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Notiziario Marketpress di Venerdì 26 Settembre 2008
 
   
  CTS: AI GIOVANI IL COMPITO DI ‘SALVARE’ IL PIANETA

 
   
  Roma – “A 28 anni dall’istituzione della Giornata Mondiale del Turismo ci troviamo a fare i conti con un pianeta ‘malato’, caratterizzato da una forte contraddizione in cui sviluppo tecnologico e industriale non camminano di pari passo con l’affermazione dei diritti civili, l’esigenza di un ambiente preservato. I cambiamenti climatici sono, in questo senso, la punta dell’ iceberg rispetto a problematiche complesse che vanno necessariamente affrontate in maniera integrata, con politiche di intervento che coinvolgano anche e soprattutto il settore turistico. ” Lo sostiene Stefano Di Marco Vice Presidente Nazionale del Cts (Centro Turistico Studentesco e Giovanile) associazione giovanile che impegnata da anni sia sul fronte del turismo giovanile studio che nella salvaguardia dell´ambiente. Nel 2007 gli arrivi internazionali sono ammontati a circa 900 milioni, con un aumento del 6,2%, 231 milioni di occupati, di cui 76 milioni diretti e 155 milioni indiretti, le entrate turistiche mondiali nel 2006 sono ammontate a 735 miliardi di dollari: questi sono i numeri del Turismo, la prima industria del pianeta. Un´industria in netta crescita che certamente genera guadagni e benefici per le popolazioni nei luoghi di destinazione a cui segue l’1,561 miliardi di arrivi internazionali che l’Omt, l’Organizzazione Mondiale per il Turismo, prevede per il 2020: 720 milioni solo in Europa, con un tasso di crescita del 4,1%. Cifre impressionanti che, senza un’opportuna e lungimirante governance, possono scatenare impatti negativi su diversi aspetti strettamente interconnessi: l´ambiente naturale, la dimensione sociale ed antropologica e quella legata all´economia e allo sviluppo. E il pensiero va subito alla distruzione di coste e di paesaggi incontaminati per far posto agli insediamenti turistici, allo sfruttamento del lavoro minorile, al traffico illegale di specie protette per il triste mercato dei souvenir, alla progressiva perdita d´identità culturale delle popolazioni nei luoghi di destinazione. Ecco allora che la scelta di un turismo responsabile e sostenibile, fondato sul comportamento consapevole e corretto nei confronti di ambiente, società e culture dei paesi visitati è una scelta di campo imprescindibile non solo da parte di chi viaggia ma anche di chi organizza il viaggio. “Chiediamo un maggiore impegno all’industria turistica – è l’appello del Vice Presidente del Cts – affinché ricerchino e propongano soluzioni di viaggio capaci di coniugare una soddisfacente fruizione con la conservazione dei luoghi e la qualità della vita della comunità locale”. Ma il Cts, associazione tradizionalmente vicina al pubblico giovanile, rivolge un invito anche ai giovani viaggiatori esortandoli a prediligere vacanze “sostenibili” ovvero “vacanze a impatto zero – continua Di Marco – che oltre a non compromettere gli habitat consentono viaggi a stretto contatto con la natura, alla ricerca di luoghi ed emozioni autentiche”. Ma il messaggio è rivolto a tutti, grandi e piccini, perché non è mai tardi, dicono al Cts, per fare della Terra un posto migliore in cui vivere. Viaggiare, divertirsi, rigenerarsi e, contemporaneamente, contribuire a salvaguardare il Pianeta: questa dunque, in estrema sintesi, la “ricetta” dell’Associazione per il turismo del terzo millennio. “Un turismo che sappia essere strumento di educazione e crescita, di incontro, di pace, – conclude Stefano Di Marco - un modo per ampliare i propri orizzonti e accogliere la diversità per quello che è: un arricchimento della personalità e della cultura individuali”. In aumento il numero degli occupati nel settore. Per il 2007, il Word Travel & Tourism ha stimato oltre 231 milioni di occupati, di cui 76 milioni diretti e 155 milioni indiretti. .  
   
 

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