Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 













MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web








  LOGIN


Username
 
Password
 
     
   


 
Notiziario Marketpress di Lunedì 06 Ottobre 2008
 
   
  TEATRO FILODRAMMATICI: SEDICI SPETTACOLI, DUE NUOVE PRODUZIONI, UNA STAGIONE MUSICALE, EVENTI SPECIALI DEDICATI AI RAGAZZI.

 
   
  Milano, 6 ottobre 2008 - Lo storico Teatro Filodrammatici, in via Filodrammatici 1, anche quest’anno riapre puntuale le porte per una nuova Stagione ricca di eventi e spettacoli, impreziosita da un ciclo di mostre che si inaugura con “Fellini e la sua musa”: disegni inediti del grande regista cinematografico negli anni di collaborazione con Liliana Betti. Nomi autorevoli del teatro, volti emergenti, nuove produzioni del Teatro Filodrammatici. La Stagione, firmata dalla nuova Direzione Artistica, ha come cuore pulsante della sua proposta la drammaturgia contemporanea e l’esplorazione del classico ad uso del contemporaneo, letti come strumenti di indagine dei temi del presente. Si inaugura con “Ercole In Polesine”, di e con Natalino Balasso, viaggio nella mitologia greca e nella sua straordinaria attualità, a cui seguirà il debutto in Prima Nazionale di Prenditi Cura Di Me, testo trionfatore all’ultimo Festival per la Nuova Drammaturgia Europea Premio Enrico Maria Salerno, portato in scena da una delle più riconosciute compagnie giovani italiane. Affidata a Bruno Fornasari la prima produzione del Teatro Filodrammatici: La Fattoria Degli Animali, caustica e attualissima critica del potere, dal genio di G. Orwell. A Eugenio Allegri e al suo indiscusso talento, invece, il compito, con Il Dio Bambino, di inaugurare il primo appuntamento del Festival Gaber, in collaborazione con il Piccolo Teatro, mentre con il sopraggiungere delle feste di Natale il Teatro dedica una tre giorni, ideata e diretta da Fabrizio Visconti, al tema dell’adolescenza, con spettacoli e interventi di associazioni e psicologi, per aprire un momento di dibattito e gioco intorno a questa età e alle sue problematiche. Si passa decisamente ad un registro più comico e visionario con il “Don Chisciotte” di Miguel de Cervantes, per la regia di Corrado Accordino, che ci accompagnerà fino alla fine di quest’anno, per lasciare poi il posto, con l’inizio del nuovo, a due spettacoli della drammaturga belga Amelie Nothomb, portata in scena dalla Compagnia dell’Elfo, per la prima volta in questo Teatro, con l’applauditissimo Libri Da Ardere, a cui farà seguito La Cosmetica Del Nemico. Una vera e propria terapia di gruppo aspetta, invece, il pubblico con Sesso? Grazie, Tanto Per Gradire, cavallo di battaglia di Franca Rame, oggi riproposto da una travolgente Alessandra Faiella. Con gli Arrabbiati Sul Naviglio, il Teatro lascia spazio ad una rassegna dedicata alle energie teatrali che si sono formate artisticamente in Milano, luogo che ha dato loro spazi e possibilità espressive. La città in cui questi artisti sono nati, la città che hanno poi abbandonato, la città a cui forse fare ritorno. Quattro spettacoli che vanno dalla forza dirompente delle parole e dei versi pasoliniani in Tutto Il Mio Folle Amore, a Un Soggetto Per Un Breve Racconto, lavoro sul “Gabbiano” di A. Cechov, che si interroga sull’umana tensione verso l’arte e il suo difficile conciliarsi con la vita reale, passando per La Maglia Nera che, attraverso le gesta e l’ingegno di Luigi Malabrocca, racconta di un Italia piegata, ma piena di volontà e coraggio e concludendo, poi, con Le Figlie Del Sellaio, affresco di un’epoca, di quella concezione della vita e della morte che caratterizza tanta parte della letteratura siciliana. E si resta sempre in Sicilia con il pluripremiato e vincitore ex equo del Festival Presenze. 