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Notiziario Marketpress di Giovedì 02 Ottobre 2008
 
   
  L´EUROPA DI FRONTE ALLA CRISI FINANZIARIA

 
   
  Milano, 2 ottobre 2008 - Come previsto da alcuni analisti - il fallimento di Lehman Brothers e la mancata approvazione del piano Usa nella sua prima versione -hanno dato avvio ad un consistente contagio anche a istituti finanziari fortemente radicati nell´economia del continente europeo. Fortis, Dexia, Hypo Real Estate, sono alcuni dei nomi più prestigiosi nel mondo bancario e assicurativo europeo con fatturati che talvolta superano lo stesso Pil dei paesi dove sono stabiliti. Cosa può fare l´Ue per far fronte ad una crisi che, malgrado la probabile approvazione tardiva di un piano Usa, potrebbe comunque far continuare il cosiddetto effetto domino? Si è visto che il rischio di contagio tocca ormai anche istituti fondati essenzialmente sul risparmio tradizionale e non direttamente coinvolti nel trading dei titoli spazzatura. Questo significa che la stabilità finanziaria e il recupero della fiducia devono essere sempre più al centro delle preoccupazioni dell´Unione europea e delle sue istituzioni. L´europa sta reagendo con un forte coordinamento tra Stati membri e istituzioni comunitarie. Come auspicato dalla Bce, protagonista di ingenti immissioni di liquidità a breve, alcuni Stati stanno entrando nel capitale di banche e compagnie di assicurazioni in difficoltà. Il governo Irlandese è arrivato a garantire tutti i crediti degli istituti finanziari. In questo contesto il ruolo della Commissione europea è quello di applicare le regole europee e proporne, se necessario, di più adeguate per garantire maggiore stabilità, trasparenza e regole prudenziali. A seguito della crisi iniziata nell´estate dello scorso anno, già nell´ottobre 2007 la Commissione, con il sostegno dell´Ecofin proponeva una road map per rafforzare le regole in questa direzione anche attraverso una forte azione a livello internazionale. Parte di questa strategia sono anche le nuove regole che la Commissione sta proponendo in tema di adeguatezza del capitale richiesto per le istituzioni finanziarie europee e sulle agenzie di rating. La Commissione, favorevole al piano Usa, dopo la sua mancata approvazione ha vigorosamente invitato l´America ad assumersi le sue responsabilità approvando un nuovo piano in tempi stretti. Carlo Corazza Direttore della Rappresentanza a Milano . .  
   
 

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