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Notiziario Marketpress di Lunedì 29 Settembre 2008
 
   
  IMPRESE MILANESI “LITIGIOSE”

 
   
  Milano, 29 settembre 2008 - Le imprese milanesi spendono per ‘litigare’ oltre cento milioni di euro all’anno: sono oltre 56 mila gli ‘scontri’ in tribunale, con una media di circa duemila euro di spese generali per la giustizia. A cui si aggiungono perdite e mancati pagamenti per gli affari andati a male. Emerge da un’elaborazione della Camera di Commercio di Milano su dati Istat e Ministero della Giustizia al 2006. Per riconoscere ed evitare pratiche commerciali scorrette che possono danneggiare consumatori e imprese, prima di giungere alla lite, arrivano i codici di autodisciplina, realizzati dal mondo associazionistico in collaborazione con la Camera di Commercio di Milano. I settori: edile e immobiliare, moda, elettrico ed elettronico, agenzie di viaggio, servizi linguistici e alle imprese. Disponibili sul sito internet www. Mi. Camcom. It . Se ne è parlato oggi durante il seminario “I codici di condotta e la nuova normativa sulle pratiche commerciali scorrette”, organizzato dalla Camera di Commercio di Milano a Palazzo Affari ai giureconsulti. “La Camera di Commercio promuove un mercato trasparente per consumatori e imprese - ha dichiarato Lucia Moreschi, consigliere della Camera di Commercio di Milano –. E per svolgere al meglio questa funzione siamo attivi con strumenti di regolazione del mercato come i contratti tipo, i pareri sulle clausole vessatorie ed inique, i codici di autodisciplina, gli usi, la conciliazione, importanti strumenti di tutela per prevenire ed evitare liti e a favore dei consumatori”. Un codice di autodisciplina rappresenta un “atto di responsabilità sociale” dell’impresa nei confronti dei suoi stakeholders, e ha la funzione di legittimare l’autonomia e il modo di stare sul mercato dell’impresa, annunciando pubblicamente che essa è consapevole dei suoi obblighi, che ha sviluppato politiche e pratiche aziendali coerenti con questi obblighi, e che è in grado di attuarli attraverso appropriate strutture organizzative e sanzioni, dettate per rimuovere le pratiche commerciali sleali piuttosto che esacerbarle in procedimenti giudiziali. I codici di autodisciplina predisposti fino ad oggi dal Servizio regolazione del mercato sono: - Aie Assimpredil (Associazione imprese edili e complementari delle provincia di Milano e Lodi) Proposta di codice di autodisciplina per le imprese edili Fiavet Lombardia progetto autodisciplina; Feder. Cen. Tr. I Milano (Associazione provinciale centri di traduzione ed interpretariato) codice deontologico della qualita’ dei servizi linguistici n. B. Dal 2007 ha cambiato nome: federlingue; Asseprim (Associazione nazionale servizi professionali alle imprese) codice deontologico asseprim; Assomoda Italia (Associazione italiana agenti e rappresentanti della moda codice deontologico dell’agente moda; Fimaa Caam ( Agente d’affari in Mediazione) codice di autodisciplina; Apiis (Associazione provinciale Imprenditori Impianti Sportivi) codice di autodisciplina dei servizi fitness e salute; Acatec (Associazione centri di assistenza tecnica elettronica di consumo); Anie- (Associazione Nazionale telecomunicazioni, informatica ed elettronica di consumo); Anie- (Associazione Nazionale Industrie Apparecchi Domestici e professionali); Ancra- (Associazione nazionale commercianti radio televisione ed elettrodomestici dischi ed affini); Andec- (Associazione Nazionale distributori elettronica civile) codice di autodisciplina per l’applicazione del d. Lgs. 2. 2. 2002 n. 24 nel settore elettrico, elettrotecnico ed elettronico. .  
   
 

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