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Notiziario Marketpress di Venerdì 03 Ottobre 2008
 
   
  A PIACENZA RIAPRONO AL PUBBLICO LE SALE D´ARTE DELL´ALBERONI

 
   
   Dopo oltre due anni di complessi e delicati lavori, vengono ufficialmente riaperte e restituite alla città e ai visitatori italiani e stranieri la rinnovata Galleria Alberoni e la Sala Arazzi, con le preziose collezioni artistiche ivi presenti. L’inaugurazione ufficiale, che svelerà al pubblico il nuovo volto di questo importante spazio, si terrà sabato 4 ottobre 2008, alle ore 10. 30, alla presenza di importanti personalità del mondo civile, ecclesiale e culturale. Al saluto delle Autorità locali seguiranno gli interventi di Padre Mario Di Carlo, Superiore del Collegio Alberoni, Anna Braghieri, Presidente dell’Opera Pia Alberoni, Lucia Fornari Schianchi, Soprintendente al Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico di Parma e Piacenza, Giorgio Graviani, progettista e direttore dei lavori, Davide Gasparotto, direttore coordinatore della Soprintendenza al Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico di Parma e Piacenza. La riflessione centrale sulle potenzialità formative dell’arte e della bellezza è affidata a Mons. Pierangelo Sequeri, docente di Teologia Fondamentale presso la Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale e di Estetica Teologica presso l’Accademia di Belle Arti di Brera. Il pubblico potrà quindi visitare i nuovi allestimenti espositivi. Saranno disponibili in Galleria per illustraree presentare le collezioni artistiche le guide del Collegio Alberoni e un gruppo di studenti del Liceo Artistico (vedi scheda allegata). Seguirà buffet. Una prima informaizone su come sono state rinnovate le sale che ospitano le collezioni d´arte del Collegio è stata formita martedì 30 settembre, in conferenza stampa nella Biblioteca del Collegio, presenti Mario Dii Carlo, Superiore dell´Istituto religioso, Anna Braghieri, Presidente dell´Opera Pia Alberoni, Mario Magnelli, Assessore alla Cultura della Provincia, Paolo Dosi, Assessore alla Cultura del Comune di Piacenza, Giorgio Graviani, l´Architetto progettista e responsabile dei lavori, Davide Gasparotto, della Soprintendenza per il patrimonio storico, artistico ed etnoantropologico di Parma e Piacenza, Marco Sciammarella, responsabile dell´Orchestra sinfonica Esagramma, Luisella Peirano, Docente del Liceo artistico Bruno Cassinari, e Giovanni Pagani, Vicepreside del Liceo San Vincenzo. "E´ un intervento di grande portata - ha tenuto tra l´altro a sottolineare la prof. Ssa Braghieri - che ha richiesto all´Opera Pia impegno e sacrifici notevoli, affrontati di buon grado perché sono risorse spese per il futuro della nostra comunità". L´assessore Magnelli ha, da parte sua, ribadito l´impegno della Provincia ad operare per promuovere sempre più la conoscenza di questo straordinario contenitore d´arte anche al di fuori dei nostri confini. Un Concerto In Occasione Della Riapertura Domenica 5 ottobre alle ore 21 nella stessa Sala Arazzi, a chiusura degli eventi previsti per la riapertura del museo, si terrà il concerto dell’Orchestra Sinfonica Esagramma, fondata nel 1999 da Mons. Pierangelo Sequeri, originalissima ensemble musicale, unica in Europa ad affiancare venti musicisti professionisti e venti musicisti con disabilità psichiche e fisiche. Il programma musicale è il seguente: Due canti dalla Messa Giubilare di Pierangelo Sequeri, Suite Orchestrale n. 1 op. 46 dal Peer Gynt di E. Grieg, Fantasia Corale. Op. 80 di L. V. Beethoven, Inno alla gioia dalla Ix sinfonia op. 125 di L. V. Beethoven La Galleria Alberoni, Cenni Storici Le collezioni storico artistiche alberoniane hanno avuto sedi differenti nell’arco del ‘900 e sono state oggetto, nel secolo scorso, di numerosi dibattiti relativi alla loro più opportuna collocazione. Dal 1903 e fino al settembre 1929, i pezzi più preziosi e rilevanti della raccolta furono ospitati presso il Museo Civico di Piacenza, allora situato nei locali dell’Istituto