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Notiziario Marketpress di Venerdì 26 Settembre 2008
 
   
  DA RIMINI: TURISMO EN PLEIN AIR

 
   
  In un contesto di immatricolazioni pressoché triplicatosi in Italia e in Europa nell’ultimo decennio, gli oltre 800. 000 individui in Italia che scelgono oggi la vacanza in camper potrebbero diventare circa 3 milioni nei prossimi anni. Camperisti più giovani (l’età media sarà tra 25 ed i 34 anni, a differenza dei 25-44 degli anni precedenti), curiosi, aperti alle diversità culturali, fautori del do it yourself e amanti delle nuove tecnologie, ma interessati a riscoprire, tramite il viaggio in camper, le proprie origini e gli aspetti più inediti delle tipicità locali. Sono questi gli amanti dell’open air di domani e le stime formulate dalla ricerca Acnielsen, per conto dell’Associazione Produttori Camper-anfia, diffusi a Mondo Natura 2008, l’appuntamento italiano più in auge per gli appassionati di plein air, che si concluderà domani a Rimini. Sono dati che fanno guardare al futuro del camperismo con ottimismo anche in un momento in cui l’andamento del comparto, se si guarda al 2008, subisce un calo dovuto ad una crisi generale di mercato. Infatti, se l’anno 2007 chiude a quota 15. 033 nuove registrazioni di camper, con un incremento del 4,1 % rispetto al 2006 (in massima parte dovuto alle immatricolazioni dei veicoli di fine serie Euro 3), confermando il trend positivo del mercato nell’ultimo decennio (che ha registrato un incremento medio del 9% annuo), il mercato non è al riparo da momenti di stallo. In un contesto generale di crisi, con contingenze economiche contratte, il 2008 prevede un sensibile rallentamento del mercato, con una stima di chiusura dell’anno tra i 13. 220 e i 12. 760 veicoli, pari ad un decremento del 12 -15% rispetto all’anno 2007. Dati più rassicuranti arrivano dall’Europa: secondo le stime fornite da Ecf (European Caravan Federation), il mercato europeo dovrebbe chiudere a quota 90. 000 veicoli, con un sostanziale consolidamento delle immatricolazioni registrate nel 2007, mantenendo il trend di crescita iniziato nel 1995. Le cause del decremento sono da ricercare in uno scenario di mercato che in questi ultimi mesi è decisamente cambiato. Da un lato la stagnazione delle principali economie, dall’altro l’inflazione, anch’essa in crescita, hanno determinato una forte contrazione e perdita della capacità d’acquisto dei clienti potenziali che, combinati all’incremento dei prezzi del carburante e al caro-petrolio, hanno avuto un impatto considerevole sul comparto. Senza dimenticare la crisi dei mutui subprime che dagli Stati Uniti ha raggiunto rapidamente anche i mercati europei, con effetti trasversali ai settori connessi al mondo finanziario e creditizio. In questo trend di contrazione dei mercati si colloca anche il caravanning. “Le difficoltà attuali- afferma Stefano Campanelli, Presidente di Apc-anfia- vanno viste come un riassestamento dopo anni di crescita esponenziale e non devono scoraggiare gli addetti al settore, ma piuttosto servire da propulsore per incentivare miglioramenti strutturali e normativi specifici in grado di soddisfare sempre meglio il nuovo target di riferimento, oltre che impegnarsi in attività specifiche di promozione”. .  
   
 

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