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Notiziario Marketpress di
Venerdì 03 Ottobre 2008 |
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A BIBBIANO (REGGIO EMILIA) DOMENICA 5 OTTOBRE 2008 SI INAUGURA IL PRIMO MONUMENTO DEDICATO AL PARMIGGIANO REGGIANO
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Domenica 5 ottobre, alle ore 9. 30, si inaugura a Bibbiano /Reggio Emilia, il primo monumento dedicato al Parmiggiano Reggiano. L’opera, realizzata da Michelangelo Galliani (artista trentaduenne di Montecchio Emilia), sarà collocata sulla rotonda nella strada provinciale 28 a Barco, crocevia importante per Cavriago, Reggio e la provincia di Parma. Siamo nel territorio che ha dato i natali a questo formaggio: si narra che il Parmigiano Reggiano sia nato otto secoli fa nei possedimenti benedettini, tra Bibbiano e l’Appennino, in una terra ricca d’acqua e di foraggi. Il Parmigiano Reggiano, derivando come gli altri formaggi dalla trasformazione di un’unica materia prima, ha però caratteristiche proprie, uniche e irripetibili, che dipendono soprattutto dalla lavorazione del prodotto e dal foraggio con cui sono alimentate le bovine che producono il latte che, a Bibbiano, ha fatto nascere un formaggio premiato dall’Ottocento fino a questi giorni. Fu di Alberto Savinio, noto pittore, scrittore ed anche compositore, la similitudine secondo cui il Parmigiano Reggiano è per il mondo dei formaggi ciò che il contrabbasso è per gli strumenti ad arco: quello che, nell’orchestra, sorregge tutti gli altri. Racconta Michelangelo Galliani: “Ho inteso riunire, in un’opera di grande impatto, i tre elementi caratterizzanti la produzione e l’uso del formaggio – spiega lo scultore che ha ideato l’opera –: la punta di formaggio, il coltellino a ‘mandorla’, una parete di un antico caseificio, emblema della più bella architettura rurale dell’Ottocento. Per raffigurare il Parmigiano Reggiano, in uno spicchio di 3 metri e mezzo e 20 tonnellate di peso, la scelta è caduta sul marmo di Carrara, perché, frammentato, ha una grana molto simile. E’ posato su un prato verde, simbolo dei secolari prati stabili bibbianesi. Accanto il caratteristico coltellino a goccia, in simil-legno e acciaio, alto… tre metri, con le immancabili scaglie, in questo caso marmoree e dal peso di qualche quintale. Sullo sfondo una parete, con le caratteristiche gelosie a file sfalsate in cotto degli antichi caseifici poligonali neogotici. Perché queste dimensioni? Le strade sono luogo di transito ed era importante che fosse un’opera leggibile immediatamente, anche per chi non sa che qui siamo nella culla del Parmigiano Reggiano. Ho svolto il ruolo di scenografo pensando a un’opera semplice e di grande impatto, da qui la scelta delle grandi dimensioni”. Dopo la cerimonia, verrà eseguito l’inno del Parmigiano Reggiano di Bibbiano dal titolo “Re dei Re” (valzer Battagliero di Tienno Pattaccini, testo di Adelmo Sassi, adattamento musicale di Glauco Caminati). Fisarmonica G. Caminati; sax F. Gualerzi, chitarra e voce Johnny e Adelmo. . |
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