1 Lampedusa E’ Uno Spiffero, monologo tragicomico sulle migrazioni di massa e sulla vita di un solitario scoglio in mezzo al mare, eppur invaso da turisti e migranti, con video e computer grafica. Ben altre le atmosfere e le tensioni che animano Glengarry Glen Ross, testo di Mamet vincitore del Premio Pulitzer, che ritrae sapientemente gli aspetti più negativi dell’essere umano, consacrato sul grande schermo nel film “Americani” di R. Altman: due giorni della vita di un gruppo di agenti immobiliari, pronti a tutto pur di salvare il proprio posto di lavoro. La stagione si chiuderà con la Compagnia del Teatro impegnata nella messa in scena di due testi di drammaturgia contemporanea: da una parte una nuova Prima Nazionale, che, dopo la “Fattoria degli animali”, vedrà di nuovo collaborare Bruno Fornasari e Tommaso Amadio in Animali Notturni, testo di straordinaria lucidità e ironia sul problema dell’immigrazione e sul tentativo, non sempre felice, da parte dei governi di trovare leggi che la regolino; dall’altra, per la regia di Corrado Accordino, Camus Il Primo Uomo: attraverso il viaggio di un uomo e una donna, un percorso nella filosofia del grande pensatore francese. Quando si è all’anno zero di un nuovo percorso si esita un po’, a volte si dubita, altre volte si pecca per ingenuità o per estremo zelo, ma il coraggio di rischiare e l’entusiasmo che ci animano sono già una risposta al nostro viaggio. Molti sono stati gli attestati di sostegno da altri artisti, altri teatri della città che ci hanno stimolato e incoraggiato: a loro il nostro ringraziamento. Un ringraziamento anche a tutte le Compagnie ospiti in questa stagione, con le quali condivideremo tempo, idee e progetti. Ma il ringraziamento più grande va all’Accademia dei Filodrammatici, che con grande passione e fermezza ha voluto, incoraggiato e difeso la nuova direzione artistica. La Direzione Artistica Il nome può risultare pomposo e il punto interrogativo è proprio lì a testimoniare come non sia stato scelto per definirci, ma per individuare un percorso fatto di domande e tentativi che noi tracciamo oggi, per aderire sempre più alla definizione che da subito ci ha conquistato: la ricerca di uno o più criteri che permettano all’individuo di gestire adeguatamente la propria libertà. Libertà artistica che veda attori e registi collaborare alla creazione di uno spettacolo grazie alla costruzione e condivisione di un metodo di lavoro. Libertà delle forze (persone fisiche e istituzioni) messe in campo per raggiungere questo traguardo, differenti nei percorsi artistici e professionali, ma a disposizione di un unico progetto che trae la sua forza dal confronto e dalla continua ricerca di criteri comuni, per strutturarsi in un percorso coerente. E’ probabilmente vero, sosteneva Werner Heisenberg, che i risultati più fruttuosi accadono spesso ai punti di interferenza tra diverse linee di pensiero che, se vengono a trovarsi in rapporti sufficientemente stretti da dare origine ad un’effettiva interazione, possono creare nuovi ed interessanti sviluppi. Le differenze sono sempre state sinonimo di ricchezza. Infine eThica? vuol essere un riferimento, un promemoria, legato al testo lasciato incompiuto da uno dei maestri del teatro del ‘900, maestro per molti e anche per noi: Konstantin S. Stanislavskj. Ethica? è un’associazione culturale che riunisce in sé, una direzione artistica di comune formazione e differente percorso professionale formata da Corrado Accordino, Tommaso Amadio, Bruno Fornasari, ai quali si sono affiancati, per la direzione del Teatro Ragazzi e il progetto Atelier, Fabrizio Visconti e, per il supporto organizzativo, La Danza Immobile. Nata nel settembre del 2008 come gestore del Teatro Filodrammatici, eThica? si pone come primo obiettivo la produzione, la programmazione e la diffusione di spettacoli teatrali e non, che indaghino temi e problematiche del presente, privilegiando la drammaturgia contemporanea e l’esplorazione del classico ad uso del contemporaneo. Per raggiungere tali obbiettivi eThica? ha alla base del suo progetto la volontà di ricostruire un dialogo, una rinnovata collaborazione con l’Accademia dei Filodrammatici, per il raggiungimento di un ben più ambizioso traguardo che veda col tempo il Teatro e la prestigiosa istituzione milanese, trovare forme e modalità di sempre maggiore cooperazione, anche istituzionale, al fine di presentarsi come due ingranaggi di uno stesso meccanismo che, pur mantenendo la reciproca indipendenza, permetta loro di poter condividere una progettualità. .  
   
 

<<BACK