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Notiziario Marketpress di Venerdì 03 Ottobre 2008
 
   
  IL GENIO DI DELLEANI, NEL CENTENARIO DELLA SCOMPARSA, APPRODA A PALAZZO BRICHERASIO E AL CASTELLO DI MIRADOLO

 
   
  Torino - Dopo il successo della mostra dedicata nell’autunno del 2007 ai Longobardi, un’altra importante iniziativa espositiva della Fondazione Palazzo Bricherasio approda contemporaneamente a Torino e nel territorio provinciale, con un’importante operazione di decentramento culturale voluta e sostenuta dalla Provincia di Torino. La mostra “Lorenzo Delleani e il suo tempo” è visitabile a Palazzo Bricherasio fino al 18 gennaio 2009, ma, per iniziativa della Provincia e delle Fondazioni Palazzo Bricherasio e Cosso (quest’ultima con sede a Pinerolo), una sezione espositiva approderà dall’11 ottobre all’11 gennaio al Castello di Miradolo, nel territorio del Comune di San Secondo di Pinerolo. Nei sabati e nelle domeniche del periodo di apertura dell’esposizione, bus-navetta gratuiti (su prenotazione al numero 0121-376545) collegheranno Palazzo Bricherasio con il Castello di Miradolo, con partenza alle 11 da Torino. “Sostendendo l’iniziativa, la Provincia di Torino compie un’operazione importante di valorizazione del suo territorio, evidenziando nel ricordo vicende e persone che hanno segnato epoche e contesti culturali fondamentali nella storia nazionale. - sottolinea il Presidente, Antonio Saitta - Il successo, nel 2007, dell’operazione di decentramento della mostra dei Longobardi a Novalesa (10. 000 visitatori), ci ha convinto dell’opportunità di costruire intorno all’evento dedicato a Delleani un vero e proprio prodotto di turismo culturale, che abbini la visita alla mostra torinese con quella allestita al Castello di Miradolo”. Nel centenario della morte di Lorenzo Delleani, l’esposizione curata dall’architetto Giuseppe Luigi Marini intende sottolineare attraverso una selezione di oltre cento dipinti il percorso e l’originalità di una produzione assai feconda: dai soggetti del primo periodo storico-romanico a quelli della “conversione” al paesaggio; dalle grandi tele alle assicelle. Una sezione dell’esposizione è dedicata alla presentazione di opere di molti allievi e allieve che ne replicarono l’approccio al vero. Un’ulteriore sezione raccoglie le opere di quegli artisti che, proprio dal riferimento a Delleani, con maggiore o minore originalità, avviarono il proprio percorso artistico. Gli allestimenti di Torino, Miradolo e Biella offrono l’occasione per una ampia rilettura del tempo e del contesto in cui Delleani operò, attraverso l’analisi dei linguaggi e delle maggiori personalità artistiche attive sulla scena piemontese tra il 1860 e il 1908: un cinquantennio fondamentale per la storia d’Italia, attraverso il quale si passa all’Unità, alla crescita sociale e culturale, al progressivo, talvolta lento e contraddittorio, inserimento nel mondo europeo. In questo scenario si articola un percorso che parte da Rivara e arriva alla rivoluzione divisionistica di fine 800 aprendo la via al futurismo e all’arte del ‘900. Si tratta dunque di un viaggio in un´epoca attraverso la luce dell’arte, espressione della sensibilità individuale dell’artista, del “suo” genio diremmo, riflessa dal contesto umano, sociale e culturale in un cui lo stesso viveva. La particolarità della mostra “Delleani e il cenacolo di Sofia Cacherano di Bricherasio”, allestita al Castello di Miradolo, sta proprio nel delineare il contesto e l’ambiente, focalizzando la sua analisi su di una donna intelligente e sensibile, figura di spicco di quel “dilettantismo aristocratico” diffuso nel Piemonte ottocentesco. Il termine “cenacolo” delinea in modo preciso un contesto culturalmente variegato e di ampio respiro in cui accanto agli artisti, operavano altri protagonisti della storia del Piemonte di quell’epoca, sospesa ancora tra l’antico e la modernità. .  
   
 

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