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Notiziario Marketpress di Venerdì 03 Ottobre 2008
 
   
  LŽALBERGO DIFFUSO IN CARNIA TRA LE ALPI CARNICHE, IN ANTICHE DIMORE RESTAURATE, PER CERCARE TRANQUILLITࠥ CONTATTO CON LA NATURA. ESI PROVA LA VITA DEI PAESI

 
   
  Friuli Venezia Giulia - Si capisce al primo sguardo che le case del progetto Albergo Diffuso in Carnia sono diverse dalle altre e non appartengono ai circuiti turistici di massa. Albergo Diffuso, in questa parte del Friuli Venezia Giulia, significa infatti turismo sostenibile. Tra foreste e vallate, la particolare formula prevede la sistemazione degli ospiti in bellissime case e dimore storiche, di pregio e dal fascino autentico (restaurate senza uso di cemento), sparse nei tanti paesi e indipendenti fra loro, coordinate da una reception che fornisce i migliori servizi e comfort, tra cui pulizie, cambio biancheria bagno-letto e speciali convenzioni con ristoranti e botteghe artigiane. Le case - di cui possono essere utilizzate anche le cucine - sono assegnate in forma esclusiva al cliente. Abitarvi significa assaporare ritmi di vita e usanze - sempre genuine, schiette e cordiali - dei borghi nella quali sono inserite. Lospite non 蠰i un semplice turista ma diventa un vero e proprio residente che si integra - inunatmosfera intima e familiare -con il territorio e i suoi abitanti. La soluzione dellAlbergo Diffuso con i complessi residenziali di Lauco, Sutrio, Comeglians, Paularo e Ovaro/raveo/prato Carnico, per oltre 500 posti letto - quindi sinonimo di turismo rurale e di tradizione che si fonde con la moderna ospitalit஠Senza dimenticare il desiderio di autonomia e indipendenza. Per saperne di www. Alberghidiffusicarnia. It La Carnia, da vedere e da provare - Lalbergo Diffuso propone sempre interessanti pacchetti di servizi e di intrattenimento. Inoltre le opportunit࠯fferte da questa parte della montagna friulana sono molte, dai sentieri in quota alle corse a cavallo, dalle arrampicate alle escursioni a piedi o in mountain bike. Mentre dinverno sono lo sci, le lunghe passeggiate e le gite con le racchette da neve o le pelli di foca a farla da padrone. La Carnia e le sue sette vallate sono un unico, grande villaggio dove le buone cose di una volta contano ancora molto. Come la gastronomia. Infiniti i sapori della tavola. Chi ama le delizie della cucina tipica ha limbarazzo della scelta in fatto di ottimi ristoranti, salumerie, aziende e cooperative agricole, vecchie malghe e moderni caseifici o feste di paese in cui celebrare di volta in volta qualche prodotto particolare. Ingredienti semplici e genuini, sempre legati alla stagionalitଠdanno vita a piatti antichi e fantasiosi nellelaborazione culinaria. Prosciutto crudo, speck e birra, cjarsons (agnolotti ripieni a met࠴ra il dolce e il salato), gnocchi, polenta e frico (sorta di frittata di patate e formaggio), funghi o frutti di bosco sono solo alcune delle prelibatezze a disposizione. Le genti montanare di Carnia sanno usare mani e ingegno non solamente in cucina bens젡nche nellartigianato, passando con naturalezza e maestria dallo scalpello dello scultore allo spillo della tessitrice, dallascia del boscaiolo al martello del fabbro. Manufatti in legno, ferro, ceramica o pietra testimoniano di una sapienza che viene da lontano. Non si contano le botteghe e i laboratori artigiani che ovunque propongono non giࠬanonimo e kitsch souvenir ma la piccola opera darte, ricca di talento e sentimento. Oltre venti i piccoli musei sul territorio che raccolgono vita, storia, arte e artigianato carnici. -------- .  
   
 

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