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Notiziario Marketpress di
Martedì 30 Settembre 2008 |
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"L´INNOVAZIONE DETTA IL FUTURO DEL DISTRETTO PRETESE" LA "SFIDA" CINESE E GLI ESEMPI EUROPEI DI DIVERSIFICAZIONE
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Prato, 30 settembre 2008 - - "Noi non abbiamo paura dei cinesi!". La professoressa Luciana Lazzeretti (Università di Firenze) suona la carica. E lo fa da una "cattedra" popolata da sole donne, economiste, imprenditrici, designer che al Centro Pecci di Prato, il l27 settembre hanno discusso di creatività in relazione alla situazione dei distretti industriali, quello pratese per primo. Evocata ripetutamente negli interventi ed analizzata nelle sue caratteristiche competitive da un´altra docente, Gabi Dei Ottati, la comunità cinese, con la sua capacità di rispondere a prezzi contenuti alle esigenze della "instant fashion", ha fatto da sfondo a un confronto che ha messo in luce in modo costruttivo le possibilità del distretto pratese di percorrere strade innovative e di qualità. Prendendo spunto, ad esempio, da alcune esperienze maturate altrove e descritte dalla profesoressa Lisa De Propris, dell´Unive! rsità di Birmingham: "Alcune imprese come quelle del ramo della gioielleria - ha spiegato - hanno scelto la strada del prodotto di nicchia e ad alto valore aggiunto. Altri distretti, come quello dell´auto, una volta chiusa la Rover hanno trasformato le attività manifatturiere in imprese di alta tecnologia per la progettazione di prototipi di auto avveniristici, con l´aiuto e il sostegno delle tre università locali. Infine altri rami produttivi in difficoltà, come quello della ceramica da tavola di alta qualità, si sono cercati sul mercato un´altra domanda, quella delle componentistica ad alta tecnologie per l´utilizzazione nei settori dell´auto, dell´aerospazio, della medicina". Una creatività, dunque, "multifuzionale" per rompere una specializzazione perdente e cercare nuove e più forti vie di uscita. Il design, ha aggiunto Francesca Tosi, dell´Università di Firenze, rappresenta in questo senso un ottimo esempio di "cross fertilisation", di approccio t! rasversale per la qualità e l´innovazione. Del resto le imprese pratesi hanno dimostrato di saperlo e poterlo fare, ha chiosato Daniela Toccafondi, di Pratofutura, da quando, dopo il primo boom del dopoguerra, hanno portato la produzione dal settore laniero ad altre tipologie. "Prima o poi - ha però aggiunto - la aziende cinesi che oggi operano nel nostro territorio proveranno a uscire dalla fascia bassa in cui operano oggi, mentre le aziende che operano in Cina metteranno ancora di più a frutto le ricerche che le multinazionali stanno conducendo in quel paese e la formazione di alta qualità che le università stanno impartendo ai giovani". Per cui niente paura, ma tanto lavoro da fare, questo sì. . |
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