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Notiziario Marketpress di Martedì 12 Settembre 2006
 
   
  L’ARTE “SQUISITA” DEL GASTRONAUTA IN MOSTRA A RICCIONE DURANTE I GIORNI DELLA MANIFESTAZIONE SQUISITO

 
   
  ! Per dar voce alla naturale artisticità dei prodotti gastronomici artigianali, nasce la mostra “L’arte secondo il Gastronauta”, una serie di installazioni artistico-artigianali di prodotti alimentari che diventano protagoniste nella città di Riccione durante i giorni della manifestazione Squisito! Le “installazioni” saranno esposte al pubblico nei locali di “Villa Mussolini”, con inaugurazione il 16 settembre e chiusura della mostra il 30 settembre. Le installazioni, create dal “Gastronauta” Davide Paolini, una delle firme più autorevoli del giornalismo e della cultura enogastronomica del nostro Paese, sono infatti uno degli eventi inseriti all’interno del programma della rassegna enogastronomica Squisito! che si svolgerà nella comunità di San Patrignano dal 23 al 25 settembre prossimo. L’iniziativa, realizzata in collaborazione con l’amministrazione comunale, in particolare con l’Assessorato alla cultura, evidenzia il ruolo di Riccione, quale città partner della manifestazione e offre ad abitanti e turisti un’ulteriore opportunità di intrattenimento e soprattutto, di approfondimento culturale su temi di grande interesse ed attualità per il grande pubblico, quali il cibo, il suo valore, la sua storia e la sua tradizione. “Il cibo è cultura con la C maiuscola, un sistema complesso costruito da storia e tradizione, frutto della grammatica e dei segni del territorio. Non solo. Il cibo è arte. Artisti sono coloro che creano i prodotti, plasmandoli con la loro tipica gestualità, frutto di sapienza inconsapevole - spiega Paolini - I prodotti gastronomici sono di per sé oggetti artistici e la manualità di chi li lavora è gesto d’arte. La rarità fa di questi prodotti elaborati estetici preziosi, la loro unicità li rende giacimenti da tutelare, la loro diversità li esalta come “opere” umane pregne di sensibilità e cultura materiale capaci di suscitare percorsi completi di emozioni sensoriali. Insomma, opere che infrangono gli schemi “globali” della produzione industriale in serie, creando innovazione. Emergono dal passato e sono, al tempo stesso, avanguardia testimoniando, e non è un paradosso, che “la tradizione è un’innovazione riuscita”. Il sistema cibo spesso viene saccheggiato dagli artisti che usano prodotti, ingredienti, situazioni per farne opere d’arte, distinguendo così la forma estetica da quella nutrizionale” dice Davide Paolini. “Questa è un’appropriazione indebita di una realtà artistica già esistente, ciò significa firmare il lavoro di altri”.  
   
 

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