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Notiziario Marketpress di Martedì 12 Settembre 2006
 
   
  CREDITO BERGAMASCO SEMESTRALE AL 30 GIUGNO 2006: IN PROGRESSO I MARGINI REDDITUALI. MARGINE DI INTERESSE: 146,9 MILIONI DI EURO (+10,5% RISPETTO AI 132,9 MILIONI DEL 30.6.2005)

 
   
   Bergamo, 12 settembre 2006 - Questi, in sintesi, i principali risultati al 30 giugno 2006 del Credito Bergamasco (Gruppo Bancario Popolare di Verona e Novara) approvati oggi dal Consiglio d’Amministrazione dell´Istituto. Conto economico Al 30. 6. 2006, il margine di interesse della banca si è fissato a 146,9 milioni di euro con una crescita del 10,5% rispetto agli omogenei 132,9 milioni del 30. 6. 2005; i dividendi e gli utili delle partecipazioni hanno raggiunto i 18,1 milioni di euro a fronte dei 16,6 milioni di un anno prima ed il margine finanziario si è così attestato a 165 milioni di euro (+10,4% rispetto agli omogenei 149,5 milioni del 30. 6. 2005). Gli altri proventi operativi si sono posizionati a 92,8 milioni di euro (+34,7% rispetto ai 68,9 milioni del 30. 6. 2005). Più in particolare, al 30. 6. 2006 le commissioni nette da servizi hanno raggiunto i 72,4 milioni di euro con un aumento del 24% nei confronti dei 58,4 milioni di un anno prima. Gli altri proventi di gestione netti sono risultati pari a 16,2 milioni di euro (15,5 milioni un anno prima) ed il risultato netto finanziario è stato positivo per 4,3 milioni di euro. Il totale dei proventi operativi ha così raggiunto i 257,8 milioni di euro con un aumento pari al 18,1% nei confronti degli omogenei 218,4 milioni di un anno prima. L’insieme degli oneri operativi ha raggiunto, al 30. 6. 2006, i 119 milioni di euro con una crescita annua del 4,7%. Le spese per il personale, al netto dei recuperi, si sono attestate – anche in conseguenza dell’aumento degli organici finalizzato essenzialmente alla realizzazione del piano strategico “Retail” e “Corporate – a 74,3 milioni di euro, con un’espansione annua del 5,4%, le altre spese amministrative, al netto dei recuperi, si sono fissate a 42 milioni di euro (+4,2%) e gli ammortamenti sono risultati pari a 2,7 milioni di euro (2,8 milioni un anno prima). Il risultato della gestione si è così fissato a 138,8 milioni di euro con un’espansione del 32,6% rispetto agli omogenei 104,7 milioni del 30. 6. 2005. A testimonianza del significativo grado di efficienza operativa della banca, il cost/income – determinato dal rapporto tra oneri e proventi operativi – si è posizionato al 46,2%, a fronte del 52,1% di un anno prima. Dopo la contabilizzazione di rettifiche nette di valore per il deterioramento dei crediti per 18 milioni di euro (in crescita rispetto ai 13,5 milioni del 30. 6. 2005 anche in considerazione della significativa espansione degli impieghi nel semestre e dei connessi accantonamenti di natura prudenziale sui crediti “in bonis”) e di accantonamenti ai fondi per rischi ed oneri per 4,2 milioni di euro, il risultato lordo dell’operatività corrente si è fissato a 116,8 milioni di euro, con un progresso annuo del 26,6%. Le imposte sul reddito sono risultate pari a 41,8 milioni di euro a fronte dei 32,8 milioni del 30. 6. 2005 e l’utile netto di periodo ha raggiunto i 75 milioni di euro, in aumento del 26,1% rispetto agli omogenei 59,5 milioni del 30. 6. 2005. Il R. O. E. Annualizzato si è attestato al 16,2% contro il 13,9% di un anno prima; un valore di rilievo anche in considerazione dell’elevata patrimonializzazione della banca (l’aggregato capitale più riserve assommava, al 30. 6. 2006, a 925,2 milioni di euro). Stato Patrimoniale Al 30. 6. 2006 la raccolta totale da clientela del Credito Bergamasco si è fissata a 19. 200,1 milioni di euro, con un’espansione del 12,5% rispetto ai 17. 073,2 milioni del 30. 6. 2005 (19. 