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Notiziario Marketpress di Martedì 30 Settembre 2008
 
   
  AMBIENTE: ENTRATA IN VIGORE LA NUOVA NORMATIVA DELL’UNIONE EUROPEA CHE IMPONE LA RACCOLTA E IL RICICLAGGIO DELLE PILE USATE

 
   
  Bruxelles, 29 settembre 2008 - E’ entrata in vigore in vigore il 26 settembre la nuova normativa dell’Unione europea diretta a tutelare la salute umana e l’ambiente imponendo la raccolta e il riciclaggio corretti delle pile usate. La direttiva stabilisce inoltre la responsabilità dei produttori per quanto riguarda la gestione delle pile quando si trasformano in rifiuti. Adottata dal Parlamento europeo e dal Consiglio nel 2006, la direttiva modificata relativa alle pile deve essere recepita dagli Stati membri nei rispettivi ordinamenti nazionali entro oggi. Finora sette Stati membri hanno comunicato alla Commissione il testo dei provvedimenti nazionali che recepiscono integralmente la direttiva. Il commissario per l´ambiente Stavros Dimas ha dichiarato: “La modifica della direttiva sulle pile rappresenta un altro importante passo verso l’obiettivo che ci prefiggiamo, cioè quello di fare dell’Europa una società che ricicla. Fissando degli obiettivi in materia di raccolta e rendendo obbligatorio il riciclaggio questa normativa contribuisce a tutelare la salute dei cittadini europei e a rendere più sostenibili il consumo e la produzione all’interno dell’Unione europea. Gli Stati membri che non hanno ancora recepito la direttiva in questione devono farlo senza ulteriori ritardi. ” Questioni ambientali e sanitarie - Le pile contengono un insieme di metalli nocivi per la salute umana e l’ambiente, fra i quali, in certi casi, metalli pesanti pericolosi come il piombo, il cadmio e il mercurio. La raccolta e il riciclaggio delle pile usate impedisce a queste sostanze di diffondersi nell’ambiente e permette di risparmiare energia e risorse naturali. La nuova direttiva[1] abroga l’attuale direttiva sulle pile del 1991[2] che non è riuscita a controllare in modo adeguato i rischi che esse presentano né ad istituire una disciplina omogenea per la loro raccolta e riciclaggio. Ad esempio, quasi una pila “portatile” (cioè le pile piccole, sigillate, rispetto a quelle industriali o alle batterie per autoveicoli) su due venduta nell’Ue-15 nel 2002 è stata destinata allo smaltimento in discarica o negli incineratori invece di venire riciclata dopo l’uso. Questo si è verificato anche nel caso di pile che erano state raccolte separatamente al termine della loro vita utile. La direttiva riveduta - La direttiva riveduta mira ad evitare lo smaltimento delle pile nell´ambiente migliorando i sistemi di raccolta e riciclaggio. Essa prevede inoltre delle limitazioni all’uso di determinati metalli pesanti. Vengono introdotte le seguenti modifiche sostanziali: disposizioni che disciplinano la raccolta o il ritiro di tutti i tipi di pile e che fissano obiettivi a livello nazionale relativi alla raccolta delle pile portatili. Esse impongono la raccolta di almeno il 25% delle pile portatili utilizzate annualmente in ogni Stato membro entro il 2012, percentuale che passerà al 45% entro il 2016; obbligo di riciclare tutte le pile raccolte (con le eventuali deroghe per le pile portatili pericolose); limitazioni all’uso del mercurio in tutte le pile e all’uso del cadmio nelle pile portatili; divieto di smaltimento in discarica o mediante incenerimento delle pile industriali o delle batterie per autoveicoli; requisito che i processi di riciclaggio per i diversi tipi di pile debbano soddisfare determinati livelli di efficienza; obbligo, in conformità al principio della responsabilità del produttore, per i produttori di pile di finanziare i costi della raccolta, del trattamento e del riciclaggio delle pile usate. L’introduzione dei livelli di efficienza nel riciclaggio costituisce una novità nella normativa dell’Ue in materia di rifiuti. Tali obiettivi di efficienza contribuiranno a promuovere l’innovazione e l’introduzione di processi e tecnologie più efficaci. Essi rientrano nella “Lead Market Initiative” (Iniziativa per il mercato del piombo) avviata dalla Commissione all’inizio di quest’anno (cfr. Ip/08/12). La Commissione ha precisato che le pile fino ad oggi immesse legalmente sul mercato comunitario non dovranno essere ritirate dalla vendita o essere rietichettate secondo i nuovi requisiti. Attuazione della direttiva a livello nazionale - Finora sette Stati membri hanno comunicato alla Commissione i provvedimenti nazionali che recepiscono integralmente la direttiva; altri quattro ne hanno recepito parzialmente il testo. In quanto custode del trattato, la Commissione inizierà immediatamente a verificare se i suddetti provvedimenti nazionali recepiscono correttamente le finalità della direttiva. La Commissione avvierà tutte le necessarie azioni nei confronti degli Stati membri che non hanno comunicato i rispettivi provvedimenti di attuazione qualora essi non pongano rapidamente rimedio a tale situazione. Ulteriori informazioni Pagina web della Dg Ambiente sulle pile: http://ec. Europa. Eu/environment/waste/batteries/index. Htm Consumo e produzione sostenibili: http://ec. Europa. Eu/environment/eussd/escp_en. Htm .  
   
 

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