Gazzola, in via San Tommaso 14, dove rimasero fino al settembre 1929 allorchè l’Amministrazione alberoniana ritenne di ritirare tutte le opere concesse in deposito al Museo Civico e di allestire le sue collezioni negli ambienti un tempo sede dei Pupilli della Patria, impegnandosi a garantire una parziale apertura al pubblico dei visitatori (la prima e la terza domenica di ogni mese). Questa sede venne aperta nel mese di aprile del 1933, a poco più di due secoli dall’acquisizione dell’ospedale di San Lazzaro da parte del Cardinale. In questi ambienti, non ritenuti definitivi, la collezione d’arte alberoniana restò fino al 21 maggio 1964, quando venne ufficialmente inaugurata, in occasione del terzo centenario della nascita del Cardinale, la nuova e attuale sede della Galleria Alberoni, all’uopo progettata dall’arch Vittorio Gandolfi e costruita dall’Amministrazione alberoniana nel parco del Collegio. Gravi problemi di gestione del clima interno all’edificio obbligarono gli Amministratori a spostare nelle sale del Collegio, conosciute come l’Appartamento del Cardinale, i dipinti su tavola più delicati, fra i quali l’Ecce Homo di Antonello da Messina. Gli stessi problemi di climatizzazione ridussero ampliamente le possibilità di utilizzo di questo edificio ai soli mesi primaverili comportando inoltre delicati problemi di conservazione per l’intera collezione alberoniana in esso esposta. A causa di queste difficoltà i due arazzi fiamminghi di primo Cinquecento, dopo un lungo restauro, sono stati esposti in questi ultimi anni nelle sale di Palazzo Farnese e non nella Sala Arazzi. Questi due stupendi esemplari di arazzeria fiamminga, insieme a due degli otto arazzi della serie di Alessandro Magno, restaurati negli anni scorsi con finanziamento della Soprintendenza al Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico di Parma e Piacenza e dell’Istituto per i Beni Artistici, Culturali e Naturali della Regione Emilia Romagna, e mai più esposti al pubblico, fanno ritorno nella Galleria Alberoni solo ora, in occasione di questa riapertura. Viene così ricomposta nella sua completezza e bellezza l’arazzeria del Cardinale. I Lavori Di Ristrutturazione E’ per superare definitivamente le difficoltà conservative e microclimatiche della Sala Arazzi e della Pinacoteca, progettata dall’Arch. Gandolfi negli anni ’60, che nell’ultimo biennio l’Amministrazione, in accordo con i Padri del Collegio Alberoni e con un notevolissimo sforzo finanziario, ha avviato un impegnativo progetto di radicale ristrutturazione. Questo spazio, ora completamente rinnovato, torna a ospitare una porzione davvero importante delle collezioni lasciate dal Cardinale Alberoni al suo Collegio, e che, successivamente integrate da numerose donazioni, costituiscono oggi un patrimonio culturale di primissimo piano del quale fanno parte i diciotto arazzi, fra i più antichi ed importanti non solo in Italia, e il nucleo centrale della vasta pinacoteca alberoniana, con opere Gian Paolo Panini, Domenico Viani, Zenone Veronese, Gian Battista Lenardi, numerosi quadri di genere, opere a soggetto sacro e dipinti di storia, ed altre sezioni delle collezioni alberoniane. Gli ingenti lavori, progettati dall’Arch. Giorgio Graviani, sono consistiti nel rifacimento di tutta la copertura esterna, nella realizzazione di un complesso sistema di controllo costante della temperatura e dell’umidità, costituito da impianto di aria condizionata con alto filtraggio, raffrescamento estivo e riscaldamento invernale e possibilità di umidificazione. Tale impianto assicurerà la perfetta conservazione di tutte le opere esposte e una disponibilità dell’edificio durante l’intero anno solare. Si è inoltre proceduto alla realizzazione di nuovi servizi, al rifacimento di tutti gli impianti e al potenziamento della sicurezza antintrusiva. Con una sensibile attenzione alla salvaguardia dello stile originario dell’architetto Gandolfi, è stata realizzata la totale tinteggiatura degli ambienti, prediligendo gradazioni eleganti di verde, alternate con