Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 













MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web








  LOGIN


Username
 
Password
 
     
   


 
Notiziario Marketpress di Martedì 30 Settembre 2008
 
   
  IL FRESCO PRESAGIO. POESIA 1937-77

 
   
   Genova, 30 settembre 2008 - Verrà presentato venerdì 3 ottobre, alle ore 18. 00 presso la Chiesa del Padre Santo (piazza Cappuccini, 1 – Genova), il volume Il fresco presagio. Poesie 1937-77 di Gherardo Del Colle (pp 180, De Ferrari Editore €16,00). Interventi di padre Francesco Rossi, di Pino Boero e Francesco De Nicola. Dietro il nome Gherardo Del Colle si cela padre Gherardo Paolo da Cesino, al secolo Paolo Repetto, francescano dal 1935 e sacerdote dal 1942, morto nel 1978, appassionato compositore di versi, ai quali ha affidato i suoi sentimenti di religioso convinto, per niente estraneo ai problemi della società e delle sue ingiustizie. I suoi diversi libri di poesie sono raccolti qui per la prima volta integralmente, con l’aggiunta di testi giovanili inediti e di altri rinvenuti tra le sue carte, grazie al lavoro, filologicamente pregevole, di Francesco De Nicola, che ne ha riordinato l’archivio, conservato amorevolmente dai suoi confratelli cappuccini nel convento di Santa Caterina di Genova. Apprezzato da Giorgio Caproni, che lo definì “poeta ricco di passione non in esclusivo senso religioso, ma soprattutto umano”, e da Angelo Barile, che ne apprezzava la “nativa finezza”, Gherardo Del Colle ha affidato ai suoi versi i sentimenti che attraversavano il suo animo di religioso sostenuto da una vocazione salda e convinta, ma non per questo ignaro dei problemi della società e delle sue ingiustizie. I suoi diversi libri di poesie, pubblicati tra il 1946 e il 1975, presentano dunque questo duplice orientamento: da una parte esprimono la limpida letizia di chi apprezza i sentimenti più puri degli affetti familiari e amicali, nella certezza che anche le prove dolorose sono “fresco presago dell’eterno”, dell’ “ora rosa” – felice immagine di una sua poesia -, l’ora della speranza e del coraggio, della festa della vita e della sfida alla morte terrena. D’altra parte Gherardo del Colle, soprattutto nei versi più drammatici scritti negli anni maturi, denuncia con veemenza le ingiustizie sociali, lo sfruttamento dei “braccianti avviliti”, dei “licenziati dell’Ilva” e dei “macilenti spazzini”, come pure la violenza dei carri armati sovietici nella rivoluzione ungherese del 1956 e il disagio avvertito nelle periferie delle metropoli disseminate di “casamenti cubici”. Di qui dunque la sua poesia, sempre diretta e immediata che testimonia i mali della società, ma che pure è sostenuta da una tensione costante ad andare oltre le miserie umane. Nato nel 1920 a Cesino, nell’entroterra appenninico di Genova verso il passo dei Giovi, Paolo Repetto entrò in seminario nel 1929 compiendo studi classici e poi teologici, nel 1935 vestì l’abito di san Francesco e nel 1942 fu ordinato sacerdote con il nome di fra Gherardo Paolo da Cesino. Già da qualche anno aveva cominciato a comporre poesie firmandole come Gherardo Del Colle e, dopo un paio di raccolte giovanili, esordì nel 1946 con il volumetto di versi Rosso di sera pubblicato nelle edizioni della rivista “Il Gallo” della quale fu uno dei promotori e collaboratori. Svolse anche un’assidua attività giornalistica, collaborando ai quotidiani genovesi il “Cittadino” e il “Corriere Mercantile” e al prestigioso “Osservatore Romano”. Autore di opere religiose e teatrali (alcune anche in genovese), pubblicò le raccolte di poesia Biancospino (1957), Sotto la gronda (1964) e L’angelo dei suburbi (1971) seguite dall’antologia Poesie 1937 – 1970 (1975); articoli di critica letteraria raccolti nel libro I crucci del critico (1975) e ha raccontato il suo soggiorno nel convento di Voltri nel Diario di un fraticello francescano (1976). Il Fresco Presagio, De Ferrari Editore – Genova, pagine 180, €16, formato 14x21 . .  
   
 

<<BACK