586,8 milioni il dato di fine 2005). All’interno di questo aggregato, la raccolta diretta – data dalla somma di debiti verso clientela, titoli in circolazione e passività finanziarie (prestiti obbligazionari) valutate al “fair value” – si è fissata a 7. 757,8 milioni di euro, con una variazione negativa del 4,9% rispetto agli 8. 153,4 milioni del 30. 6. 2005 (8. 540,3 milioni il dato di fine 2005). Questa variazione è soprattutto riconducibile alla diminuzione delle giacenze liquide di alcune grandi imprese che – stante il progressivo riavvio del ciclo economico – hanno soddisfatto anche in tal modo le loro esigenze di finanziamento dell’attivo circolante. La raccolta indiretta della banca – al netto di un deposito titoli di carattere straordinario acceso nell’ottobre 2005 ed il cui importo si è ragguagliato, al 30. 6. 2006, a 2. 037,4 milioni di euro – ha raggiunto a fine giugno i 9. 405 milioni di euro (un valore in linea con il dato di fine 2005), in crescita del 5,4% rispetto al 30. 6. 2005. Tra le componenti della raccolta indiretta, si segnala come il risparmio gestito abbia risentito sia della negativa evoluzione dei mercati finanziari – connessa all’irripidimento della curva dei tassi ed alla flessione dei corsi azionari sperimentata nell’ultima parte del semestre – sia della predilezione da parte della clientela di prodotti più rispondenti alle proprie necessità ed al proprio profilo di rischio, quali i prestiti obbligazionari (della banca e di terzi). Esso si è così attestato, al 30. 6. 2006, a 4. 418,4 milioni di euro, con una flessione del 5% rispetto ad un anno prima e del 7,9% su fine 2005. Più in particolare, le gestioni patrimoniali della partecipata Banca Aletti collocate dalla rete commerciale del Credito Bergamasco si sono posizionate a 1. 876,4 milioni di euro, a fronte dei 2. 067,6 milioni del 30. 6. 2005 e dei 2. 103,6 milioni del 31. 12. 2005. I fondi comuni di investimento si sono fissati a 1. 480 milioni di euro, con un aumento annuo dell’1,5% ed in flessione del 5,6% su fine 2005; il complesso delle polizze assicurative si è attestato a 1. 061,9 milioni di euro, a fronte dei 1. 127,4 milioni di euro del 30. 6. 2005 e dei 1. 125,4 milioni del 31. 12. 2005. La raccolta indiretta amministrata si è, invece, fissata a 4. 986,6 milioni di euro, con un progresso del 16,9% rispetto al dato del 30. 6. 2005 e del 7,8% rispetto a fine 2005. Considerando anche il deposito titoli di carattere straordinario sopra citato, la raccolta amministrata ha raggiunto i 7. 024 milioni di euro (+64,6% su base annua) e la raccolta indiretta onnicomprensiva gli 11. 442,3 milioni di euro con un’espansione del 28,3% rispetto agli 8. 919,8 milioni di euro di un anno prima e del 3,6% nei confronti degli 11. 046,5 milioni della fine dello scorso esercizio. Sul fronte dell’attivo di bilancio, i continui sforzi profusi dalla banca mirati al sostegno dell’economia locale – ovviamente avuto sempre riguardo alla rigorosa valutazione dei meriti creditizi – hanno portato gli impieghi netti verso la clientela a 10. 194,6 milioni di euro, registrando un incremento del 12,1% nei confronti dei 9. 094,5 milioni di un anno prima e del 13,2% rispetto ai 9. 009,3 milioni del 31. 12. 2005. Tra le diverse forme tecniche di impiego, va sottolineata la continua espansione dei mutui che, attestandosi a 3. 320,4 milioni di euro, hanno rilevato un aumento annuo del 18% (+10,2% rispetto a fine 2005). I crediti di firma hanno, dal canto loro, registrato un incremento annuo del 22%, attestandosi a 1. 144,2 milioni di euro. L’assidua ed efficace opera di controllo del rischio di credito esercitata dalle competenti funzioni della banca ha permesso di limitare gli effetti sulla qualità del portafoglio prestiti derivanti dalle difficoltà sperimentate dall’economia nazionale nel recente passato e che, di norma, si riflettono sull’andamento dei crediti dubbi bancari con un determinato “lag temporale”. Al 30. 