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Notiziario Marketpress di Mercoledì 17 Maggio 2006
 
   
  A SPAZIOTEMPORANEO DANIELA NENCIULESCU "UTOPIE TRIDIMENSIONALI"

 
   
  Milano, 17 maggio 2006 - Saranno esposte opere recenti che tanto nella scultura in acciaio, quanto nelle opere su carta ci aprono lo scenario degli ultimi due anni di ricerca dell´artista: anni intensi e risolutivi,non solo per la sua scultura, ma anche per la sua personale ed intensa esperienza del mondo. Questa mostra pur proseguendo con rigore la linea poetica, già da tempo tracciata, riesce a stupirci: intensità, determinazione, leggerezza, ironia e candore, ed una limpidità lirica che giunge nuova. Scrive nel catalogo Angela Madesani: . . " come se volesse trovare un filo rosso all¹interno del suo percorso. Si tratta di uno scavo, di una ricerca nella profondità della sua memoria, dei suoi ricordi, della sua spiritualità più recondita. Così ha aperto i silenziatori in modo da creare loro degli abiti, quelle gonne a ruota, provviste di fasce, che si alzano durante il movimento vorticoso della danza. In cima spuntano dei lunghi colli di giraffa. Delle teste? Forse. Ha scatenato la fantasia, scomodato i ricordi, le lontane reminescenze di un mondo che non le appartiene più da molto tempo. Anche qui non c¹è misurazione. Nenciulescu non misura, non fa disegni preparatori, bozzetti, anzi le carte, che qui saranno esposte derivano dalle sculture. E quindi vengono create con tagli di forbici ben assestati: nessun righello per tracciare la perfezione stucchevole delle righe. Si lavora al momento. " . . "Il suo è un tentativo di fuga dagli obblighi, dalle imposizioni, dai diktat. Nenciulescu apre, scava, vuole liberare, entrare nella profondità delle cose. Nei suoi lavori è alternanza di pieni e di vuoti. Gli oggetti a cui dà vita potrebbero continuare. Tutto deve potere essere prolungato all¹infinito, in altezza e in larghezza. I lavori possono essere grandissimi e piccolissimi: la dimensione non è vincolante per il senso delle cose. In lei è sete di libertà. Libertà incondizionata. Forse utopia. Ma è l¹utopia a cui l¹arte in taluni casi tende. Al grande sogno. Alla possibilità che in altro modo non sarebbe dato. Fa parte del gioco. ".  
   
 

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