Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 













MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web








  LOGIN


Username
 
Password
 
     
   


 
Notiziario Marketpress di Giovedì 25 Settembre 2008
 
   
  FINANZA: ABI, BANCHE ITALIANE SOLIDE NEL CONTESTO INTERNAZIONALE

 
   
  Roma, 25 settembre 2008 - Sistemi interni di valutazione di tutti i rischi rilevanti, misurazione dell’adeguatezza del capitale e resistenza ad eventuali stress sono le questioni discusse ieri al convegno ‘Icaap 2008’ organizzato dall’Associazione Bancaria Italiana. Il convegno è stato l’occasione per un confronto con l’Autorità di Vigilanza e con gli operatori del settore sulle migliori modalità per realizzare il processo Icaap -Internal Capital Adeguacy Assessment Process - che rappresenta un momento di ‘alta pianificazione’ poiché armonizza i tre processi di pianificazione, gestione dei rischi e quantificazione del capitale. Nel corso dell’evento è stato presentato il Libro Bianco sul Pillar 2, un’iniziativa dell’Area Centro Studi e Ricerche di Abi condotta in collaborazione con Pricewaterhousecoopers Advisory e con un Gruppo di Lavoro interbancario. L’iniziativa punta a fornire concrete linee guida operative alle banche in materia di implementazione e affinamento del proprio processo di valutazione del capitale previsto dal Secondo Pilastro dell’Accordo di Basilea 2 che si sta rivelando uno degli elementi di maggiore attualità del nuovo regime prudenziale. Infatti, i principi riportati nell’ Icaap promuovono la sana e prudente gestione degli intermediari mediante la completa valutazione dei singoli rischi, la loro corretta aggregazione e adeguate prove di stress per valutare la tenuta patrimoniale. Le banche stanno, quindi, provvedendo a dar conto a breve alla Banca d’Italia dello stato dell’arte del proprio Icaap che comprende valutazioni in merito a rischi, ad esempio, di liquidità e di concentrazione su singole controparti. “Uno dei punti di forza delle banche italiane – ha sottolineato il Direttore Generale dell’Abi, Giuseppe Zadra, aprendo questa mattina i lavori del convegno – è l’aver perseguito una politica di maggiore robustezza patrimoniale. I gruppi italiani sono per questo più solidi dei loro competitors internazionali nell’attuale contesto di turbolenza”. Il convegno è stato l’occasione per presentare, a partire dai contenuti del Libro Bianco, i metodi e le pratiche operative per implementare correttamente le diverse fasi del processo di autovalutazione dell’adeguatezza patrimoniale che ogni singola banca deve effettuare in modo autonomo in relazione ai rischi assunti e alle strategie aziendali di sviluppo (dall’identificazione dei rischi agli eventuali interventi sul capitale). Tra le iniziative promosse dall’Abi sull’argomento, oltre al Libro Bianco, anche un percorso formativo di Abiformazione sul Pillar2 e un Laboratorio sul Rischio di Concentrazione dei crediti della singola banca/gruppo a livello di specifiche aree geografiche o settori produttivi che l’Associazione sta per avviare con Pwc Advisory. .  
   
 

<<BACK