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Notiziario Marketpress di Martedì 30 Settembre 2008
 
   
  STATI GENERALI DELL’EDITORIA 2008 (ROMA, 1 E 2 OTTOBRE): IL TEMA DELLA SECONDA TAVOLA ROTONDA. C’È ANCORA UN VALORE – RICONOSCIUTO - DEL LIBRO NEI PROCESSI EDUCATIVI?

 
   
   Milano, 30 settembre 2008 - C’è ancora un valore del libro, riconosciuto non solo a parole, nei processi educativi? Sarà proprio questo l’interrogativo attorno cui ruoterà la seconda sessione degli Stati generali dell’editoria, in programma l’1 e 2 ottobre a Roma, nella Sala dello Stenditoio di San Michele a Ripa, ancora una volta con l’ambizioso titolo di “Più cultura, più lettura, più Paese” ma centrati sul tema “Scommettere sui giovani”. Il confronto – dal titolo Il libro scolastico: dall’abbecedario di Pinocchio alle piattaforme tecnologiche e previsto per l’1 ottobre a partire dalle 16. 45 - si concentrerà sulla centralità del libro nei processi educativi, sul valore e sulla funzione del testo scolastico nella didattica e nello studio individuale, sulle caratteristiche della domanda e dell’offerta editoriale scolastica in un mondo che cambia sempre più e in rapporto al dialogo fra le generazioni: “Abbiamo scelto questo titolo – ha spiegato il presidente del Gruppo Editoria Scolastica dell’Aie, Enrico Greco - per dire in sintesi che se alla fine dell’Ottocento l’abbecedario era il testo simbolico dell’avvio della scuola, i bambini d’oggi, fin dalla scuola primaria, studiano l’inglese oltre all’italiano, e cominciano a usare il computer non solo per giocare. E’ un mondo totalmente diverso, così come sono trasversali e molteplici gli interessi dei giovani. Un aspetto però vorremmo salvare di quel tempo: il valore che la modesta società di cui faceva parte Geppetto attribuiva all’istruzione e al libro. Tanto è vero che, nella storia, il buon falegname si vendeva la giacca per comperare l’abbecedario. Anche se Pinocchio vendeva il libro per andare a vedere lo spettacolo di Mangiafuoco. Una parabola più che mai attuale”. E di Pinocchi oggi cominciano ad essercene parecchi se si considera che i punteggi medi relativi alle competenze di matematica nell’ultima indagine Ocse-pisa collocano i 15enni italiani a 13 punti di distanza dalla Spagna, 20 dai loro coetanei francesi, 40 da quelli del Regno Unito, 41 dalla Germania. Nelle competenze relative alla comprensione dei testi tra gli studenti italiani di 15 anni e la media dei pari età dei Paesi Ocse ci sono 23 punti di differenza. Eppure ogni 10 libri in più letti il voto medio aumenta di mezzo punto. Con tutto quello che significa in termini di minor disagio formativo, di maggiori capacità di affrontare il mercato del lavoro e di muoversi al suo interno. Il programma - La sessione sarà preceduta, alle 16. 45, dagli interventi del presidente dell’Associazione Librai Italiani Paolo Pisanti e del presidente dell’Associazione Italiana Biblioteche Mauro Guerrini. Il confronto si aprirà con le tesi degli editori illustrate dal presidente del Gruppo Editoria Scolastica dell’Aie Enrico Greco. Alla tavola rotonda prenderanno parte Piero Cipollone della Banca d’Italia, Alberto De Toni della Commissione ministeriale per i nuovi indirizzi dell’istruzione tecnica, il direttore della Fondazione Agnelli Andrea Gavosto e Ulisse Jacomuzzi del Consiglio del Gruppo Editoria Scolastica dell’Aie, moderati dalla giornalista Maria Concetta Mattei del Tg2. Chiuderà la giornata l’intervento, in programma alle 18, del Ministro dell’Istruzione, Università e Ricerca Mariastella Gelmini. .  
   
 

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