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Notiziario Marketpress di
Venerdì 26 Settembre 2008 |
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IL GIOCO DEGLI SPECCHI
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“Gli uomini non sono alberi”. Il titolo del libro della scrittrice slovacca Jarmilla Ockayova è anche il filo conduttore dell’edizione 2008 de “Il gioco degli specchi”, dedicata ad un tema di grande attualità, l’immigrazione. Valorizzare le differenze culturali ed attenuare i sospetti, spesso ingiustificati, nei confronti di chi è diverso sono le finalità che l’evento, in programma dal 24 al 27 settembre, si propone. In che modo? Attraverso una mostra interculturale visitabile in alcune biblioteche della provincia, ma anche grazie ad una rassegna cinematografica. Ad oggi i punti di lettura che hanno aderito all’iniziativa sono tre e si trovano dislocati a Levico, Predazzo ed Ala. Ecco allora che sugli scaffali di queste biblioteche faranno bella mostra di sé testi bilingui per bambini e ragazzi, accanto a libri di narrativa destinati ad un pubblico adulto e scritti da immigrati che nel nostro paese hanno trovato fortuna, o da persone che al contrario hanno tentato la sorte altrove. Il compito di raccontare speranze, delusioni, sogni ed aspettative di chi parte e di chi arriva è affidato, oltre che ai libri, anche ad una quindicina tra film e documentari provenienti anche fuori dai confini nazionali. L´aspetto forse più interessante di questo mezzo espressivo è che i registi generalmente non analizzano nel dettaglio le motivazioni personali dei migranti ed il contesto politico ed economico dei paesi di provenienza. Al contrario prevale una sorta di sguardo esistenziale che cerca di entrare nella dimensione del viaggio, facendo risaltare il peso fisico e mentale di questi “corpi in transito”. Due le sedi scelte per le proiezioni, il Cinema S. Marco di Trento ed il Centro Audiovisivi Format, sempre nella Città del Concilio. Tra i film che verranno proposti, solo per fare qualche esempio, ci sono “La strada del successo” di Angelo Signorelli e Sergio Visinoni, che ripercorre il periodo degli anni Cinquanta e Sessanta, quando il Canada rappresentò per molti italiani l’occasione della vita, e “La Terramadre”, incentrato sulle vicende di Gaetano e di Alì. Il primo è profondamente legato alla sua terra, la Campania, che per lui ha sempre rappresentato miseria e povertà, dalla quale non vuole partire; il secondo è invece un migrante clandestino, sfruttato come lavoratore irregolare e costretto a spostarsi di continuo. Info: www. Ilgiocodeglispecchi. Org . |
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