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Notiziario Marketpress di Giovedì 02 Ottobre 2008
 
   
  LA FISICA DELLE ASTROPARTICELLE SVELA I SUOI "MAGNIFICI SETTE"

 
   
   Bruxelles, 2 ottobre 2008 - La comunità della fisica delle astroparticelle in Europa ha diffuso i dettagli dei suoi "Magnifici sette": importanti infrastrutture di ricerca che si spera aiuteranno gli scienziati a trovare le risposte alle principali domande circa la natura dell´universo. Le sette infrastrutture sono elencate in una nuova "Strategia europea per la fisica delle astroparticelle" prodotta dal progetto Aspera (Spazio europeo della ricerca astroparticellare) finanziato dall´Ue. Aspera riunisce 18 agenzie di finanziamento nazionali responsabili per la fisica delle astroparticelle in 13 Paesi europei. Il campo emergente della fisica delle astroparticelle mira a individuare e studiare la natura delle particelle che formano il nostro universo, e le interazioni tra di loro. Si tratta di un´area di ricerca in cui astrofisica, cosmologia e fisica delle particelle si incontrano. Tra le altre cose, i fisici delle astroparticelle sono desiderosi di esaminare la natura della materia oscura, investigare le proprietà dei neutrini e il loro ruolo nell´evoluzione cosmica, identificare l´origine del raggi cosmici e scoprire di più sulle onde gravitazionali. Negli ultimi anni ci sono stati grandi progressi in questo campo, ma per rispondere alle domande veramente importanti saranno necessarie imponenti infrastrutture di ricerca, la cui costruzione è troppo onerosa per un singolo Paese. "Ci troviamo alla soglia di nuove scoperte," ha commentato Christian Spiering del Desy (il sincrotrone di elettroni tedesco), che ha guidato la commissione per la roadmap. In cima alla lista dei desideri dei fisici c´è una rete di telescopi Cherenkov (Cta), in grado di rilevare i raggi cosmici ad alta energia. I piani per questa infrastruttura sono già relativamente avanzati, e la costruzione potrebbe iniziare già nel 2012. Perché questo accada, è necessario un rapido progresso del progetto del Cta e che vengano selezionati i potenziali siti. Un altro progetto che si trova in una fase relativamente avanzata è Km3net, che è anche evidenziato nella roadmap europea per le infrastrutture di ricerca, prodotta due anni fa da Esfri (forum per la strategia europea in materia di infrastrutture di ricerca). Alla fine Km3net sarà costituito da una serie di sensori ottici distribuiti su un chilometro quadrato sul fondo del Mar Mediterraneo. La fase preparatoria di Km3net è già iniziata grazie a un finanziamento proveniente dal settimo Programma Quadro (7°Pq) dell´Ue. I sensori sono progettati per rilevare i neutrini, misteriose particelle che sono estremamente difficili da rilevare, ma che potrebbero essere responsabili della nostra stessa esistenza. Tra le altre cose, i neutrini giocano un ruolo importante nel causare l´esplosione delle stelle morenti, un processo che rilascia elementi pesanti nel cosmo; senza questi elementi pesanti noi non esisteremmo. I neutrini sono anche il soggetto di altre due infrastrutture proposte da Aspera. Uno è uno speciale rivelatore che permetterebbe lo studio della natura fondamentale e della massa dei neutrini; l´altro è un enorme osservatorio sotterraneo. Oltre a gettare nuova luce sui neutrini, questo osservatorio sotterraneo permetterà ai fisici di cercare le prove del decadimento del protone. Uno studio progettuale per questa infrastruttura è già iniziato nell´ambito del progetto Laguna (Large Apparatus for Grand Unification and Neutrino Astrophysics) finanziato dall´Ue. Un´altra infrastruttura presente sulla lista si concentra sulla materia oscura: sebbene questa costituisca il 95% dell´universo, su di essa si sa poco. Secondo i partner di Aspera, sono necessari nuovi rivelatori altamente sensibili per trovare e studiare la materia oscura. Infine, la strategia mette in evidenza l´importanza di costruire un grande rivelatore di onde gravitazionali sotterraneo. Einstein aveva previsto l´esistenza delle onde gravitazionali, e sebbene queste siano state successivamente rilevate indirettamente, nessuno si è ancora presentato con una dimostrazione sperimentale diretta della loro esistenza. Uno studio progettuale per il cosiddetto "Telescopio Einstein", finanziato dal 7°Pq, è già iniziato. Il costo totale stimato di queste infrastrutture è di almeno 1 Mld Eur, e questo significa che la cooperazione internazionale è fondamentale per la loro costruzione e manutenzione. Nel corso dei prossimi anni, i partner del progetto Aspera lavoreranno per costruire consorzi di agenzie di finanziamento, provenienti sia dall´interno che dall´esterno dell´Europa, per trasformare questi ambiziosi piani in realtà. "La tempestiva realizzazione dei Magnifici sette rappresenta una grande sfida," ha detto il prof. Stavros Katsanevas del Centro Nazionale per la Ricerca Scientifica (Cnrs) in Francia, il coordinatore di Aspera. "Ma siamo certi che nessuno verrà ucciso, al contrario di quanto accade nel film, poiché le agenzie europee e l´Appec [Astroparticle Physics European Coordination] supportano queste priorità e lo stesso accade negli altri continenti. Sono importanti la coordinazione e la condivisione dei costi non soltanto in Europa, ma su scala globale. " La costruzione dei progetti più avanzati potrebbe iniziare già tra quattro anni. Inoltre, molte delle infrastrutture elencate sono costituite da serie di sensori o rivelatori, e per questo possono iniziare a funzionare non appena un piccolo numero di strumenti viene installato. Con l´aggiunta di ulteriori sensori, la sensibilità della serie aumenterà. Il progetto Aspera è finanziato mediante la linea di bilancio "Coordinamento delle attività di ricerca" del Sesto programma quadro (6°Pq). Per ulteriori informazioni, visitare: Eranet Astroparticelle (Aspera): http://www. Aspera-eu. Org/ Forum per la strategia europea in materia di infrastrutture di ricerca (Esfri): http://cordis. Europa. Eu/esfri/home. Html Km3net: http://www. Km3net. Org/ .  
   
 

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