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Notiziario Marketpress di Lunedì 06 Ottobre 2008
 
   
  MERCATI FINANZIARI: REGIONE UMBRIA NON HA NULLA DA TEMERE

 
   
  Perugia, 6 ottobre 2008 – “Rispetto alle vicende di queste ultime settimane che hanno investito i mercati finanziari, nonché coinvolto negativamente alcuni primari istituti bancari, la Regione Umbria non ha nulla da temere”. È quanto sottolinea l’assessore regionale al Bilancio Vincenzo Riommi. In particolare, spiega, “l’operazione realizzata nel giugno 2007, emissione obbligazionaria di 213 milioni di euro sul mercato con ammortamento di tipo ‘bullett’, è per sua natura del tutto priva di ogni rischio per la Regione Umbria che ha incassato quanto ad essa dovuto e che non può evidentemente subire alcuna conseguenza negativa dalle difficoltà oggi incontrate da talune delle banche sottoscrittrici dei titoli. In tale operazione – aggiunge - il rapporto con il gruppo Dexia, nella figura della società Dexia Crediop con sede in Roma, che non risulta tra l’altro coinvolta nelle vicissitudini attuali, è limitato esclusivamente alla costituzione del Fondo di ammortamento, obbligatorio per legge nel caso di prestiti con ammortamento ‘bullett’, nel quale la stessa società è intervenuta con una quota del solo 10 per cento”. “In ogni caso, per tale operazione – rileva ancora l’assessore - per la quale già in altre occasioni sono stati forniti tutti i dettagli tecnici, la Regione Umbria non è esposta ad alcun tipo di rischio in quanto il Fondo di ammortamento costituito non prevede la possibilità di investimento in titoli, ma esclusivamente l’accantonamento di somme liquide a fronte delle quali le controparti hanno costituito a favore della Regione una garanzia ‘reale’ (pegno) che garantisce la restituzione delle somme accantonate in via prioritaria anche in caso di fallimento delle controparti”. Si ricorda, inoltre, che Dexia è una delle maggiori banche europee, in particolare tra le più specializzate nel settore del finanziamento pubblico e non è un caso che la temporanea crisi di liquidità della stessa è stata immediatamente superata vista la rilevanza economica e finanziaria della banca dall’intervento dei governi di Francia, Belgio e Lussemburgo. “La Regione Umbria – ribadisce Riommi - non sta subendo alcun danno specifico per quanto sta accadendo nei mercati finanziari internazionali, né corre alcun rischio particolare per effetto delle vicende negative che stanno riguardando primari gruppi bancari mondiali con i quali ha avuto nel passato o ha tuttora rapporti finanziari ivi compreso il gruppo “Dexia”. “La Regione Umbria – dice ancora Riommi - è stata in questi anni protagonista positiva sul mercato finanziario con operazioni che hanno permesso di ottenere risultati importanti in ordine al contenimento del costo del denaro per finanziare gli investimenti e degli oneri del servizio del debito per quelli pregressi. Pur agendo con efficacia e con forte capacità innovativa, la Regione ha altresì proceduto con un’accorta e prudente politica dei rischi che proprio in questi momenti caratterizzati da grande turbolenza e difficoltà dei mercati, emerge in tutta la sua opportunità e ponderatezza. “La Regione Umbria - conclude l’assessore - non ha mai né giocato in Borsa, né rischiato con spericolatezza il denaro pubblico. Al contrario, ha operato con professionalità per ottenere sul mercato finanziario in un quadro di ragionevoli sicurezze, le migliori condizioni per dare più investimenti e a minor costo ai propri cittadini, primi fra tutti quelli necessari per la ricostruzione post terremoto, nonché per fare in modo che l’ente regionale pagasse il meno possibile di interessi. Pertanto, per l’ennesima volta, le considerazioni del consigliere Zaffini, il quale avrebbe, peraltro, a disposizione, tutti gli atti e documentazione necessari per saperlo, risultano fuori luogo ed infondate, frutto di volontà polemica fine a se stessa”. . .  
   
 

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