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Notiziario Marketpress di Venerdì 26 Settembre 2008
 
   
  CONVEGNO DELL´´IRSE A PORDENONE: L’ ORGANIZZAZIONE TURISTICA DEVE CERCARE DI CAPIRE PER TEMPO COSA IL TURISTA VUOLE E DI AGIRE

 
   
  Pordenone - "La trasformazione subita dal turismo in pochi anni è radicale. Finito il tempo delle vacanze familiari fisse nella stessa località, oggi il turista è sempre più esigente, imprevedibile e infedele. Compito della organizzazione turistica è perciò quello di cercare di capire per tempo cosa il turista vuole e di agire di conseguenza affinché l´offerta sia sempre adeguata e soprattutto di qualità. Ma l´ente pubblico - in questo caso la Regione - non può e non deve sostituirsi all´ imprenditore: può solo stimolarlo e sostenerlo negli investimenti necessari". Questo il pensiero del vicepresidente della Giunta regionale e assessore alle Attività produttive, Luca Ciriani, che ha introdotto il convegno "Per un turismo permeabile. Confronti europei e strategie in Friuli Venezia Giulia, Austria e Slovenia", organizzato dall´Irse-istituto regionale di Studi Europei nell´Auditorium del Centro Culturale Casa A. Zanussi di Pordenone, nell´ambito dello stage che vede - come ha ricordato la direttrice Laura Zuzzi - 23 giovani operatori culturali e turistici di tutta Europa partecipare a iniziative di formazione e di informazione sul territorio del Friuli Venezia Giulia. Salutando i partecipanti allo stage, Ciriani ha proposto quindi alcune idee sulla strategia che dovrebbe essere adottata per far fronte al mutamento dei flussi turistici. "Davanti a una situazione che vede il turista affrontare la grossa spesa per una vacanza esotica e poi cercare il massimo risparmio per qualche fine settimana - ha affermato il vicepresidente - chi si occupa di organizzazione turistica non deve solo ´far arrivare´ il turista, ma deve cercare di ´farlo tornare´. Per questo ci vuole una mentalità che lentamente da noi si sta facendo strada". Altro problema tutto italiano è la frammentazione della promozione: mancando finora un soggetto nazionale forte e avendo affidato le competenze alle Regioni, è inevitabile che non si riesca - secondo Ciriani - a fare una promozione unitaria del "prodotto Italia". Passando a livello regionale lo stesso dualismo si ripropone fra la Regione e le organizzazioni locali. "Ma con Turismo Fvg siamo riusciti a superare la concorrenza interna e a proporre il Friuli Venezia Giulia nel suo complesso come prodotto unico". Spesso, poi, manca la ricerca continua della "qualità". Su questo punto il vicepresidente ha insistito sull´esigenza imprescindibile che siano gli imprenditori del settore a investire: la Regione può solo sostenerli e creare le condizioni per attirare turisti. "In tal senso - ha concluso Ciriani - vanno visti gli sforzi e gli investimenti fatti per portare in regione eventi sportivi di spessore, per dar vita a manifestazioni culturali di grande livello (ricordo Pordenonelegge che sta partendo, Mittelfest a Cividale, tante altre iniziative nel resto del territorio) offrendo quindi al turista possibilità sempre nuove. Infine c´è il fenomeno dei voli ´low cost´, sui quali il nostro aeroporto regionale si sta specializzando. Il problema è che quei viaggiatori vanno intercettati e vanno fatti fermare in Friuli Venezia Giulia affinché non usino l´aeroporto per poi raggiungere altre mete". .  
   
 

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