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Notiziario Marketpress di Venerdì 26 Settembre 2008
 
   
  BIELLA: PREMIAZIONE PER LE STORIE DI GUARIGIONE VENERDÌ AL SOCIALE POESIE, AUTOBIOGRAFIE E RACCONTI DA TUTTA ITALIA. IN GIURIA, LA POETESSA ALDA MERINI.

 
   
  Alla premiazione, che si terrà il 26 settembre al teatro Sociale Villani di Biella a partire dalle 17, saranno presenti tutti i 9 vincitori delle tre sezioni (poesie, autobiografie e racconti) del Concorso letterario nazionale “Storie di Guarigione” dedicato allo psichiatra Emanuele Lomonaco e organizzato dalla Provincia di Biella insieme all’Azienda sanitaria. Ci saranno anche gli assessori regionali alla salute, Eleonora Artesio, e al welfare, Teresa Angela Migliasso, a testimonianza dell’importanza dell’iniziativa che si colloca in un ambito, quello della salute mentale, che vede interagire fortemente l’aspetto sanitario e quello sociale. Sarà Anna Sartorio, giornalista e scrittrice, a presentare la premiazione durante la quale le suggestioni fornite dagli scritti prenderanno vita con voci e suoni grazie a letture e azioni teatrali nate in un laboratorio realizzato dalla compagnia Stalker Teatro insieme ad alcuni ospiti e operatori dei centri diurni di Biella (Cooperativa Anteo) e di Cossato (Cooperativa La Coccinella), partendo proprio da alcune delle opere partecipanti al concorso. La manifestazione sarà anche occasione per assegnare ad altre tre opere partecipanti al Concorso il premio dell’Associazione Far Pensare (fondata nel 1991 da Emanuele Lomonaco per il ripensamento delle politiche psichiatriche). A consegnare i premi sarà Patrizia Tempia Lomonaco, moglie del dottor Emanuele. La partecipazione alla premiazione è libera e gratuita. Primo in Italia, il Concorso letterario Storie di guarigione è nato come spazio aperto alla creatività di quanti hanno vissuto sulla propria pelle la malattia psichiatrica. Voluto dalla Provincia di Biella e dall’Asl cittadina è un’opportunità di espressione e condivisione per uscire dall’isolamento e far nascere la speranza. L’iniziativa, lanciata nel luglio del 2007, ha ottenuto una vasta partecipazione: sono 571 gli autori provenienti da tutta Italia che con le loro opere sono un segnale tangibile di una nuova cultura che anche rispetto a patologie gravi può contribuire a contrastare il pregiudizio dell’inguaribilità. Il Concorso letterario è stato promosso e organizzato dalla Provincia di Biella – assessorato alle politiche sociali – in collaborazione con il Comune e l’Azienda sanitaria di Biella e numerosi soggetti del privato sociale biellese (Fondazione Cassa di Risparmio di Biella, Cittadellarte, Caritas Diocesana, Diritti e Doveri, Associazione Per Contare di più, Simetica, Centro Servizi Volontariato, Cooperativa Anteo, Centro Studi e Ricerche, Tavolo Per la Salute Mentale di Biella, La Coccinella Cooperativa Sociale, Biblioteca Civica di Biella, Associazione L’aquilone). L’iniziativa, oltre a essere innovativa, è importante per parlare del “diritto alle seconde occasioni”, come viene definito dallo psichiatra Giuseppe Tibaldi (responsabile scientifico del Concorso e psichiatra dell’Asl Torino2) nella postfazione del libro “E venne il giorno che le voci tacquero”. Un viaggio nella follia e nella speranza di Ken Steele, un ragazzo uscito dalla malattia mentale che racconta, dopo trent’anni, la sua esperienza. Il concorso è stato intitolato allo psichiatra Emanuele Lomonaco, scomparso il 31 dicembre 2006, che è stato uno degli ideatori e promotori di questa iniziativa. Lomonaco, come direttore del Dipartimento salute mentale dell’Asl di Biella, ha favorito e reso concretamente possibile il processo di effettiva partecipazione degli utenti alla valutazione dell’assistenza psichiatrica e il coinvolgimento dei familiari dei pazienti nel percorso di guarigione, sostenendoli nella battaglia contro lo stigma. Il Concorso, il cui presidente onorario è la poetessa Alda Merini, ha ricevuto il patrocinio della Regione Piemonte, del Ministero della Salute e del Ministero dei Beni culturali e l’adesione della Presidenza della Repubblica con conferimento della medaglia d’argento. .  
   
 

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