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Notiziario Marketpress di Martedì 30 Settembre 2008
 
   
  TOSCANA, TROPPE EMISSIONI INQUINANTI PER CLIMATIZZARE LA CASA ANALISI IRPET: EMISSIONI, TERZIARIO E TRASPORTI I SETTORI MENO VIRTUOSI

 
   
  Prato, 30 settembre 2008 - I consumi di energia per riscaldare o raffreddare le abitazioni private sono in forte crescita e contribuiscono alla produzione di gas serra (per il 10%) e all´inquinamento atmosferico (per il 38%), molto più di quanto non facciano settori produttivi come l´industria o l´agricoltura. In questi due settori infatti, la tendenza degli ultimi anni è stata tutto sommato abbastanza virtuosa, con un calo della produzione energetica e delle emissioni inquinanti che ha sfiorato - 11%. Le famiglie toscane, insomma, tendono ad eccedere nel riscaldamento d´inverno e con l´aria condizionata in estate. Ma non è tutto. Le famiglie detengono la maglia nera delle emissioni inquinanti anche per quanto riguarda i rifiuti, la cui produzione continua ad aumentare e non è brillantissima nemmeno per i trasporti. Le emissioni inquinanti da trasporto privato delle famiglie diminuiscono, sia op! ure di poco, ma solo grazie alle tecnologie. In generale propr! io il si stema della mobilità è quello che contribuisce maggiormente alla produzione di gas serra (questo contributo è stato quantificato attorno al al 23%), mentre contribuisce alle emissioni inquinanti in aria per oltre il 30%. Forte anche il consumo idrico delle famiglie, che resta stabile rispetto al passato, a fronte di una riduzione forte registrata nei settori industriale ed agricolo. Questi alcuni dei dati presentati dalla ricercatrice Irpet Renata Caselli che ha introdotto il 25 settembre a Prato il dibattito sulla qualità dell´ambiente, mostrando una mappa regionale della pressione ambientale esercitata dalle varie componenti della società e dell´economia. Grazie all´analisi delle pressioni esercitate sull´ambiente dai diversi settori economici, ci possiamo fare un´idea delle criticità e degli elementi di potenziale inquinamento. E´ eviedente che se industria e agricoltura hanno messo in atto comportamenti virtuosi che hanno dato qualche ! risultato, non altrettanto si può dire per il terziario. Così come è evidente il ruolo giocato dalla mobilità e dai trasporti. Le conseguenze sull´ambiente dei trasporti di imprese e privati sono ancora elevate. E´ un quadro che fornisce utili indicazioni per le politiche, anche tenendo conto, è stato osservato, che l´economia rallenta il passo, mentre si assiste in parallelo ad un aumento demografico, in gran parte determinato dai migranti, che fa emergere nuovi bisogni e nuove priorità di sviluppo. Si lega a questa analisi anche la nuova programmazione dei fondi strutturali: in particolare sono state illustrate le opportunità offerte dal bando, di prossima pubblicazione, che mette a disposizione dell´ambiente e della ricerca circa 33 milioni e 600 mila euro, dal 2007 al 2013. .  
   
 

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