6. 2006, infatti, il complesso delle sofferenze lorde ha toccato i 130,3 milioni di euro; un valore sostanzialmente allineato ai 128,3 milioni di un anno prima; dopo le rettifiche di valore, le sofferenze si sono posizionate a 65,6 milioni di euro, con un’incidenza sul totale dei crediti netti scesa allo 0,64% dallo 0,70% del 30. 6. 2005 (0,69% il valore dell’indice al 31. 12. 2005). Positive le evidenze relative al complesso delle partite incagliate, ristrutturate e scadute, diminuito – rispetto ad un anno prima – del 16,4% in termini lordi e del 13,4% in termini netti (-10,6% in termini lordi e -7,8% in termini netti le variazioni rispetto al 31. 12. 2005). Il totale delle attività deteriorate lorde ha così segnato un arretramento annuo del 9,8% (-3,4% su fine 2005) mentre le attività deteriorate nette sono diminuite del 9,4% su base annua (-4,5% rispetto al 31. 12. 2005). Fatti di rilievo intervenuti dopo la chiusura del primo semestre 2006 ed evoluzione prevedibile della gestione Si segnala che in data 28 luglio 2006 Credito Bergamasco, Banco Popolare di Verona e Novara e Banca Italease S. P. A. Hanno sottoscritto un protocollo di intesa che definisce i termini essenziali della fusione per incorporazione di Leasimpresa S. P. A. (controllata da Bpvn, per il 66,66% tramite Holding di Partecipazioni Finanziarie S. P. A. E per il 33,34% tramite Credito Bergamasco) in Banca Italease, società della quale il Banco Popolare di Verona e Novara detiene il 28,07% del capitale sociale. Come già precisato in specifica informativa al mercato, con questa operazione il Gruppo Bpvn rafforza il proprio “commitment” strategico nei confronti di Banca Italease. La fusione – subordinata al rilascio delle prescritte autorizzazioni – permetterà al Gruppo di semplificare e rendere più efficace il proprio modello commerciale nel comparto del leasing e di partecipare alle sinergie di ricavo e di costo, che Banca Italease ha valutato pari a circa 34 milioni di euro al 2008. È inoltre previsto che, a decorrere dalla data di efficacia della fusione, Bpvn e Creberg si impegnino per un periodo di tre anni a segnalare in esclusiva a Banca Italease le operazioni di leasing originate dalla propria rete distributiva, che attualmente opera con Leasimpresa. Per quanto attiene all’evoluzione prevedibile della gestione, si segnala che gli indirizzi gestionali fissati per il prosieguo dell’anno prevedono l’intensificazione degli sforzi volti a rafforzare ulteriormente i legami della banca con le realtà economiche e le formazioni sociali delle aree servite, con l’intento di cogliere appieno le opportunità connesse ai segnali di ripresa congiunturale e mirando, in particolare, a: - incrementare i volumi di impiego (con specifico riguardo all’aumento dei flussi di lavoro) e di raccolta (in specie la raccolta diretta, “materia prima” indispensabile per supportare in modo efficace lo sviluppo delle poste attive di bilancio); - ampliare le quote di mercato e la base di clientela, espandendo in maniera continua l’operatività commerciale con la stessa ed aumentandone il grado di fidelizzazione; - mantenere necessariamente a livelli elevati la tensione verso la salvaguardia della qualità del credito, sia in fase di erogazione, sia durante la gestione dei rapporti; - espandere la produttività e la redditività, seguitando a sfruttare un modello organizzativo che privilegia la relazione con il cliente e godendo dei vantaggi connessi all’appartenenza ad un Gruppo bancario in continua crescita e che annovera al suo interno “fabbriche prodotto” di elevato standing. .  
   
 

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