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Notiziario Marketpress di Mercoledì 08 Ottobre 2008
 
   
  PEDRO MEYER - ERESIE. DAL MESSICO ALLA RIVOLUZIONE DIGITALE 12 OTTOBRE 2008 - 11 GENNAIO 2009 NUOVI SPAZI ESPOSITIVI - COMPLESSO MUSEALE DELLA CHIESA DI S. FRANCESCO IN MONTEFALCO (PG)

 
   
   Montefalco (Pg), 8 ottobre 2008 - Il fotografo messicano Pedro Meyer è ampiamente riconosciuto sia per le sue immagini provocatorie e di grande impatto che per il suo lavoro pionieristico sul trattamento digitale delle immagini. Le fotografie di Meyer mettono consistentemente in discussione i limiti fra verità, realtà e finzione. Con l´avvento delle tecnologie digitali all´inizio degli anni ´90, è stata naturale l´evoluzione di Meyer da fotografo documentarista (celebri le sue "immagini dirette") fino a diventare un vero e proprio interprete digitale, che combina elementi tratti da varie fotografie per arrivare ad una verità altra o differente. Resta famosa la sua dichiarazione secondo cui ogni fotografia, manipolata digitalmente o meno, è comunque sia verità che finzione. Da qui la definizione di fotografo "eretico", e da qui il titolo della mostra. Fra i contributi personali di Meyer per lo sviluppo della fotografia digitale sottolineiamo la creazione del primo cd-rom che combina immagini e suoni, le prime stampe digitali in assoluto, nel 1994, e più recentemente la creazione del forum di fotografia zonezero. Com, il sito internet a contenuto fotografico più visitato al mondo. Larga parte delle foto di Meyer sono state scattate in Messico, paese in cui Meyer è cresciuto dopo essere andato via dalla Spagna all´età di due anni. Non sorprende pertanto che la sua collezione consti di quasi 80. 000 immagini di un Messico vissuto per oltre mezzo secolo, periodo di tempo che riflette non solo la sua evoluzione professionale ma anche i cambiamenti tecnologici della fotografia come medium. Dagli esperimenti iniziali durante la metà degli anni ´50 fino ai più recenti, e quindi dal bianco e nero fino al colore e al digitale, Pedro Meyer ha documentato momenti importanti come i terremoti del 1957 e del 1985, il movimento studentesco del 1968, il Festival rock di Avándaro del 1971, sfidando sempre ogni concetto iconico di qualsivoglia visione "ufficiale" del Messico. Solo il numero e la varietà delle immagini di Meyer sembra riuscire a definire questa nazione. La natura audace dell´opera di Meyer risiede dunque in questa comprensione quotidiana, universale ma allo stesso tempo intima. Come ha sottolineato Elizabeth Ferrer, Meyer è stato in grado di "ritrarre le realtà delle persone, ricche o povere, vista la sua consumata abilità di visualizzare l´intensità e l´incalcolabile diversità umana del Messico, che rimarrebbe altrimenti nascosta. ". Paolo Massei - Nel blu dipinto di blu 12 ottobre 2008 Nuovi spazi espositivi - Complesso museale della Chiesa di S. Francesco in Montefalco (Pg) Il museo di San Francesco si amplia ulteriormente trasformando in spazio espositivo anche l´ambiente immediatamente adiacente alla Chiesa di San Francesco. Ad inaugurare il nuovo spazio sarà l´artista Paolo Massei. Autore poliedrico, capace di spaziare dalla scultura alla pittura all´installazione, presenta in quest´occasione il ciclo pittorico Nel blu dipinto di blu, omaggio all´omonima celebre canzone cantata da Domenico Modugno e che celebra quest´anno il suo cinquantenario. L´esposizione consta di 24 pezzi, organizzati in gruppi di sei tele progressivamente più grandi in cui, su fondi di un blu intenso si intrecciano brevi rette stese in foglia d´oro. Ogni singola tela si relaziona alle altre secondo una logica di movimenti autonomi ma correlati. Una felice narrazione visiva che rivela un attento studio e reinterpretazione dell´uso degli oro e dei blu del vicino maestro Benozzo Gozzoli. La mostra rappresenta il rinnovato tentativo di fare dialogare negli spazi del Complesso di San Francesco la gloriosa storia culturale di Montefalco con le pulsioni della contemporaneità. In occasione della mostra verrà pubblicato un catalogo con testo critico di Mara Predicatori. I nuovi spazi espositivi della Chiesa di S. Francesco a Montefalco (Pg) Di recente il Comune ha acquistato un piccolo edificio adiacente alla struttura museale, recentemente ristrutturato in virtù della riqualificazione ai servizi di accoglienza per i visitatori del museo. Già nella Busta n. 59 "Dipartimento del Clitunno", documento del 1798, l´immobile era inserito tra i beni spettanti al Convento di San Francesco ". Accanto alla Chiesa e convento suddetto trovasi una casa composta di più stanze con forno spettante allo stesso Convento". Questo edificio accoglierà al piano terra la "zona ristoro", con apertura verso il giardino interno, il nuovo ingresso del Museo con bookshop, aule per attività didattiche e un "caffè letterario" con un fitto calendario di eventi culturali. Il sistema museo già da dieci anni svolge quest´attività di formazione accompagnando scolari e studenti alla riscoperta del territorio con percorsi tematici, laboratori, visite didattiche. Le opere di ampliamento espositivo e di completamento dei servizi al pubblico permetteranno di incentivare, razionalizzare e migliorare le attività di informazione e formazione all´interno del Museo. Informazioni Tel. 0742 379598 . .  
   
 

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