alcuni toni dei grigi di più recente concezione. E stato realizzato un nuovo sistema di illuminazione con uno specifico progetto illuminotecnico dedicato esclusivamente alle collezioni artistiche. Sono stati disegnati e rinnovati tutti gli arredi, abbinando alle finiture in legno, materiale privilegiato dall’architetto Gandolfi, l’acciaio corten, scelto dall’architetto Giorgio Graviani quale complemento decorativo di tutti i nuovi apparati al fine di creare un interessante dialogo fra storico e moderno. Nuove Sezioni Espositive Riqualificato e ampliato tutto il percorso espositivo che si presenta inoltre arricchito di due nuove autonome sezioni: quella che espone i più antichi e preziosi paramenti alberoniani e quella che presenta le sculture, sezioni alle quali sono dedicate due sale interamente ripensate e allestite. Non manca inoltre una sezione biografica dedicata al Cardinale Alberoni, con nuove vetrine che custodiscono oggetti, abiti, suppellettili dell’alto prelato, che ci restituiscono tracce della sua vita, dei costumi e gusti del tempo; ricordiamo, a titolo esemplificativo, la raffinata coperta di seta indiana ora esposta in una elegante teca esclusivamente ad essa dedicata. La Nuova Didattica Interamente nuova la didattica. Le didascalie di tutte le opere, in una nuova veste grafica ed estetica, sono ora affiancate da pannelli didattici che presentano e introducono ogni sezione del Museo. I testi, grazie alla preziosa collaborazione degli studenti e degli insegnanti del Liceo San Vincenzo, sono stati tradotti anche in lingua inglese e in lingua francese, per permettere ai visitatori stranieri una piena accoglienza e un’ottima fruizione dell’importante patrimonio artistico esposto. Il Nuovo Palco Nella Sala Arazzi, esattamente sotto i due pezzi più antichi della collezione, i visitatori troveranno inoltre un palco ridisegnato e ampliato, accompagnato a un tavolo conferenze nuovo e dotato della più moderna strumentazione audiovisiva. Questo intervento permetterà l’utilizzo di questo importante spazio anche per prestigiosi convegni e concerti, recuperando così anche la vocazione originaria di aula magna di questo ambiente. A tal fine è stata messa in opera una controsoffittatura fonoassorbente dell’edificio che, insieme ad altri accorgimenti tecnologici studiati da ingegneri del suono, garantirà una perfetta idoneità della Sala Arazzi anche per eventi di musica classica. Nuove Sale La redistribuzione e la razionalizzazione degli spazi interni ha permesso inoltre di ricavare una piccola nuova sala per esposizioni e una sala polifunzionale utilizzabile sia come aula didattica che per mostre temporanee, arricchendo pertanto le potenzialità dell’intero cmplesso museale alberoniano. Anche l’ampio spazio verde esterno, che incornicia la Galleria Alberoni, è stato oggetto di un importante lavoro di restyling. Modi E Tempi Di Apertura Della Nuova Galleria Alberoni Con la realizzazione di questo impegnativo progetto, l’Opera Pia Alberoni riapre un museo perfettamente adeguato all’importanza delle sue opere, riunisce l’intera collezione degli arazzi, con il ritorno dei due pezzi fiamminghi più preziosi da Palazzo Farnese, e arricchisce pertanto l’offerta culturale della città, mettendo il suo patrimonio a disposizione del più ampio turismo italiano e straniero e ponendosi infine quale punto di attrazione di visitatori e come prestigioso spazio per eventi espositivi e culturali. Se negli scorsi anni la Galleria Alberoni risultava visitabile solo alcuni mesi all’anno, dalla riapertura diverranno numerose le occasioni per visitare il patrimonio storico artistico alberoniano. La nuova Galleria Alberoni infatti sarà aperta tutte le domeniche da ottobre a giugno. Resterà chiusa nei mesi estivi di luglio e agosto per riaprire l’ultima domenica di settembre. Per informazioni inerenti le iniziative programmate per l’inaugurazione della Galleria Alberoni: 0523 322635 - 349 6090887 - opalberoni@libero. It .  
   
 

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