbero anche essere penali - dovranno essere effettive, proporzionate e dissuasive. .  
   
 

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